È mezzanotte circa, siamo appena tornati da una cena fuori e siamo arrivati a casa tua, io indosso dei tacchi, una gonna di pelle nera corta e attillata, i collant e una camicetta bianca molto scollata, tu un completo nero di pantaloni e giacca, una camicia bianca e hai i capelli tirati indietro con della cera, io ho una coda alta. Iniziamo a baciarci appassionatamente in ascensore e arrivati a casa non abbiamo neanche il tempo di accendere la luce che stiamo già limonando duro sul divano, sento il tuo respiro farsi più ansimante, ti togli la giacca nera mentre continui ad infilare la tua lingua nella mia bocca, sento quasi esplodere le vene del tuo collo e delle tue braccia, mi sciogli i capelli ed inizi a baciarmi e leccarmi il collo e continui scendendo giù, sorridi un attimo guardandomi in cerca di un cenno di approvazione e con il dito mi scosti prima la camicetta bianca e poi il reggiseno di raso nero, esci prima il seno sinistro e poi quello desto ed inizi a baciarli, leccarli e succhiarli, quando arrivi ai miei capezzoli sono ormai turgidi e sento la mia figa prendere fuoco, alzo la testa e tu dopo avermi definitamente tolto la camicetta e il reggiseno continui a succhiarmi i capezzoli, non riesci a smettere e io godo come una troia. Quando metto una mano sul tuo pacco riesco a percepire dai pantaloni che il tuo pene sta esplodendo di piacere, così dopo averti tolto la camicia ormai sudata, inizio a baciarti il petto, poi la pancia e scendo sempre di più, quando arrivo al tuo pene ti guardo dritto in faccia e vedo il tuo viso rosso di godimento, dopo averlo tastato con le mani, ti apro la lampo e lo lascio uscire, è dritto e duro come un palo, inizio a leccarlo e succhiarlo, 3 nel frattempo di tanto in tanto mi tocco la figa, quando mi concentro a succhiarti la cappella tu inizi ad ansimare, dopo averlo preso tutto in gola scendo e inizio a leccarti e succhiarti le palle belle gonfie e rosa, stai per impazzire, ma voglio farti vedere quanto sono zoccola e scendo ancora di più, iniziandoti a leccare il buco del culo, con la lingua faccio sali e scendi dall’ano all’attaccatura delle palle, tu impazzisci e inizi a sussurrarmi “continua sei la mia troia, continua zoccola ti prego, mi stai facendo impazzire” non riesci neanche a finire la frase che la tua sborra bollente schizza dritta sulla mia faccia, la lecco con la lingua e la ingoio tutta, ma sento che è solo il primo orgasmo di questa notte. Tu mi prendi per il viso e mi dici “falla assaggiare anche e a me” e infili la tua lingua nella mia bocca. Mi fai sedere a gambe aperte sul divano e ti inginocchi a terra di fronte a me, dopo avere continuato a limonarmi, mi succhi e lecchi i capezzoli, li prendi tra dita e li giri, io godo di piacere, scendi giù fino alla mia figa, parti dal clitoride, lo lecchi e succhi e poi infili la tua lingua prima nella mia figa dicendo “sei bagnatissima amore” e poi nel mio culo, mentre mi lecchi noto che ti stai segando, così inizio a segarti con la mia mano, mi giri a pecora e inizi a leccarmi il culo, poi con la stessa mano infili due dita nella mia vagina e uno nell’ano e spingi, le mie guance sono rossissime e io gemo a bocca aperta e occhi chiusi. Mi rigiri e mi sbatti il cazzo in faccia, io me lo metto tra le tette fino a farlo sparire e con la bocca ti succhio la cappella, poi ti prendo il viso e me lo schiaccio sulle tette e quando riinizi a leccarmi il capezzolo del seno destro, io alzo il seno sinistro e inizio a leccarmi il capezzolo, fino a che le nostre lingue si incontrano. Ormai siamo entrambi totalmente nudi e io ho solo i tacchi, mi prendi in braccio e io avvinghio le mie gambe sui tuoi fianchi, mi sbatti al muro del salone ed è in quel momento che guardandomi dritta in faccia infili il tuo cazzo incandescente nella mia vagina bagnata, inizi a spingere avanti e indietro, il tuo cazzo la riempie tutta, continui a leccarmi i capezzoli concentrandoti delicatamente sulla punta, io chiudo gli occhi ancora una volta, sto impazzendo di godimento. Mi metti a pecora sul tavolo della cucina e questa volta sei deciso a sfondarmi l’ano, quindi dopo avermi leccato per bene il culo, gli infili dentro il tuo cazzo, il piacere sovrasta il dolore. Mentre mi inculi mi masturbo la figa e il clitoride, poi metto le braccia attorno al tuo culo facendoti spingere sempre di più, mentre entrambi ansimiamo mi sussurri all’orecchio “sei la mia porca, ti amo amore” e io ti rispondo “fammi godere ancora” dopo questa inculata da sogno stai per venire di nuovo, così mi giri e stavolta mi sborri sulle tette, che lecco per bene, ingoiando tutta la tua bianca e calda sborra. Continui ancora a scoparmi la figa da dietro e da davanti sul mobile del lavandino, alzandomi una gamba. Mi prendi per mano e ci trasferiamo nella tua stanza da letto, l’armadio è tutto ricoperto di specchi, è arrivato uno dei miei momenti preferiti, il 69, sei sotto di me e mentre mi lecchi e succhi il clitoride, la figa e il culo, io ti spompino per bene, ad un tratto però prendi in mano i miei piedi e inizi a segarti, si piace da morire. Poco dopo ti sussurro “scopami a terra”, così tu mi prendi a pecora e mi sbatti il viso sullo specchio dell’armadio, sei in piedi dietro di me e la tua minchia riempie prima il mio culo e poi la mia figa, aumenti la velocità e sento sbattere sul mio culo le tue palle (ormai ben svuotate). Ti siedi sulla poltrona, apri le gambe e le alzi fino alle spalle, poi prendi la mia faccia e la sbatti su e giù dalle tue palle al tuo culo, mi prendi la testa con entrambe le mani e la fai oscillare su e giù, su e giù, su e giù, ancora e ancora. Poi continui ad incularmi, mentre io mi masturbo la figa e stimolo i capezzoli turgidi. Ormai l’aria odora di sesso selvaggio misto ad amore, riesco a sentire ogni parte del mio corpo e poco dopo “siiiii cazzooooo siiiii” veniamo insieme: tu per la terza volta, io per la prima. Ci buttiamo nudi sul letto e ci restiamo per un po. Dopo essermi infilata la tua camicia mi accendo una Marlboro rigorosamente rossa e la smezzo con te. Guardiamo lo schermo del telefono, sono già le cinque del mattino, mentre guardo la luna sempre più sparire dal cielo, ci accoccoliamo, tu nudo, io con la tua camicia e ci addormentiamo. Per la prima volta mi sento di nuovo viva.
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Aggiunto: 4 anni fa
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«Beh... Francesca, un racconto molto... Tecnico. Mi fa piacere che tu abbia avuto.... piacere, nel contempo scrivere racconti erotici è far sognare chi legge. Il tuo per ora è un racconto solo di meccanica del piacere. Non volermene. Non è una bocciatura, piuttosto è un invito a colorire i tuoi prossimi racconti, se ne farai, con i colori della fantasia e dell'immaginazione. Talvolta eccitta più una camicetta semi abbottonata che un'intera donna nuda.. Con simpatia Oiamed»