Il sole splendeva e si faceva sentire, una bella giornata che però avrei passato a casa a rimettere a posto e a pulire, al dire il vero non ne avevo molta voglia, avrei preferito starmene fuori, con quel solicino primaverile le ragazze si sarebbero scoperte, e passeggiando con mia moglie, avrei potuto osservare le belle gambe e le tette, da dietro un paio di occhiali da sole...
Tornando verso casa arrivo una chiamata inaspettata, era mia suocera, presi il telefono e risposi: -Buongiorno!, come stai? - risposi, - Dimmi tutto. - aggiunsi, dall’atra parte sentii il motore di una macchina accendersi e poi la voce di mia suocera, - Buongiorno a te!, che fai? - le risposi che avevo appena accompagnato la moglie a lavoro e stavo tornando verso casa, che avrei dovuto fare le faccende e che non ne avevo per nulla voglia, - Io sto andando dai miei!, ti va di venire con me? -, capii che il babbo di mia moglie non c’era, chiesi dove era, mi rispose che era sola perché lui aveva clienti in ufficio, - Ok!, allora vengo!, ho voglia di mangiare troppo! - lo dissi ridendo, sapevo che il pranzo non sarebbe stato ne leggerò, né senza vino o grappe, lei si mise a ridere, come avevo fatto io, fissammo che sarebbe passata da casa a prendermi, visto che era di strada, e che saremmo andati a pranzo insieme...
Dopo 20 minuti arrivo, bella donna mia suocera, non era la madre di mia moglie e lei non aveva mai avuto figli, donna in carriera sui 45 anni, sempre curata, un bel seno, e tutto proporzionato con le lentiggini, sapete le trovo molto sexy, quindi mi attraeva molto.
Salii in macchina, una sportiva molto stretta, e la vidi, portava una maglietta molto scollata e una gonna di tessuto abbastanza lunga che teneva arricciata a mezza coscia per comodità, mentre guidava, - fa caldo oggi! - disse - Si infatti sembra che la primavera sia in anticipo! -, le risposi, mentre la guardavo spogliandola con gl’occhi...
Cominciammo a parlare del più e del meno, mentre andavamo, e ogni tanto le guardavo le tette, o le coscie, ad ogni cambiata sembra quasi di vedere e mutande, ma non avrei giurato di vederle.
Arrivato dai sui genitori, parcheggio e si giro per prendere la borsa sul sedile sul retro, lì potei ammirare con tranquillità le tette, anche perché, ci mise circa 30 secondi per prenderla, continuando a parlare, non saprei se mi vide che le guardavo il seno, io ero fissato a guardagliele...
Cominciammo a mangiare e a bere, per un paio di ore, alla fine, eravamo un po’ tutti alticci, per fortuna lo reggo bene il vino, e non mi sentivo così ubriaco, la mia suocera invece era parecchio allegra, e si vedeva. Venne il momento dei saluti e dopo aver salutato tutti tornammo verso la macchina, - Puoi guidare te?, mi sa che ho bevuto troppo. - mi disse ridendo, prese le chiavi e dissi : - Non c’è problema, mi sa che ti fanno il palloncino esplode -, lei rise, e annui.
Montammo in macchina e partimmo, dopo poco comincio ad aggeggiare alla radio, cercando una canzone, la trovò, e si mise a cantare, ridemmo e cantammo fino ad arrivare a casa mia, fermai la macchina e le chiesi, se aveva bisogno del bagno, o se volesse un caffè, mi rispose che doveva andare in bagno, e salimmo in casa insieme, continuando a cantare.
Si dirise verso il bagno mentre io accendevo la macchinetta e preparavo due caffè, appena erano pronti, sbuco in cucina, e si avvicinò, bevemmo il caffè ridendo, e poi mi passo affianco, si mise davanti a me, appoggio la tazzina sul bancone e iniziò a guardarmi.
Lei era appoggiata al bancone, io davanti a lei a pochi centimetri dal suo seno, - Ti piacciono le mie tette e le mie gambe eh!? - disse, spiazzandomi, e appena finii la frase cominciò a toccarmi il cazzo dalla patta dei pantaloni, - Si - le risposi, - Sento - disse lei con la mano che stava entrando nelle mie mutande, - Hai il cazzo duro! -, disse, - Mica mi vorrai scopare?! -, aggiunse sorridendo.
Presi e le infilai la mia mano sinistra, tra le gambe, sali velocemente le sue gambe, e trovai la sua fica, senza mutande, già umida, - Mi sa che ti vuoi far scopare!, non hai le mutandine e la tua passera è già bagnata! - le dissi infilando due dita nella sua fica, lei sussultò, e si morse le labbra e mi tirò fuori dai pantaloni il cazzo, cominciandolo a segare, - Che maiale che sei! - disse, con l’altra mano le tirai fuori le tette, bellissime e piene, e lentigginose, con dei capezzoli piccoli, - Io maiale eh!?, e tu cosa sei? - le dissi cominciando a ciucciare la tetta destra, e a strizzarle quella sinistra.
La sua fica, era bella bagnata, ormai cominciava a gemere mentre la sditalinavo, la girai e la misi sul tavolo di cucina, supina, lei si tirò su la gonna fino alla pancia, allargo le gambe e cominciai a leccarle la fica, curata, con un leggero baffetto di peli, la leccavo e la masturbavo, ormai ci entavano tre dita e le muovevo a piacimento, con l’altra mano le strizzavo la tetta sinistra, lei si teneva la destra strizzandosi il capezzolo, e con l’altra mano mi teneva la testa sulla sua fica, la sentii gemere, e la fica risultò ancora più fradicia...
Mi tirai su, appoggiai il cazzo alle labbra della sua fica, e le dissi : - Sai che che ora ti scopo! -, lei mi guardò, mi sorrise e mi disse, - Scopami forte!, scopami più forte che puoi! -, infilai il cazzo tutto di un colpo, lei rimase a bocca aperta per un secondo, presi le sue gambe e me le avvinghiai alla schiena, cominciai a scoparla, più forte che potevo.
Le tenevo, ancora la tetta sinistra, mentre lei si teneva la destra e si masturbava, ad ogni colpo sentivo le sue dita che si muovevano sul suo clitoride, gemeva e mentre le palle sbattevano, mugolava: - Sbattimi, sbattimi più forte, voglio il tuo cazzo, sfondami la fica! -.
Dopo poco sentivo la sua fica che godeva ancora, lo tirai fuori, la leccai ancora, infilando quattro dita questa volta dentro, la sua fica buonissima e calda, - Girati e mettiti a pecora! -, mi guardò, si alzò e si mise a novanta gradi, ritirò su la gonna, e guardandomi allargò le chiappe, - Mi sa che ora mi vuoi inculare!?, ora si che godrò -, e così feci, mentre lei teneva il culo aperto, lo spinsi dentro fino in fondo, cominciò a urlare di piacere, - Siiii, il tuo cazzo nel mio buco preferito!, aprilo tutto -, - Ti piace maiala?! -, le dissi ricominciandola a fottere, lei comincio a mugolare di si, e ricominciai a masturballe la fica, si distese completamente sul tavolo e si avvinghio dove poteva, : - Oddio, mi stai trattando come una troia e io sto godendooooo! -, urlò e cominciarono a tremarle le gambe, : - Sborrami in bocca mi raccomando, voglio bere tutta la tua sborra calda! - continuando a gemenere...
Dopo poco, cominciai a sentire il mio cazzo che stava per sborrare, levai il cazzo dal suo culo, lei subito si mise in ginocchio e lo prese in mano, segandomi e ciucciando solo la cappella, venni poco dopo e le riempii la bocca, lei continuava a ciucciarlo e a segarlo sempre più intensamente, sembrava non volesse perdere nemmeno una goccia.
Ingoio tutto, si pulì la bocca con la manica della maglietta e si tirò su, mi baciò, così intensamente e io ricambii, sgozzandole ancora quelle magnifiche tette...
Ci rivestimmo riaccesi la macchinetta per un altro caffè, lei mi guardò, rise, - Mica vuoi ricominciare da capo?!, sono sfinita! -, la guardai maliziosamente, - fammi andare a dammi una rinfrescata, e poi vado che è meglio! -.
Tornò, mentre io stavo finendo il caffè, mi ribacio, - Grazie Maiale! - disse sorridendo e accompagnandola, alla porta mi riprese il cazzo tra le mani, - E grazie anche a te! -, aggiunse sorridendo.
Ci salutammo, appena arrivata a casa, mi mando un messaggio, con la sua fica ancora aperta, le risposi “ Quando vuoi, sono qua, mi piacciono questi dopo pranzi dai tuoi. “, mi rispose con un emoticon del bacio, io riaccesi la macchinetta per un altro caffè e poi andai a prendere mia moglie a lavoro.
Racconto di Fantasia
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Aggiunto: 4 anni fa
Utente:
«Grazie per il tuo commento bendotata»
«La suocera dei sogni !!
Per mancanza di tempo nella scrittura elaboro di fantasia sulla mia cara cognata.
Gran bella donna pero ciò che secondo me fa di una persona ancor più intrigante sono 2cose:
Sapere di partenza ciò che gli piace e di conseguenza sapendo che io so...
Cogliere spesso sguardi di complicità o affinità inoltre in alcuni casi anche conferme visive e perché no buttandolole sullo scherzo conferme verbali.
Quindi se solo si aprisse come si deve concedendosi e azzardando sarebbe sicuramente ripagata ma soprattutto ricambiata con avventure discrete ovviamente...Tra l’altro intro perfetto per un nuovo spunto di racconto.
Una fusione tra essere il suo cane, maiale amante o servetta troia ad ogni uso, esigenza o semplicemente perversa voglia.»
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