-Non mi chiamo davvero così e i nomi sono ovviamente cambiati-

È giunto il momento di parlarvi della mia prima volta.
Molte ne conservano un triste ricordo o doloroso, o disagiante ma per me invece fu molto intenso e predisse quello che sarebbe accaduto molti anni dopo, quela sera infatti andai con due persone diverse, uno era il mio sogno e ossessione di cui vi parlerò fino alla nausea mentre l'altro sarà il mio migliore amico oltre che attuale compagno.
Iniziamo col dire che non ero nemmeno maggiorenne, di poco in realtà e che frequentavo un circolo artistico.
Li conobbi Benedetto.
Quattro anni più grande di me e statuario. Riccio, biondo, scolpito, molto dotato...
Perfetto.
Divenne subito una mia ossessione, una cotta di quelle belle pesanti. Venne allo studio, lo disegnammo, mi presentai a lui e la sera a letto mi masturbai con così tanta voglia che mia sorella mi lanciò il cuscino chiedendomi se l'avessi fatta finita da li a breve.
Gli chiesi di uscire alla nausea finché non partecipammo entrambi alla stessa festa, nemmeno lo sapevo che ci sarebbe andato ma quella sera sfanculai la mia Sorellona e mi presi una bella soddisfazione, un grande insegnamento e un ricordo molto bello della fatidica prima volta.
Monia (mia sorella) era riuscita a farsi dare casa in campagna da Zio e ci aveva fatto sto mega festone Tecno/Disco, per tutta la sera stetti con il mio desiderio e se prima gli sembravo un fastidio divenni via via più piacevole con la salita del tasso alcolico e con l'accettare le sue avances. Verso le 23 ci eravamo attaccati con la bocca un paio di volte e quando alle 24 tutti iniziarono a sciamare via noi ci apprestiamo ad andare a letto. In quella casa saremmo rimasti in sette e già mi era stato chiesto se dormivo con mia sorella.... O....
O.
O perché mia sorella erano già due ore che era nella camera che si era scelta e se andavi in bagno capivi con molta facilità cosa stesse succedendo lì dentro.
Beh io ero sotto le coperte da un pezzo e il mio cervello bacato mi fece fare una cosa piuttosto sconsiderata. E dovetti mandare via Daniel prima di veder fare capoccetta dalla porta a Benedetto.
-Dormi sola?- mi chiese.
-Dormi con me?- gli chiesi io da sotto il piumone.
Lui entrò e si spogliò infilandosi sotto le coperte in boxer e canotta. Si infilò a letto e spense semplicemente la luce. Oh, li dentro ci si vedeva piuttosto bene anche al buio grazie alle persiane e alla luna e le luci esterne, la luce era quasi un proforma, quasi.
-Sai una cosa Benedè?- lo chiamai al buio.
-Non dormi?- chiese lui.
-No, risposi, non ci riesco-
-Perchè?- chiese.
-Sono nuda sotto le coperte perché voglio fare sesso con te- dissi lentamente e senza vergogna. Mi tirai seduta mostrando il mio profilo nel buio.
Lui allungò una mano lambendomi il seno, lo accarezzò languidamente sotto i miei sguardi, si sollevò e iniziò a baciarlo, leccarne i capezzoli, stringerli con le labbra e succhiandoli, mi divennero di pietra. Mi lasciai cadere sulle coperte, ero eccitatissima, mi ammirò soddisfatto, anni di danza mi avevano scolpita e un bel seno in piena ormonazione lo avevano conquistato, passai all'attacco e pomiciando duro prima di darmi un bacio all'inguine, poi uno più intenso e lento leggermente più in basso, poi ancora fino a darmene uno lento e accompagnato dalla lingua proprio sulla figa, mi esplose il mondo e mi tappati la bocca per non urlare sotto le sue attenzioni. Lo lasciai fare infoiandomi come non mai fino ad allora, mi stava letteralmente distruggendo, ci sapeva fare e non ci misi molto a venire.
Lui da sotto mi guardò soddisfatto.
-Piaciuto eh?- chiese furbescamente pulendosi la bocca con un lembo del lenzuolo.
-Da morire- dissi.
-Sei pronta?- domandò.
-Veramente...- lo punzecchia allungando le mani -Avrei voluto farti godere un po' anche io- ammisi.
-Meglio di no- mi disse, non capii il perché ma mi fece vedere come si metteva un preservativo, ci scherzava su, fu divertente e subito dopo mi fece salire in groppa.
Le sue mani capaci mi guidarono e il mio sesso pronto ad accogliere anche un autotreno lanciato a 280 km/h non fece alcuna resistenza. Sentii il glande formoso farsi strada dentro di me e solo un piccolo insignificante dolore a scapito di una sola insignificante resistenza, quasi non mi accorsi di aver perso la verginità. Lo accolsi tutto e sinceramente mi stupì che entrasse tutto, poi iniziarono le danze, mi sollevai dritta mentre muovevo il bacino, allo specchio dell'armadio mi sentivo una figa da urlo.
Il seno che ballava, i capelli mossi, credo che mi eccitai più guardandomi che effettivamente stimolata da lui che venne.
Si. Venne.
Praticamente subito.
Lo sentii molto bene e mi irrigidii tutta. Sentii benissimo il preservativo gonfiarsi dentro di me e lui mi fermò perché... Beh avrei continuato...
-Basta, hei....- lo osservai dubbiosa e dalla bocca mi uscì un candido: -Di già?-
-Eh, era tanto che non venivo- si scusò facendomi scendere dopo averlo sfilato.
Ho imparato che questa è una scusa ricorrente, il problema è che poi c'è gente che gli resta a tiro e ti scopa altre due o tre volte e gente che no, ma vabbeh, almeno lui ha pensato al mio godimento per prima cosa.
Si tolse il preservativo poggiando sul comodino accanto al letto.
Si rivestì sotto il mio sguardo perplesso.
-Te ne vai?- chiesi.
-Si, si, torno a casa, mica dormo qui-
-Ah- risposi freddamente. -Tutto qui?-
-E che altro?- sorrise dandomi un bacio in fronte.
Giusto, che altro?
Rimasi da sola a guardarmi allo specchio.
Presi anche il preservativo facendo colare lo sperma sul palmo della mano, ci giocai come se fosse dello slime, lo annusai e lo assaggia anche, prendendone un po' con un ditino.
Mi fissai a lungo allo specchio e senza pensare bussai sul muro finché Daniel non entrò in stanza.
Restò di pietra vedendomi nuda.
-Valè?- mi chiamo senza accendere la luce.
-Dormi con me?- chiesi.
-Certo- mi rispose con semplicità. -Però vestiti-
Ed entrò in camera mettendosi nel letto. Non mi vestii, mi rannicchiai accanto a lui.
-Avete fatto sesso?- chiese.
-Si. È venuto subito ed è andato via-
-Coglione- lo apostrofò ridendo.
Mi fece ridere.
-Te li selezioni proprio te eh?- mi chiese.
Ci fu una lunga pausa.
-Senti Dà...-
-Dimmi-
-Ma perché malgrado io sia nuda tu non ci stai provando?-
Ci fu una lunga pausa.
-Perchè ti voglio bene e sei delusa in questo momento- dormimmo.
La mattina appena svegli pomiciammo un pochino ma non ci fu nulla di serio, per lui fui una bella conquista, mi tastò tutta, mi palpò tutto mentre ci baciavamo e anche io d'altra parte mi strofinai parecchio a lui.
Lo feci venire semplicemente strofinando il mio sesso sul suo, fu bello perché mi sembrava estatico per lui, io non riuscivo a concentrarmi a causa di Benedetto.
Poi la stronza fui io, mia sorella chiamò di darci una mossa e io mi alzai di scatto per rivestirsi.
-Valeria- mi chiamò Daniel.
-Che c'è?- chiesi.
-Ma tra noi....-
-Non c'è nulla- risposi -Sei solo il mio migliore amico in assoluto-
-Solo- rispose lui deluso.
Sono stata stupida si.
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Categorie: Prime Esperienze