Tra me e mia madre continua in maniera sempre più indecente e abominevole il rapporto incestuoso che, nonostante si consumi fra le mura domestiche, cerchiamo di tenere nascosto a mia sorella (sua figlia) e mio padre (suo marito).

Devo ammettere che trovo sempre più difficile e faticoso riuscire a non fare trasparire l’enorme e proibita attrazione sessuale e l’oscena eccitazione che mi si scatena ogni volta che io e lei ci troviamo nella stessa stanza. E se da una parte provo grande timore ed angoscia al pensiero che tradendomi faccia scoprire questa indecente tresca incestuosa, dall’altra mi sento pervaso dal ribollire dell’eccitante e pauroso brivido del rischio.
Una potente scarica di adrenalinica depravazione si impossessa di me quando osservo mia madre e immagino di fotterla sotto gli occhi di quel cornuto idiota di mio padre che è sempre stato gelosissimo di lei. In tutta onestà devo ammettere che non posso dargli torto perché mia madre è una bellissima signora matura, una milf di 51 anni che cattura gli sguardi di tutti quando va in giro. Ha un corpo dalle forme superlative, una ottava di seno al naturale, i fianchi pieni e burrosi e un culo morbido e rotondo, e se qualcuno riesce ad andare oltre queste forme mozzafiato può notare il viso simpatico e tondo, le guance rosse che risaltano sull’incarnato pallido, gli occhioni neri e i lunghi capelli ondulati fino a metà schiena.

Dicevo che posso capire la gelosia per una così donna così piacente, ma nel caso di mio padre è una gelosia ossessiva e malata che spesso ci fa vivere in condizioni insopportabili. Fin da piccoli io e mia sorella assistiamo alle terribili scenate che lui fa a nostra madre per i motivi più assurdi e banali. Ad esempio ogni volta che ci portavano fuori per farci passare un pomeriggio all'aperto poi al rientro era puntualmente un inferno, con i rimbrotti di mio padre per tutti gli occhi che si posavano sulle forme rotonde e generose di mia madre, che nonostante le castigava in abiti molto coperti non impedivano di essere notate e ammirate dagli altri uomini, lei a rispondergli che più coperta di così non era possibile e lui a urlarle addosso ogni insulto.

Lui è ossessionato e basta che mia madre, entrando in un negozio o al ristorante, riceva quel sorriso innocente che rivolgono i negozianti o i camerieri a tutti i clienti per scatenare in lui le più assurde gelosie che, una volta a casa, sfoga in sfuriate assurde. È una situazione invivibile che si ripete da sempre. Da quando si sono sposati, trentatré anni fa, mio padre –che è siciliano- ha subito mostrato questa gelosia che è diventata patologica e che ha costretto mia madre a non poter più uscire di casa da sola. Finchè io e mia sorella eravamo piccoli la presenza di nostro padre è stata asfissiante, sia in casa che soprattutto fuori. In quelle rare occasioni in cui si usciva, lui, in atteggiamento guardingo, scrutava con maniacale attenzione sia nostra madre che tutti coloro con i quali si scambiava un buongiorno o una buonasera. Per lui, ossessionato com’è dalla gelosia, anche il più banale e civile saluto può celare il segnale della più sordida e vergognosa relazione adultera. Ricordo con ribrezzo un episodio di anni fa. Era domenica e come sempre eravamo andati alla messa, io avevo sei o sette anni e mia sorella dodici o tredici, perché ricordo che si preparava per la cresima. Allora era appena arrivato in parrocchia un giovane, nuovo prete. Ebbene per me, mia madre e mia sorella quella fu una messa normalissima ma quando siamo rientrati a casa mio padre ha preso ad insultarla pesantemente. L'ho sentito lanciare improperi contro i preti, che ha definito porci depravati e mascalzoni, e contro di lei, che ha chiamato puttana così come tutte quelle che vanno in chiesa non per fede ma per dare scandalo e sfoggio delle loro voglie più indecenti e peccaminose. Mia madre ha ascoltato quel vergognoso delirio con gli occhi gonfi di lacrime di sconcerto e rabbia, l’ho vista mordersi le labbra e stringere i pugni tremanti, per non reagire e scatenare altre sue reazioni sconsiderate. E questo solo perché quel sacerdote l’ha guardata, in modo del tutto innocente, per più secondi di quelli che quel pazzo di mio padre considerava leciti! Fatto sta che da quella volta ci ha portati a messa in un’altra chiesa, dove la celebrava un prete vecchio e con lo sguardo sempre abbassato.

Di episodi così ne ricordo tanti, anzi troppi, purtroppo. Ci potrei scrivere un libro, ecco perché ho pensato di confessare la nostra incestuosa relazione. E tutti questi episodi accumulati in trentatré anni di matrimonio (e si sfiora i quaranta se si aggiungono quelli di fidanzamento) hanno così esasperato mia madre che vuole, adesso, dare completo sfogo a ogni depravazione e perversione.

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Categorie: Incesti