Uscito richiusi la porta e mi diressi verso la carrozza ristorante.
Avevo il cazzo durissimo e le tempie mi battevano, mai provata un'eccitazione così intensa. Finito il corridoio della carrozza mi voltai a guardare, e vidi lei che usciva, guardo a destra e a sinistra e come speravo si diresse verso di me..
Sono stati i secondi più lunghi della mia vita, non sapevo cosa fare o cosa dire.. Fu lei a togliere ogni imbarazzo, appena giunta di fronte a me ci siamo guardati e senza nemmeno darmi il tempo di dire.. ciao.. Mi ha baciato.. Ci siamo stretti in un abbraccio mani che esplora avo e lingue che si cercavano.. Aveva un profumo dolcissimo e la sua lingua era morbidissima, infilati la mano sotto il maglioncino e le sue tette tra le mani sembravano piccole ma sode.. Presi tra le dita i capezzoli turgidi e duri e il respiro divenne affannato, sentivo i suoi mugugni.. Il mio cazzo spingeva contro la sua pancia.. No. So quanto sia durata, un attimo infinito.
Le presi la mano e la appoggiati sul cazzo.. Lei i inizio a massaggiarlo sul pantalone.. Tutto questo senza dire u a parola.. In un attimo di lucidità ho aperto la porta del bagno della carrozza.. E ho richiuso la porta senza mai staccarmi dalla sua bocca...
Ad un tratto si è staccata e dicendomi "shhh"... Si è inginocchiata dava ti a me mi ha abbassato la zip e ha tirato fuori dal boxer il mio cazzo... Era durissimo, la cappella rossa, gonfia e lucida così non la avevo mai avuta... Lo ha accarezzato un po' e guardandomi negli occhi ha cominciato a leccarlo sapientemente.. Era il mio immaginario erotico che si materiializzava.... Un sogno.. La guardavo succhiare la cappella con leggerezza.. Non potevo crederci.. Co. Le dita accarezzava l'asta e la bocca si spingeva sempre più a fondo. Avevo paura a muovermi, paura che il sogno finisse.. Sentivo le palle sempre più indurirsi.. Non So quanto avrei potuto resistere.. A quella lingua che torturava la cappella... Con la mano, timidamente ho accarezzato i suoi capelli... Attendendo la sua reazione.. E visto che non si era minimamente scomposta, ho messo la mano sulla sua testa e ho iniziato a spingere la sua testa sempre più in fondo.. La cappella gonfia contro le pareti della sua bocca iniziava a fremere... Non riuscivo a controllarmi.. Ho provato a spostarla.. Ma lei deve aver capito che stavo per inondarla di sperma e ha serrato le labbra lo ha ingoiato tutto!.. Ero incredulo.. Ed il cazzo era ancora duro.. Si è alzata e di getto senza pensarci la ho presa e seduta sul lavandino di fronte a me.. Le ho alzato la gonna e le sue mutandine nere erano già zuppe le ho scostate.. E senza dire u a parola le ho infilato il cazzo.. Dentro la fica.. Era bollente e bagnatissima, gronda a di umori profumati.. Mi fermai, a abvaassai i miei pantaloni per liberarmi... Lei mi tiro a se.. Entrai tutto dentro, fino alle palle.. Inizio', a leccarmi il collo e l'orecchio.. Mentre stantuffavo dentro di lei sempre con più forza.. La sentivo gemere.. Era divino.. Stavo scopa do una perfetta sconosciuta non sapevo nemmeno il suo nome e non avevo mai sentito la sua voce... Questo le siero mi è citava tremendamente e continuavo a spingere sempre più forte.. Fino a quando il suo respiro non u rotto da un mugolio intenso e senti colare sul mio cazzo un calore intenso avevo le palle completamente bagnate del suo piacere...
Avrei voluto continuare a scoparla, magari girandola e prendendola da dietro.. Ma lei si è alzata e facendomi segno di stare zitto prese della carta igienica, si puli' e uscì dal bagno richiude ndosi la porta alle spalle..
Ero inebetito.. Mi ritrovai con i pantaloni calati e il cazzo duro.. E mi chiedevo se non fosse stato solo un sogno.. Ma il suo profumo addosso e le pakke che colava o di lei mi fecero capire che non era stato un sogno.. Mi lavai il cazzo alla meglio bel lavandino e mi ricomposto.. Tornato al mio posto...no.sapevo Co. E comportarmi.. Lei era seduta Co. E se nulla fosse accaduto... Nemmeno i a parola solo un gesto ed un sorrisino nello specchio... No ci fu nemmeno il tempo di lucubrare.. Il treno stava entrando bella stazione di Bologna.. Lei si alzò prese il suo soprabito nero e il suo borsone è si avvio verso l'uscita. Mi alzai e cercai di seguirla, il corridoio era pieno di gente con la borsa e non potevo dire quello che avrei voluto... Lei si volto' e prima che la porta si aprisse mi fece un sorriso e mi disse semplicemente "grazie di tutto..".
Sono le u oche parole che ho sentito dalla donna con cui ho fatto la più bella scopata della mia vita.
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Categorie: Etero