-Nomi di luoghi e di persone sono state cambiate, il resto è frutto di esperienze personali-

Avevo una coppia di amici quando lavoravo in Trentino, lui era un collega che mi aveva preso in simpatia, fu il primo con cui uscii e spesso si andava a pub o al biliardo, si stava bene insieme e un giorno mi invitò a casa sua per cena.
Fu una serata molto piacevole dove conobbi sua moglie, una bella e giovanile donna sportiva che mi accolse con i capelli cortissimi, quasi rasati, canotta e pantaloncini, era proprio una bella atleta, poco formosa ma decisamente bella, anche lui era in abiti più comodi di quando uscivamo e per tutta la durata della serata abbiamo mangiato, bevuto e riso, avvenne altre due o tre volte quel mese.

Una mattina mentre lavoravamo in ufficio Luca mi stupì.

-Sai una cosa Daniel?- iniziò - Che ne pensi di Samantha?-
-Tua moglie? Beh è proprio simpatica-
Luca rise -No dico, che ne pensi? Ti piace?-
Mi prese in contropiede -In che senso?-
-Nel senso che ho notato un certo feeling e poi lei sembra proprio cercare le tue attenzioni-
Sbam, colpo al cuore.
-No Luca, io non ci proverei mai con tua moglie, io...-
Lui mi guardò -hei, tranquillo, per noi è normale, lo facciamo sai?-
-in che senso?- chiesi.
-Nel senso che se ci piace qualcuno lo invitiamo a fare festa con noi e se a me o a lei piace qualcuno possiamo andarci-
Mi rilassai -Ah, ok...- risi -Beh, è molto bella e sensuale, che gli devi dire...-
-Perché non la vai a trovare giovedì? Io devo andare su da mia madre e torno venerdì sera. Magari gli dai una mano con la siepe-

Ci andai davvero e la trovai davvero intenta a tagliare la siepe, addosso portava una lunga magliettona a canotta che lasciava scorgere la curva del piccolo ma bel seno, la pelle abbronzata era imperlata di sudore.
Fu felice di vedermi e ci dedicammo per le tre ore seguenti al taglio della siepe, lei non era molto alta quindi il mio aiuto gli fu davvero necessario, poi mi invitò a fare la doccia ma non avrei mai sospettato che entrata in bagno con me iniziasse a spogliarsi restando velocemente nuda, con tutta naturalezza apri acqua e doccia.
Era muscolosa e sensuale, con un culo sodo e alto, tondo e a mandolino. Rise nel vedermi imbambolato.
-Che fai non vieni?- chiese entrando in doccia.
Ero già eretto e sembrò molto divertita della cosa. La raggiunsi sotto l'acqua e lei mi abbracciò attaccandosi alle mie labbra con dolcezza. Era naturale e piacevole, la tenni a me tenendola per i glutei, strizzandoglieli, si inginocchiò senza preavviso, con tutta calma, mi lasciò con le spalle alla parete, era davvero divina, leccò l'asta, baciò la cappea, smanettò con cura e lentezza, lo guardava con trasporto e con trasporto mi guardava dal basso. Non mi fece davvero un pompino ma si divertì parecchio. Poi tornò alle mie labbra, era così naturale, come se lo avesse fatto con me da sempre, ricambiai affondando le labbra nel suo corpo, sembrava gradire molto e mentre la leccavo giocavo col suo seno, venne di gusto e sonoramente dopo abbastanza poco c'è da dire, e si voltò appoggiandosi al muro.

-Nel cestino sul lavandino ci sono i preservativi- mi disse -dai- mi esortò ed io non me lo feci ripetere due volte e la presi da dietro.
Fu molto intenso, la sbattevo tenendola per i fianchi, sotto la doccia, a volte si sollevava sui piedini, le strizzavo il seno mentre lei si schiacciata sulle piastrelle del muro tremando.
Venni, venni inforcandola rudemente tanto da strappare un urletto di sorpresa.
-Continua ti prego- mi chiese -Ci sono quasi... ce la fai?-
Non risposi.
Continuai, continuai a pistonare dentro di lei aumentando la velocità progressivamente. Venne di gusto ancora ed io ormai eccitato nuovamente continuai mentre lei mescolava l'orgasmo alle risate imbarazzate ora dalla sua ipersensibilità, si agitava come una anguilla ed io la serrai in un abbraccio poco prima di sollevarla e dopo una lunga stoppata in cui lei era ormai evidente che non ce la faceva più venni di nuovo.

Ora, soddisfatti ci separammo.
-wooow- mi apostrofò -sei stato fantastico. Ci sciacquammo davvero ed io gettai via il preservativo tolto da un cazzo ancora dritto.
Samantha apprezzò davvero tanto che mi fece i suoi complimenti anche Luca il giorno dopo.
Ma il meglio doveva ancora venire.
E venne due settimane dopo.

Ero di nuovo a pranzo da loro quando dopo aver preso il caffè ci mettemmo a chiacchierare nella veranda in giardino, restano soli io e Luca mentre lei sistemava la cucina.

-Pare proprio che tu gli sia piaciuto sai?- iniziò lui, io risi imbarazzato.
-Dico sul serio- mi rassicurò - Mi ha attaccato un pippone che non ti dico, ti va di farcela?- mi chiese.
-Se non le dispiace...-
Lui come risposta si sfilò la maglietta e i pantaloncini restando nudo. Luca aveva davvero un bel fisico e aveva un cazzo che definirei equino.
Equino.
Era tozzo e lungo da moscio almeno 20 centimetri con due palle altrettanto grosse.
Mi sentivo dannatamente inferiore ma eccitatissimo.
Mi spogliai eccitato lui sorrise.
-Hai un cazzo abnorme- gli dissi.
-Eh, non è nemmeno facile farlo stare dritto- confessò -Ora è barzotto eppure...-
-Eppure è enorme- dissi. Ero serissimo.
-Posso?- chiesi è lui si strinse nelle spalle.
Io mi china e lo afferrai delicatamente sollevandolo, acquisiva durezza, pulsava, lo scappucciai, la cappella era piccola e tozza, con una corona molto pronunciata.
-Sei bisessuale vero?- mi chi se ed io annuii.
- Un maschio non me lo mai menato lo sai?- chiese, perché si, lo stavo seguendo, ma quando mi disse così me lo infila in bocca e lui si irrigidì.
-cazzo....- soffiò mentre lo ciucciavo e giocavo con la cappella. Il suo respiro si faceva pesante, ritmico.
-Aspetta...- mi interruppe -Vieni...- mi fece sedere in braccio a lui sul divanetto da giardino. Il suo cazzo era sotto di me, come se avessi due cazzi, uno sotto l'altro. Il suo da dritto faceva serenamente 25 centimetri e più. Io mi segavo tenendo il suo con il mio, due cazzi in mano.
Così.
Samantha arrivò in veranda con un mano un cestino di frutta. Restò esterefatta ma con un ampio sorriso.
- Ma che...- posò la frutta e si avvicinò osservando quello che facevo, io mi aiutavo con ambo le mani.
-Dio mio quanto è eccitante questa cosa...- si esaltò.
- Ti piace?- chiese al marito che annuì estasiato. Lei per tutta risposta si abbassò sui nostri cazzi baciandoli, succhiandoli a turno, leccandone le cappelle.
Si spogliò in fretta e si chinò sui due sessi iniziando o strofinare entrambe le cappelle sul sesso madido di umori e lentamente... iniziava a penetrare. Iniziava a penetrare con entrambi i cazzi.
Prese in mano la situazione.
Io e Luca stavamo godendo prima ancora di entrare. Quel sesso strettissimo per la doppia presenza dentro di lei e i suoi gemiti di goduria erano travolgenti e convulsi. Ero entrato per metà quando Luca mi strinse godendo e sentii lo sperma dentro Samantha immergere copioso e avvolgere quel poco di cazzo che avevo infilato, l'eccitazione fu tanta che venni anche io mentre lei scivolava fluida grazie all'abbondante quantità di seme.
Luca iniziò a dare colpi di reni mentre io ancora non del tutto ripreso venni straziato dal godimento.
Non persi però l'erezione, quello che stava accadendo era troppo eccitante, le nostre quattro mani stringevano i fianchi di samantha, le strizzavano i seni, i capezzoli, le spalle... Samantha godeva in modo spasmodico e non capivo più quando aveva un orgasmo dai lamenti del coito.
La penetravamo a stantuffo, schizzando sperma nostro e umori suoi sulle nostre gambe.
Venni per primo sta volta accasciandomi su Luca che tratteneva la moglie per il bacino.
Subii il restante rapporto passivamente ed ebbi una sensazione simile all'organo quando sentii ancora lo sperma del mio amico guizzare dentro di lei che si accasciò tremante in terra. Mi sollevai anche io da Luca e mi sedetti in terra raggiunto subito da Samantha che mi abbracciò.
-Wow- mi disse -wow- ripetè stringendomi.

Wow ripeto ancora oggi. Samantha in quel periodo divenne una compagnia frequente e frequente divenne Luca che volle scoprire meglio certi piaceri ma magari vi racconterò poi.
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