Finita la pausa chiamo il prossimo cliente: - Buongiorno, sono da voi tra pochissimo, 20 minuti al massimo...-, la voce dall’altra parte del telefono, sembrava delusa: -L’apettavo prima di pranzo, ora c’è solo mia figlia, in casa, va bene lo stesso?-, io come al solito: - non c’è problema signora, l’importante che ci sia qualcuno.-, la madre mi salutò con un grazie, e attaccò.
Percorrevo la strada, per le campagne, e intanto pensavo, che magari il caffè dopo pranzo l’avrei preso dopo, arrivato al casale, suonai, e una voce di ragazza, mi rispose: - ah sei tecnico vieni -, e il cancello si aprì.
Mentre percorrevo il vialetto del casale, pensavo che mi sarei trovato di fronte, un’altra ragazzina che non sa niente di dove sono le cose in casa, ricca e snob... e invece, lei era bellissima, una ragazza di 25 anni circa, capelli nero corvino, occhi castani, e tra la canotta oversize, un bel paio di tette sode, una terza abbondante, con un culetto favoloso, che sbucava dai sui pantaloncini...
Mi accolse così davanti alla porta mentre portavo la borsa piena di attrezzi, io subito: - ciao, sono il tecnico posso entrare?- lei mi guardava, guardava il mio volto, i miei occhi, e appena si accorse che ci fissavamo, mi sorrise dicendomi: - Ah scusa, si sì, vieni pure, sono appena uscita dalla doccia, fa caldo eh!?, ti va un caffè?-.
Caffè e due chicchere con una bellissima ragazza, non ci pensai due volte, lasciai cadere la borsa e la segui in cucina, lei si muoveva davanti a me e io le guardavo il culo, lei si giro un paio di volte e incrociammo lo sguardo mentre sorrideva, appena si voltava, di nuovo il mio sguardo sul culetto, che ogni volta si muoveva e si mentreva in mostra sempre di più, pensai subito che lo facesse apposta...
Ne ebbi la conferma quando per prendere le tazzine, che erano in alto affianco ai bicchieri, si piegava, mettendolo in mostra, coperto, si fa per dire, da solo un leggero e candido pantaloncino, e facendo vedere, leggermente, anche anche la sua fichetta..., il mio cazzo era già in tiro, e lei se ne accorse, perché la vedevo che mentre parlottava me lo fissava...
Bevemmo il caffè, parlando dell’estate, e delle vacanze, ormai le sue tette belle sode, non avevano più segreti visto che ogni tanto si appoggiava al tavolo o scuoteva la canotta, per farsi aria, finito il caffè, si avvicinò e m’indico la strada per dove dovevo andare, si fermò di scatto però e io le andai addosso, toccando il culo con la mano, e lei con la sua struscio la patta dei pantaloni, tastando il mio cazzo ormai duro, succede pensai, preso poi la borsa e iniziai a lavorare, mentre lei si allontanò, e la vidi dirigersi in una camera...
Dopo due minuti che stavo lavorando, sdraiato in terra, ritorno, si era cambiata, e aveva sempre la canotta oversize, ma ora indossava una gonnellina leggera leggera e ogni movimento che faceva, riuscivo a vedere la sua fichetta depilata, mi chiese cosa stessi facendo e se poteva darmi una mano...
Le chiesi subito un attrezzo, non mi serviva, ma era per ammirarla, lei si girò, si piegò a pecorina sulla borsa, e vidi tuo il suo splendido culo e la sua splendida fica, mi venne un “ che meraviglia “, lei si voltò verso di me e mi sorrise, subito dopo perse le mani e divaricò il culetto, - ora vedi meglio maialino? - mi disse, - ora però non ho più voglia di lavorare, ho solo voglia di scoparti maialina -, le risposi, lei rise, si giro e venne verso di me, e comincio a massaggiarmi il cazzo, che oramai era già di nuovo duro, - scoparmi dici?, vediamo se è vero?! - disse, e mi tirò il cazzo fuori e comincio a ciucciarlo, e più succhiava più diventava duro, - hai proprio un bel cazzo, è buonissimo -, si alzò si mise con la fica sopra la mia bocca e ricomincio a succhiarlo avidamente, un un magnifico 69...
Cominciai a leccarle la fica, anch’io, travolto dalla passione, molto intensamente, la masturbavo con le dita e facevo scorrere la lingua dentro di lei, era buonissima la sua fica bagnata, ogni tanto le toccavo il buco del culo sempre più aperto e umido, tanto che dopo poco il pollice destro era dentro e indice e medio della mano sinistra dentro la fica, mentre le leccavo il clitoride e lei succhiava, e come succhiava, - Vedo che ti piace troietta! -, esclamai, lei senza togliere il cazzo di bocca, - Siiii, tanto, scopami forte!!!, il mio ragazzo non mi tratta così bene da troia! - rispose, in quel momento allora la feci tirare su, la girai con la schiena sul pavimento, le tolsi la maglietta e io i pantaloni, le allargai le gambe e le dissi - chissà se il tuo ragazzo ti vedrebbe così, che stai per prendere il cazzo di un altro e godendo come una troia -, e lo infilai nella fica.
La cominciai a scoparla, lentamente, poi più forte, le strizzavo le tette, le stringevo il collo, sentivo le sua urla di piacere quando veniva, - Quel cornuto del mio ragazzo, deve sapere che troia che sono!.- disse, prese il telefono e me lo passo, iniziai a fare un video mentre la chiavavo sempre più forte e lei godeva, poi mi disse di sdraiarmi, lo feci mentre riprendevo tutto, si mise a smorza candela su di me, strusciando il cazzo sulla fica fradicia, sposto il cazzo sul buco del culo e disse: - Vedi, lui mi fotte alla grande, mi fa sentire troia, e da troia che sono mi faccio scopare anche in culo! -, si punto il mio cazzo, ancora più duro dopo quelle parole, e tenendo con la mano, se lo infilò in culo, sentivo il suo buchetto stretto e capì, o che non lo usava da molto, o forse non l’aveva mai usato, la cosa mi eccito ancora di più...
Piano piano, lo fece scivolare nel culo, mentre gemeva, e io, con la mano sinistra le strizzavo la tetta facendola arrossire, - Oddio siiii, ce l’ho nel culo!, come le vere troie, godooo!!! - disse, - Non pensavo così bello, che cazzo meraviglioso che hai!, mi stai rompendo il culo!!!-, aggiunse mette si inarcava all’indietro, mostrandomi la fica aperta e il mio cazzo che compariva e scompariva nel suo culo, che capii che era vergine di culo...
Misi in pausa il video, mi dedicai a lei, si muoveva piano e forte, il mio cazzo, le piaceva e godeva, le misi le dita nella fica, poi le strusciavo il pollice sul clitolide, la sua fica era sempre più bagnata, le strizzavo le tette, quando si fermava, perché le tremavano le gambe, la scopavo io, - Oddio si, aprilo per bene, scopami il culo!!! - disse, gemendo e gridando di piacere, - non mi venire nel culo, sborrami nella fica!, tanto prendo la pillola - disse, e io continuai a scoparla più forte che potevo mentre le mettevo le dita piene dei suoi umori in bocca...
Le dissi di alzassi, e lo rifilai subito nella sua fica, si avvinghio a me, le sue tette appoggiate al mio petto, mentre la fottevo, le rigai la schiena, con le unghie e lei venne, - Riempimi di sborra, voglio che mi riempi la fica di sborra!- disse alzandosi, - mentre riprendi tutto...- aggiunse.
Ripresi il telefono in mano, rifeci partire la registrazione e ricominciai a muovermi più forte che potevo, le sborrai dentro, la riempii, uscì tanta sborra che sembrava che il mio cazzo non smettesse di pulsare, - ahhhhh sii, senti come mi sta riempendo la ficaaa!!! - gemette affannata, per poi distendersi sopra di me, mentre riprendevo tutto, la baciai per la prima volta, un bacio lungo, pieno e intenso.
Si rialzò, mi chiese di non smettere di riprendere, si sfilò il mio cazzo dalla fica e tutta la sborra comincio a colare, la raccatò con la mano, le la assaggiò - Che buona! -, esclamò, e poi comincio a ripulire il mio cazzo, che si stava lentamente rilassando, - Il tuo cazzo glassato, con la tua sborra è ancora più buono! -, continuo, - Che magnifica troia che sei! -, le dissi, lascio il mio cazzo bello pulito, e mi ribacio, come aveva fatto prima, io nel mentre stoppai la registrazione.
Si alzò, la sua gonnellina, tutta stropicciata, si rimise a coprire la sua fichetta, si rimise la canotta, e io mi rivestii, le tesi il telefono, ci scambiammo i numeri, e lei mi disse che ora potevo lavorare, sparendo verso il bagno...
Finito il lavoro la cercai, era distesa sul letto, ancora bellissima e senza mutande, dormiva, feci due foto, e stavo per uscire dalla camera quando il suo telefono s’illumino, la scritta sullo schermo diceva “ Amore “... “ che cazzo hai fatto troia...” non lessi più nulla, uscì di casa, ripresi il furgone, uscii dal cancello, e le mandai la foto di lei che dormiva, con scritto “ che bellissima troia che sei! “, mi rispose dopo circa un paio di ore, con il video che avevamo girato, “ che bellissimo maiale che sei “, aggiunse, le risposi “ la prossima volta porto un collega...” , “ voglio solo te!, mi fa male il culo, ma ho ancora voglia di fammelo riaprire!...”, le risposi subito, “ la prossima volta ti apriremo in due! E in due riempiremo di sborra! “, mi mando la foto del suo culo e fica aperta, con scritto “ vi aspetto allora!, baci la tua troia”...
Racconto di fantasia...
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Aggiunto: 4 anni fa
Utente:
«Ottima idea andare in due, ma dovete andarci quando c'è la madre, con la figlia fuori e le telefoni per farle sentire cosa fate alla mamma in due....»
«Bella l'idea di portarsi un amico, ma il prossimo colpo deve essere la mamma di lei, che è sicuramente una fica da sballo....»