Sentire la propria madre sopra di sé, come stava la mia in quel momento, in quella posizione così peccaminosa e depravata, con le tette gigantesche fuori dalla scollatura che premevano laide e pesanti sulla mia faccia, è a mio parere l’esperienza più eccitante e stravolgente che un ragazzo possa provare. La scoperta più sconvolgente in positivo è stata lo svelarsi di tutte le voglie da porca di mia madre; una porca senza freni morali che, mentre era a cavalcioni su di me e con il mio cazzo impalato in fica, ha provato quanta gioia ci sia nel darsi senza ritegno alcuno alle più smodate e indecenti pratiche immorali, prima fra tutte l’incesto.

"Vienimi dentro!”, me l'ha chiesto con la voce roca per la goduria che stava provando e l'ha ripetuto più volte come un incitamento.

"Sì... oh sì tesoro... Scopami fino a venire! Voglio che sborri dentro la tua mamma! Su bravo, riempi la figa della tua mamma con il tuo sperma... Mmm chissà quanto ne hai, tu che sei così giovane e focoso..."

Mi ha cavalcato come un’amazzone, era infoiatissima. Le si stava aprendo la via della trasgressione e stava dando sfogo ad una indecente libertà sessuale dopo trenta e più anni di umiliazione. Con la stessa foga si agitava sopra di me e la via che stava aprendo era quella della sua fica al mio cazzo che si spingeva sempre più a fondo.

Ha stretto la presa sulle mie spalle e incalzato le spinte col bacino, è saltata come un'indemoniata... "Mmm sìììì riempimi di sborra!!!", ha urlato inarcando la schiena per la goduria mentre io ero ipnotizzato dalle sue tettone da paura che ballavano come impazzite.

Ho visto innumerevoli volte delle tette mostruose sobbalzare oscene e ricadere pesanti sulle pance, ma erano solo nei video porno su internet. Mi sono sempre tirato delle seghe bestiali guardando quelle donne dai seni fenomenali e dagli appetiti sessuali vorticosi e smodati, e ogni volta, con il cazzo in mano, davanti allo schermo del pc, ho sborrato desiderando che quelle fossero le tette di mia madre, ma mai e poi mai avrei immaginato che mi sarei trovato un giorno ad avere davvero i suoi seni da decima misura davanti alla faccia!

E poi è arrivato il momento culmine di questa incredibile e indicibile follia di sesso e lussuria: ho sborrato nella fica di mia madre!

Lei, sfinita, si è curvata addossandosi a me, respiravo forte l'odore dei suoi capelli neri che scarmigliati mi coprivano la faccia, sentivo le sue tette schiacciarsi contro il mio petto e il suo fiato scorrermi sul collo.

Il mio cazzo ancora dentro di lei, sfinito anch'esso da una serie infinita di pompate, l'ho sentito tirare come mai prima e adesso mi doleva.

Con i miei amici spesso, nei bagni della scuola, ci ritroviamo a gareggiare per vedere chi riesce a farselo venire più lungo e vinco sempre io. Guardando i porno dal cellulare o lavorando d'immaginazione (mi smanetto pensando di chiavarmi mia madre e mia sorella, la prof di Italiano, le ragazze più gnocche della scuola) sono sempre riuscito a tirar fuori una fava stupefacente, invidiata da tutti i miei amici, ma è stato niente in confronto alle dimensioni che ha raggiunto quando mia madre me l'ha succhiato e leccato con la brama di una indiavolata affamata di sesso!

Un vero cannone fra le gambe mi sono trovato. Un cannone caricato a mille, considerando che ho riempito mia madre con tanta di quella sborra da vedergliela grondare a fontana sul pavimento.

"Caspita figlio mio, hai tanto di quello sperma che potresti spegnere un incendio!", ha detto mia madre mentre con lo straccio ripuliva il lago osceno di sborra e umori sul pavimento della cucina.

Io sono rimasto fermo, in piedi, appoggiato al tavolo. Ero imbarazzatissimo dopo quella assurda e focosa scopata. Avrei voluto sparire, e mia madre ha notato il mio profondo disagio, così, finito di pulire a terra, si è avvicinata mettendomi le braccia attorno al collo e dandomi un lungo bacio con la lingua. Cazzo, non finiva mai! Ho sentito i brividi scuotermi dal profondo dei glutei fino al collo, mentre la sua lingua si strusciava e avviluppava febbrile alla mia... Mi ha lasciato senza fiato, mentre sentivo il suo, caldo e umido, scivolarmi sul palato. È stata un'esperienza tanto bella e stravolgente quanto la scopata appena fatta.

"La prossima volta però ci organizziamo meglio..." Mi sussurra mentre fa scendere la mano e mi tasta i coglioni da sopra la tuta.

"...Figlio mio hai due palle grosse e piene di sborra e il cazzo che spara come l’idrante dei pompieri... Non voglio dover ripulire le chiazze sul pavimento ogni volta che scoperemo!"

E ride di gusto.

CONTINUA
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Categorie: Incesti