Iniziarono subito con grande ardore, adorava passare le mani sul suo corpo, ed ancor di più sentire le sue mani sulle sue, in quel gioco di colori che sublimava il tutto. Blu, giallo, rosso, verde, un arcobaleno su di loro, i disegni prendevano forma, Eva aveva deciso per la sua specialità, la natura morta, mentre lei si stava trasformando in un tribale, come se fosse un tatuaggio unico, ma multiforme e multicolore, era bravissimo. Era convinta che per lui non fosse la prima volta, sapeva maneggiare i colori in modo favoloso e le sue mani su di lei erano vibrazioni pure. Non ebbe il minimo pudore, neanche quando toccò prima ai suoi seni e poi al culetto, sentì parecchio caldo lì sotto quando si avvicinò… quando mi chiese di coloragli tutto, intendendo ovviamente il suo pene, titubò per più di un attimo, ma quando si decise a prenderlo a piene mani e farlo diventare un cetriolo, non poteva desiderare nulla di più in quel momento. Si soffermò parecchio sulla zona, Dio come era bello averlo tra le mani, avrebbe voluto prenderlo in bocca, succhiarlo tutto fino alle palle, ma chiaramente i colori non resero l’idea fattibile. Ma voleva quel cazzo, lo voleva intensamente, i messaggi del suo corpo erano eloquenti, il mordicchiarsi le labbra, gli umori della sua fighetta…quando finirono, si fermarono ad ammirarsi l’uno con l’altra, erano bellissimi. Era soddisfatta di cosa avevo realizzata, per essere la sua prima volta, era venuto benissimo, se glielo avesse concesso, lo avrebbe messo a fianco ai dipinti della stanza a fianco, era sicuramente all’altezza del resto della mostra. Si guardarono a lungo, non si poteva rovinare quanto avevano creato, sarebbero rimasti ore a guardarsi, entrambi orgogliosi della loro follia….Si avvicinò a lui, e lo ringraziò con gli occhi pieni di gioia….lui decise che era ora di mischiare le loro opere…fece voltare Eva dinanzi a lui, il suo culetto non doveva essergli rimasto indifferente….appoggiò il suo cazzo sulle sue natiche, sfiorando il buchino…prendendo a piene mani le sue grandi tette, stringendole con veemenza.
Il sesso è la forma più alta dell’arte, non ci sono discussioni, ma mai nella mia vita aveva provato sensazioni simili, aveva ragione lui, un sogno. Ma era tutto vero….sentiva le sue mani ancora sul suo corpo, ma stavolta non per dipingere, ma per farle sentire una Dea, e ci riusciva appieno. Finalmente le sue dita scivolarono lì, alla sua fichetta, che tanto stava attendendo di essere solleticata, Eva spinse indietro il culo per sentire sempre meglio il suo cazzo ormai durissimo, non vedeva l’ora di sentirlo dentro. Si girò e lo spinse contro il muro, con una mano iniziò a masturbarlo baciandolo intensamente, i colori si mescolavano , i disegni stavano scomparendo lasciando spazio alla fantasia. Si mise a sedere su una sedia, Eva era in piedi davanti a lui, ballando per lui, toccandosi per lui, meritava di vedere tutta la sua vena artistica, Eva è molto brava a ballare, anche senza musica. Si muoveva molto sinuosamente, masturbandosi, passando la lingua sulle labbra, toccandosi le tette, avrebbe voluto non finisse mai tutto questo…Si sedette finalmente a cosce aperte su di lui, ed iniziò la sua dolcissima penetrazione, le sue tette ballavano sulla sua faccia, le sue mani spingevano sul culo, facilitando il movimento su e giù sopra quel fantastico cazzo, Eva urlò di piacere, ma per lei era come se fosse un canto libero, stava godendo tantissimo. Fu la scopata più fantastica della sua vita, sentirlo venire dentro di lei fu l’apice di quella strepitosa avventura…il pomeriggio continuò il suo successo, l’affluenza alla mostra fu altissima, era stata una giornata indimenticabile, non chiuse occhio quella notte Eva, avevo ancora i brividi…chissà se avrebbe mai rivisto quell’uomo, chissà quando avrebbe riprovato le stesse emozioni.
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Aggiunto: 4 anni fa
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Etero