Il racconto che farò copre 6 anni della mia vita: mi servirà per ricordare quanto sono stato stronzo! mi chiamo Dino e ho 23 anni. Ne avevo 17 quando la conobbi! Ero in terza liceo scientifico e la nostra prof di matematica andò in pensione. Il preside venne a presentare la sostituta della nostra vecchia insegnante. Quando entrò in classe tutti noi maschi la guardammo increduli, mentre le femmine la squadravano con invidia, forse con odio! Il preside ce la presentò: "ecco, ragazzi, la vostra nuova prof.: si chiama Rita Franchi e le auguro di ottenere da voi lo stesso affetto che avevate per l'insegnante che l'ha preceduta" . Pensai subito: affetto? me la scoperei 10 volte al giorno in tutte le posizioni! il solo guardarla mi fece rizzare il cazzo: aveva poco più di 30 anni, alta 1,75,  capelli neri, un corpo spettacoloso: 90-60-90, seni grossi e sodi, cosce e gambe lunghe e ben proporzionate, spalle larghe, ventre piatto, ma fu il suo viso a farmi impazzire: che femmina! Occhi verdi, mento quadrato, bocca larga e carnosa, labbra sempre bagnate dalla lingua con cui si leccava molto spesso! Che splendida troia! che femmina da letto!il suo sguardo era freddo ma sexy! Quando il preside uscì ci guardò e disse: mi aspetto da ognuno di voi attenzione, obbedienza, buona volontà e, credetemi, non intendo accettare comportamenti  non in linea con quanto ho detto! Aveva una voce profonda e calda.. o gelida, se voleva! Ero il leader della classe e decisi di fare il bulletto nei suoi confronti, pur rimanendo nei limiti del comportamento da lei imposto, senza quindi darle modo di punirmi! ad esempio, quando faceva lezione di trigonometria, chiedevo: potremmo valutare bene l'entità dei seni, o dei co....seni?   battute di quel genere la infastidivano ma non dava loro peso malgrado i risolini della classe! le sbirciavo, sopratutto d'estate, i seni esplosivi che le sue camicette contenevano a stento, o l'inguine e le cosce quando accavallava le gambe. Lei notava i miei sguardi ma non diceva nulla per non darmi importanza! Continuai a "torturarla" per 2 anni, finchè superai la maturità  e mi iscrissi all'università! per tutto il tempo del liceo quella donna occupò la mia immaginazione di giorno, ma sopratutto di notte! la immaginavo nuda, pronta per ogni perversione, e mi facevo le seghe! Quando fui all'università, ormai maggiorenne, tentai di creare in lei un certo interesse pensando, così, di portarmela a letto: quanto ero presuntuoso! le telefonavo, le mandavo email, chiedevo la sua amicizia su facebook: niente! Al terzo anno di università chiesi ai miei di farmi assistere da lei in matematica: accettò! aveva superato i 35 anni ed era single: probabilmente aveva bisogno di  soldi. Alla seconda lezione privata provai ad allungare una mano: le toccai un seno! rimase immobile, e mi disse con voce glaciale: se ti faccio questo effetto vai in bagno e fatti una sega! se però i tuoi genitori mi danno un bonus vengo a guardarti! rise, si accese una sigaretta, mi soffiò in volto il fumo e mormorò: idiota, se fossi stato meno stronzo a scuola, forse ora reagirei diversamente! Quella risposta mi fece impazzire! feci di tutto per provarci: telefonate porno anonime (da telefoni pubblici!) mail allusive, eccetera, finchè durante una lezione esplosi: le dissi che mi faceva arrapare, che era una troia, e quando lei, glaciale, mi zittì, le sussurrai: prima o poi ti scoperò! Lei mi guardò ironica e rispose: ah si? Tu non hai la minima idea di quello che dici: io, a letto, ti distruggerei, stronzetto! E ora o vai avanti a ripetere il teorema che stiamo studiando o vai a farti la sega ancora in sospeso! Non ne potevo più, volevo quella femmina: capivo che era una bomba di sesso e una dominatrice, ma ero sicuro di poter riuscire a scoparla!  dopo sei mesi di inutili tentativi cercai di "conquistarla" in altro modo: in quel periodo stavo con una collega, Carmen: era bella, molto bona, molto troia, e sottomessa! la portai a casa nel giorno della lezione (i miei erano fuori città) e cominciai a riscaldarla con un ditalino e leccandole la fica! quando squillò il citofono mi alzai dal letto, dissi a Carmen: aspettami per pochi secondi, e continua il ditalino! andando all'uscio di casa, mi rivestii alla men peggio, feci entrare Rita, la portai in camera mia e dissi, prego, prof. vuoi partecipare? Carmen era nuda e stava masturbandosi, come le avevo ordinato!  sobbalzò sul letto e si fermò ma Rita intervenne gelida: no, continua, il coitus interruptus  fa male! continua pure a masturbarti! Rimasi attonito, ma pensai che almeno potevo farla eccitare! mi spogliai di nuovo e mormorai a Carmen: succhiami il cazzo, e quando te lo ordinerò fermati: voglio venirti nel culo, non in bocca! Dissi queste parole guardando Rita, che rimase immobile e si limitò a sorridere, ironica! Carmen si eccitò ancor più perchè aveva una spettatrice: le piaceva essere guardata mentre faceva la porca: cominciò a farmi il bocchino.. si sentiva il rumore del risucchio e della saliva che ingoiava, poi iniziò a masturbarsi mentre succhiava, ma guardava Rita, non me! Io le ordinai: adesso fermati: mettiti a pecorina e guarda la mia ex prof.: ti piace, vero? Carmen rispose ansimando: si, mi piace! forse con lei godrei molto! Rita, immobile, sussurrò: beh, andate avanti,.. o vai in bagno a farti la solita sega? Diventai una bestia: mi misi dietro il culo di Carmen e la penetrai con tutta la violenza che quella troia di Rita mi aveva suscitato! Carmen urlò di dolore, poi mugolò: cazzo, mi è piaciuto! fallo ancora, Dino! La inculai di nuovo con tutta la mia forza e continuai senza fermarmi più: Carmen gemeva per il dolore ma veniva con i glutei contro il cazzo, aumentando la violenza    della penetrazione, finchè venni, e mi girai trionfante verso Rita. Rimasi attonito: la porca stava fumando guardandoci, e sussurrò, gelida: ti sei accorto che lei non è venuta, stronzo? poi aprì le gambe, si infilò un dito nella fica, lo roteò, lo estrasse: era tutto bagnato! lo mise in bocca a Carmen e sussurrò: succhia, cara! Carmen eseguì finchè, arrapata,  venne! Rita ritrasse il dito e mi guardò; hai perso almeno mezz'ora di lezione, la recupererai ripetendo da pag. 165 a pag. 180: su quelle pagine ti interrogherò la prossima volta. Ora, se la signorina ci lascia, andiamo a pagina 155!  Carmen si alzò, si avvicinò a Rita e la baciò! Rita intrecciò la lingua con quella di Carmen e sussurrò: sei bella! Carmen uscì, io guardavo attonito la scena: la prof.era pronta a fare qualunque porcata, se ne aveva voglia! Perchè non con me?  Tentai di tutto, ma Rita dimostrava un totale controllo su sè stessa e su di me. Cercai di avere dati o notizie su di lei..... per ricattarla! non riuscii a ottenere nulla, finchè, pochi giorni fa, mi ha chiesto di fare la lezione presso di lei, in quanto è influenzata. Sono felice: finalmente  vedrò dove vive e forse a casa sua sarà più sciolta!                    
                                                                                     Sono arrivato al suo indirizzo, busso, lei apre, entro e sussulto: indossa solo reggipetto e tanga: ha un corpo favoloso, da portare subito a letto! I capezzoli premono contro le coppe, il tanga le si infila nel culo tra i due glutei! sta fumando e mi chiede, ironica: vuoi una sigaretta? So rispondere solo: no, voglio te,  maledetta troia! Lei ride: quanto sei cretino: da questo momento la   troia, la mia schiava, sarai tu! non mi lascia parlare e prosegue: ho fatto anch'io indagini, come inutilmente hai fatto tu su di me nei mesi passati, però io ho molte amicizie... anche di letto, e ho avuto diverse informazioni su di te: io so ad esempio che tu passi la droga ai tuoi compagni di università, eccoti le foto che ti riprendono! so che hai scopato con ragazzine: sai che forse alcune sono minorenni? so che hai falsificato sul libretto i voti di due esami che, dal 19, sono diventati 29: è esatto quello che ti dico? sono esterrefatto, non so che dire... mugolo, ma cosa dici, come hai potuto...? e non so andare avanti. Lei mi fissa: ti dirò, hai fatto tante stronzate pur di farmi venire a letto con te che ho deciso di farlo.... ma alle mie condizioni, stronzo! si toglie tanga e reggipetto, mi porta in camera da letto e grida: Giorgio, vieni pure! entra In camera un maschio di circa 40 anni: è alto 1,90, corpo palestrato, faccia da pervertito, ed è nudo! Ha un cazzo da 30 centimetri, grosso e duro! Prima che io possa parlare Rita ridendo dice: coglione, lo vedi quel cazzo, vedi la sua faccia? Io scopo con maschi di questo livello: insaziabili e pervertiti, non con stronzetti! a scuola, dopo gli esami di maturità, talora mi scelgo degli schiavi, naturalmente maggiorenni, con cui divertirmi! avresti potuto esserlo anche tu e ti avrei preso nella mia scuderia per insegnarti il sesso, ma hai fatto lo stronzo dal mio primo giorno di insegnamento fino all'ultima lezione al liceo; hai anche cercato elementi per ricattarmi! ora la lezioncina te la faccio in una materia nuova per te: perversioni e depravazioni sessuali! poi aggiunge: spogliati, stronzetto, ora giochiamo in tre! Non so che pensare! penso di andarmene, ma Giorgio mi fissa: non ci provare, o ti farò molto male! mi denudo e ho una brutta sensazione, Rita mi sussurra: vieni a letto col tuo cazzetto moscio, coglione! mi stendo, lei me lo prende in bocca, lo succhia facendolo indurire subito!, dopo un minuto sto già per venire ma lei si ferma e sussurra: eh no! il    meglio deve ancora arrivare, e mi infila due dita in culo! Sobbalzo, mi lamento, ma lei continua a spingerle e le rotea allargandomi l'ano, poi ricomincia a succhiarmi il cazzo: di nuovo sto per venire, ma sento il cazzo di Giorgio che si appoggia al mio culo! Grido, vorrei allontanarmi, ma lui mi tiene fermo! Rita interrompe il pompino e mormora: mio caro, vedrai che ti piacerà! ride e mi infila di nuovo le dita in culo e mi spalma ano e sfintere con crema e olio, poi ordina: ok Giorgio: è pronto per te! vorrei urlare ma lei mi infila la lingua in bocca, poi ricomincia a spompinarmi! il cazzo intanto mi penetra lentamente: arrapo per il pompino che  la troia mi sta facendo ma sento sempre più dolore: Giorgio mi sta devastando il culo!  Vengo comunque in bocca alla troia: è moltoo brava e il pompino mi fa superare il dolore! Rita ingoia lo sperma, si gira verso di noi e si masturba guardando l'inculata che sto subendo! Giorgio continua a penetrarmi tra i mugolii miei e quelli di Rita che mormora: ti piace il cazzo, eh? e viene torcendosi tutta per il piacere! Giorgio continua a incularmi e lei a masturbarsi,guardando! poi mi prende il cazzo e se lo infila nella fica: finalmente la scopo!  il cazzo di Giorgio continua a devastarmi ma provo sempre più piacere sia nel penetrarla che nel sentirmi dentro il suo cazzo! aaah, che meraviglia: mi sborra nel culo! vengo di nuovo e le esco dalla fica!  Rita si avvicina, mi succhia lo sperma dal culo, lo gira sulla lingua, poi me lo passa e ordina: ingoia, stronzo! eseguo,e mi piace! Sono sfinito, ho il culo rotto, ma ne è valsa la pena! ci stendiamo sul letto e fumiamo rilassati. Rita tira una boccata e mi guarda: ti sei accorto che la tua scopata non mi ha fatto venire? e mi spegne la sigaretta sul cazzo! urlo di dolore, ma lei mi zittisce: stronzo, tu scopi ma te ne fotti dei partner! meritavi una punizione peggiore!... ah dimenticavo: oltre che porca sono anche sadomaso! Ora rispondi: alla luce di quello che abbiamo fatto, l'idea di tornare da me ti attrae? la guardo con lussuria: oohh si, eccome! lei mi guarda ironica: da oggi mi chiamerai padrona! Sappi che se dici ai tuoi genitori, ai tuoi amici o in ambiente scolastico e universitario una sola parola su quello che abbiamo fatto, io ti rovino: c'è la galera per il cumulo dei tuoi reati, anche se... credo che ti piacerebbe assaggiare i cazzi degli altri detenuti, dopo l'esperienza di oggi! A proposito, mi chiede, ti è piaciuto il cazzo di Giorgio? Io: si, padrona, all'inizio mi ha fatto soffrire, ma poi… mi ha fatto venire! ora che sono tuo schiavo, puoi usarmi come vuoi! Rita ride: forse cominci a capire! Ci rivedremo domani a casa tua per la matematica, e guai se solo provi di nuovo a fare il porco, mentre tra una settimana tornerai qui. Porta con te Carmen: voglio farla venire sul serio, povera ragazza, e dille che se dirà a qualcuno quello che faremo la rovinerò, proprio come posso fare con te: nelle foto che ti ho mostrato passi le canne anche alla tua amica! inoltre ho avuto dati anche su di lei: diglielo!  rispondo con sottomissione: come vuoi, padrona! bene, risponde, ora vai pure. Giorgio ed io vogliamo scopare!: ci siamo un pò riscaldati con te, ma ora  cominciamo sul serio: come ti ho detto sono una sadomasochista, e solo se e quando capirai il sesso potrai forse raggiungere piaceri che ti faranno scoprire cose molto nuove! vado a casa attonito: che roba, che troia, che femmina incredibile! e io                       
potrò scoparla di nuovo.. e magari penetrarle il culo, cosa che oggi ha consentito solo a Giorgio! Appena a casa convoco Carmen, le racconto tutto: si eccita sussurrando: beato te! quando le descrivo come l'ho preso nel culo e quanto ho goduto  mi guarda arrapata e sussurra: ti è piaciuto il cazzo, eh? mi fai venire ancor più voglia di scoparti, porco!. Vuole fottere subito! Io sono sfinito, ma lei si spoglia e mi prende il cazzo in bocca! La stendo sul letto e, mentre la penetro, le chiedo: ti è piaciuta Rita? lei mugola: è una gran femmina: di me ha capito più cose lei in due minuti che tu in tre mesi! continuo a scoparla, lei d'improvviso mi infila tre dita nel culo e me le rotea dentro! grido: ma che fai?, lei ride: non dire cazzate: lo sento che ti piace! Appena sento quelle parole sborro come un porco mugolando di piacere! Lei mi fissa: anche stavolta te ne sei fregato di me, e si masturba raggiungendo da sola l'orgasmo!  le dò appuntamento tra una settimana. Quando Rita viene da me come insegnante sono correttissimo, mi concentro sulle lezioni da imparare, e alla fine, nel salutarmi, lei sorride dicendo:  forse cominci ad imparare come comportarti! ti aspetto a casa tra sei giorni: la tua ragazza verrà? io: oh si padrona, non sta più nei suoi panni per la voglia! bene, risponde lei, di voglie gliene farò venire anche altre!                                                                          
                                                                                     Sono passati i sei giorni, Carmen e io bussiamo a casa di Rita che apre la porta: indossa solo il tanga! Sorride a Carmen e le prende una mano: vieni, cara, andiamo in camera da letto: ti spoglierai davanti allo specchio: fallo lentamente, per piacere: voglio godermi il tuo strip tease. Carmen va su di giri e appena in camera si spoglia, poi si guarda nello specchio e vede, dietro di sé, Rita che si masturba guardandola! Carmen si eccita, ammira quella donna, termina lo strip tease e si gira subito, si inginocchia e avvicina il suo viso a Rita, che subito divarica le cosce! Carmen le lecca la fica, e d'un tratto sussulta di dolore: Rita le ha colpito il culo con una frusta a 9 cordelle di cuoio. Le chiede: ti è piaciuto? Carmen mugola: si, frustami ancora! e ricomincia a leccare! Guardo, arrapo come una bestia, e mi incazzo! mi avvicino alle due femmine e chiedo: e io, che faccio? Rita ride: ti  guardi un bel 69 fatto da due femmine che, se vogliono, sanno essere lesbiche molto porche! Se vuoi, puoi anche farci godere con la frusta, in attesa di Giorgio che verrà tra poco! poi si rivolge a Carmen: tu alzati, bella, e stenditi su di me, con la fica ben aperta sulla mia bocca! Rita mi passa la frusta e lecca la fica di Carmen! le frusto e le guardo: le due femmine si leccano, si succhiano le fiche, gemono per le frustate che le fanno sussultare di dolore! il poterle frustare mi fa arrapare come un maiale e mi preparo il cazzo menandolo! dopo un bel pò si contorcono sul letto e sussultano per l'orgasmo che hanno raggiunto quasi simultaneamente! Rita si stira come una gatta, si accende una sigaretta e ne passa una a Carmen, poi sussurra: dopo scopato ci vuole una bella sigaretta, vero? poi aggiunge: a proposito: benvenuta Carmen, piacere di averti conosciuta! e le due troie ridono, soddisfatte, continuando a fumare! Voglio entrare nel gioco, mi denudo in pochi secondi e mi stendo sul letto con le due puttane, guardo Rita e le chiedo sottomesso: padrona, posso chiederti di farmi felice? sorride: e come? io: ti prego, dammi il tuo culo! Lei sogghigna, mi guarda, e mormora: ok, mi inculerai, ma a modo mio! non capisco ma mi basta pensare che la inculerò, per farmi godere! Bussano alla porta, Rita va nuda ad aprire, sento il risucchio di un bacio a lingua e la vedo tornare con Giorgio che guarda me e Carmen, sorride e dice: bene, bene, oggi ci divertiamo! Rita guarda Carmen: ascolta bene: ora ti legheremo ai quattro angoli del letto: sarai tesa ai limiti della sofferenza e noi abuseremo di ogni parte del tuo corpo, penetrandoti ogni buco, facendoti godere,.. e soffrire! vuoi farlo? Carmen la guarda con occhi di fuoco e mormora: si, Rita, fammi quello che vuoi!  Io mi sento escluso, ma Rita mi guarda e, come se mi leggesse nel pensiero, sussurra: non preoccuparti, ce ne sarà anche per te!  Giorgio si è denudato: il suo cazzo è, come l'altra volta, duro e gonfio, tanto che Carmen lo guarda e sussurra: quanto è grosso! mi farà molto male, Rita? La prof. ride: non preoccuparti: Dino l'ha già provato e gli è piaciuto, vero? sorrido: si, padrona, me lo sono goduto!  Leghiamo Carmen al letto: è ai limiti della tensione dei suoi arti e ha cosce e braccia divaricate. Rita si mette a pecorina sul viso di Carmen e ordina: guarda.. e lecca! poi si volge a me: vieni qua, stronzo, e inculami! non capisco più niente e accosto il cazzo al suo ano. Lei ordina: alt! aspetta, c'è una sorpresa! subito dopo mi sento il cazzo di Giorgio nel culo! Lui mi ordina: forza, stronzo! penetrala: la violenza nell'incularla te la regalo io, e m'incula di colpo! urlo come una bestia e quasi senza rendermene conto sento che sono entrato a fondo nel culo di Rita: la violenza del colpo di Giorgio mi ha fatto inculare Rita alla grande, fino in fondo allo sfintere! Sia Rita che io mugoliamo per il piacere! guardo Carmen: sta leccando la fica della prof.! Giorgio continua a incularmi con una violenza incredibile, che io trasmetto al culo di Rita: che godimento! Giorgio ed io sborriamo quasi insieme e io crollo sul letto! Rita urla: coglione, hai già finito? si gira: Giorgio: continua tu! Carmen vede il cazzo di Giorgio che penetra nel culo di Rita, le  lecca la fica, e mugola: fatemi venire! sono legata: sta a voi farmi venire! Dopo pochi minuti Giorgio viene di nuovo: stavolta nel culo della prof. che viene e, soddisfatta, si stende sul letto, si avvicina a Carmen, le prende i capezzoli tra le dita e comincia  a torcerli con sempre maggiore forza: Carmen geme di dolore e mugola: ohh sii!  Rita le sussurra: ti piace, porca? sii, padrona! continuo, porca? sii padrona! piu forte, porca? sii padrona... aahh, mugola Carmen: la tortura dei capezzoli la fa impazzire di lussuria e di dolore! Giorgio si inginocchia e penetra con un solo colpo la fica di Carmen,  facendola  saltare sul letto, Carmen sussulta e mugola: che bel cazzo! Rita le torce sempre più i capezzoli e le strizza i seni, Giorgio sfila il cazzo dalla    fica di Carmen: le morde le cosce, torcendole! Carmen continua a mugolare e sussurra:  frustatemi!  Rita la bacia e, continuando a lavorarle seno e capezzoli, le dice dolcemente: tu sei nata per essere torturata! sei una masochista perfetta, e ordina: Giorgio, prendi un pò di attrezzi, qui Carmen si sta scatenando! Giorgio si alza mentre Rita continua a tenere Carmen in calore con pizzichi e torsione delle sue carni, dai seni alle ascelle, al ventre, ai glutei...Io guardo la scena attonito: sono tagliato fuori da questa che è diventata una seduta sadomaso!  Giorgio torna con vari attrezzi. Rita comincia con la rotella di acciaio a punte: la preme sui capezzoli di Carmen scendendo poi lentamente su tutto il corpo, dai seni alla fica, mentre Carmen si torce sul letto mugolando: sii, ancora, poi guarda Rita con lussuria e sussurra: per quanto continuerai? Rita le carezza i seni: ti basta un'ora? Carmen: non mi basta, padrona! voglio molto di più: fammi provare tutti quegli attrezzi mentre il tuo amante mi frusta! Rita le applica dei morsetti d'acciaio ai capezzoli, li collega ad una batteria elettrica e gira una rotella: Carmen sobbalza sul letto per il dolore che l'elettricità irradia dai capezzoli a tutto il corpo: appena Rita gira la rotella diminuendo il voltaggio, Carmen riesce a parlare, malgrado il dolore, e mugola:  gira di nuovo quella rotella, padrona, girala di nuovo! Per la prima volta in sei anni vedo Rita attonita: guarda Giorgio, poi me, e mi sussurra: mi hai portato una pepita d'oro! questa troia mi farà impazzire di lussuria per le torture che le farò subire facendola godere! La tortura dei morsetti elettrici continua con improvvisi aumenti del voltaggio che fanno saltare Carmen sul letto urlando! Rita aggiunge un'altra sevizia: tra un aumento di voltaggio e l'altro stritola, con una grossa tenaglia di legno, la carne di Carmen; comincia dai seni e prosegue su tutto il corpo, dalle ascelle allo stomaco, al ventre, ai glutei e alla fica, mentre Giorgio continua a frustarla!  Carmen si torce di nuovo sul letto mugolando: sii, : sta avendo un altro orgasmo! i due sadici continuano a infierire sul corpo della spettacolosa femmina sotto tortura! Rita le lecca lentamente tutto il corpo, poi si solleva e gira di nuovo la rotella facendo sussultare di nuovo Carmen. Giorgio sospende la fustigazione,               
si assenta ma torna dopo pochi minuti: ha in mano due candele accese e un pentolino: si siede vicino a Rita:  cominciano una nuova tortura: Giorgio fa colare gocce di cera rovente sul corpo di Carmen che geme e si torce tutta per il dolore, mentre Rita le avvicina una candela ai seni, alle ascelle, al ventre, alla fica sfiorandola col fuoco! Carmen aumenta i suoi gemiti, guarda Rita e mormora: padrona, mi stai facendo impazzire, e sussulta ancora, preda di un altro orgasmo! Rita si masturba torturando Carmen con la candela e viene quasi subito per la libidine accumulata nell'ultima ora! ordina a Giorgio: continua con la cera!, non farla raffreddare, la voglio ancora più arrapata! poi mi si avvicina e mi guarda: non credo che combinerai mai nulla nella vita! Tu hai avuto il gran culo di conoscere Carmen: quella ragazza è lussuria pura e tu, stronzetto, non la meriti! Avevi tra le mani una bomba di sesso e una miniera d'oro del piacere sadomaso, e hai continuato a rompermi i coglioni per farti la scopatina con me o per incularmi, e per fare lo stronzo con me non la facevi scopare ogni giorno! sappi che da questo istante Carmen sarà la mia schiava: sta pur sicuro che tra me e te sceglierà me, come vedi! e indica Carmen che sussulta al colare delle gocce di cera rovente sul seno, geme e mugola: sta avendo un altro orgasmo!  Rita mi guarda: potrai vederla e, se lei vorrà, scoparla, ma solo qui da me, e se vorrò parteciperò anch'io per garantirle almeno un coito! quella femmina voleva godere con te, ma tu pensi solo al tuo piacere: tanto vale che continui con le seghe, ma voglio essere generosa: di tanto in tanto mi farò  scopare anche da te quando ospiterò Carmen... e ora lasciami  fare la sadica e guarda, facendoti una bella sega, stronzo!  Dopo un'altra ora Carmen è sfinita per i dolori che subisce e gli orgasmi che gode! i due sadici la sottopongono ancora alla tortura: le fanno provare di nuovo i morsetti elettrici, la cera rovente, le candele vicino ai seni e gli attrezzi di tortura sulle sue carni, dalla frusta alle tenaglie alle rotelle d'acciaio a punte! Giorgio e Rita fanno venire Carmen seviziandola e facendole fare sesso: mentre Rita tortura Carmen, Giorgio la scopa con violenza, e quando Giorgio la frusta, Rita indossa un grosso dildo e incula Carmen! Io, ormai da ore, guardo inebetito: capisco di avere fatto solo cazzate, nella vita! dal comportamento che ho tenuto con Rita, alla sottovalutazione di Carmen: solo ora capisco che avevo una bomba di sesso sottomessa a me, mentre io cercavo stupidamente altro! mentre rimugino sento la voce di Rita che si sta stirando come una gatta e dice: sono le due di notte e domani ho lezione in una quarta: ho bisogno di dormire un pò, poi guarda Carmen con ammirazione: mi hai sfinita! Carmen sorride e sussurra: io  andrei ancora avanti con te per tutta la notte! La guardiamo: ha gli occhi gonfi, due occhiaie nere che già direbbero tutto su quello che ha fatto, ma ai segni del viso si uniscono le striature sui seni e sul resto del corpo causate dalle frustate, gli ematomi sui glutei, sul ventre, sulle cosce causati dalle tenaglie, dalla cera, e dagli altri attrezzi di tortura! Rita la carezza: nei prossimi giorni riposati, ma prima che tu vada via voglio una risposta: desideri essere la mia schiava, o vuoi continuare il tuo rapporto con Dino? malgrado sia sfinita dalle torture e dagli orgasmi Carmen ride di gusto, mi guarda e mormora: ma che domande fai, padrona? Ho contato gli orgasmi che ho avuto stanotte, sai quanti sono? Nove! Sai quanti orgasmi mi ha fatto avere Dino con il suo cazzo, in tre mesi? Uno! Già questo basterebbe a risponderti, ma… si gira e mi guarda: tu non hai capito che avevo bisogno di altro, oltre che di sesso! quella sadica,(e indica Rita!), mi ha sottoposto alla tortura per ore, ma sapevo e sentivo che, oltre a godere lei, da splendida sadica, voleva  farmi soffrire per darmi il piacere del dolore e..  cazzo! me l'ha dato! poi si alza, va ai piedi di Rita, glieli bacia, li lecca e sussurra: Padrona, sono la tua schiava: sarò sempre sottomessa a tutte le tue voglie, solo... ricorda che ho anche da seguire i corsi all'università, e ride senza riuscire a fermarsi! la sua allegria contagia Rita e Giorgio che ridono con lei. In particolare Giorgio la guarda fissa: tra una tortura e l'altra ti farò venire di fica e di culo: lo meriti! Rita aggiunge ridendo: e io ti aiuterò con lezioni di matematica, tra un 69 e l'altro! tutti ridono a crepapelle, solo io resto zitto, ora so che casino ho combinato con i miei comportamenti del cazzo e il mio egoismo!                               
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