Oggi è stata la mia ultima seduta dalla terapeuta, la penultima volta ero andato quasi un mese fa, ma sapevo da tempo che oggi avrei finito. Sono stato sette anni in analisi con lei ed ho risolto la gran parte dei problemi e che oggi mi permettono di essere felice e di sapere di non aver più bisogno di lei. Aspettavo da tempo questo giorno, ma l’ultimo mese l’ho vissuto un po male, e le ho scritto delle mail prima dell’incontro, a sfondo erotico, o meglio pornografico. Da premettere che ho vissuto un fenomeno di transfert ed in terapia più volte le ho chiesto se potevamo avere un rapporto sessuale. Lei molto professionalmente mi ha detto che non poteva, per rigore professionale, in quanto medico paziente, e questa cosa a me ha sempre intrigato di più, di qui una mia ossessione ad averla, e mi ha sempre generato una forte attrazione correlata a lunghi periodi di masturbazione dedicata a lei. Così ho iniziato anche a filmarla di nascosto mentre mi precedeva prima di arrivare in stanza nei giorni di terapia. Lei è sempre vestita molto bella e provocante, ha 65 anni, sempre molto truccata, leggermente tondetta, porta spesso minigonne o vestitini corti, bionda con gli occhi azzurri, sempre con un evidente rossetto rosso, e con i seni sempre in vista in quanto grossi, e spesso utilizza camicette che evidenziano la loro natura. D’inverno usa calze scure, credo che siano anche autoreggenti, e d’estate poi è in genere molto scollata. Io mi eccitavo molto quando la vedevo, ed una volta l’ho ripresa quando una telefonata interruppe la nostra terapia e lei mentre era occupata al telefono io la riprendevo sotto la scrivania senza farmene accorgere, ho video delle sue cosce, del suo culo in varie versioni e con diversi vestiti, del suo seno, e li ho utilizzati per masturbarmi in tutto questo tempo. Come dicevo l’ultimo periodo l’ho vissuto un po male, e mi sono masturbato molto pensando a lei, ed una volta le ho scritto una mail molto porca, dove in maniera pornografica, le dicevo tutte le porcate che avrei fatto con lei, quanto la desideravo, come volevo possederla, come scopavamo come faceva i pompini, insomma le più svariate. Lei mi rispondeva educatamente e mi diceva che ne avremmo parlato nell’ultima terapia. Così il giorno è arrivato, sono arrivato all’appuntamento, dieci minuti prima, mi sono preso un caffè e fumavo l’ultima sigaretta. Intanto lei mi vede e mi fa segno che mi aspetta in stanza. Volevo subito correre per farle l’ultimo video mentre raggiunge la stanza, ma purtroppo non ci riesco. Ma intravedo che è vestita con un vestitino corto , ha i seni molto coperti, e le calze nere velate, un tacco medio. Arrivo in stanza e noto che si era fatta un taglio scalato ed era tutta mesciata, bellissima, con due occhi azzurri piena di luce ed una bocca con un rossetto molto calcato. Da premettere che le avevo detto nelle email porca, che ogni volta che andavo in terapia con lei, e la vedevo e sentivo la sua voce, andavo in erezione, poi mentre le raccontavo le cose arrivavo quasi negli slip. Quindi lei sapeva, ed ecco che mi da la mano, ed io nel frattempo mi tolgo il giubbino. Lei comincia a guardarmi con aria sorridente, e mi dice che sono molto dimagrito e sto bene. Così la ringrazio, sorrido e la guardo ed incrocio il suo sguardo, dopodiché vedo che lei abbassa il suo sguardo e mi fissa il pacco. Io ero in erezione e si vedeva molto, ma ero tranquillo, tutto sotto controllo. Così subito le guardo i seni e lei nel frattempo alza lo sguardo incrociandomi e vede che io guardo i suoi seni, ci rimango un po. Dopodichè ci incrociamo con gli sguardi e dopo un lungo sguardo sorridiamo e comincia la terapia. Prendo subito la palla al balzo e parlo della palestra, del fatto che voglio curare il mio fisico, e dopo le chiedo se anche lei fa movimento, e mi dice che ha un personal trainer. Dopodichè arriviamo alle mail porno, e lei mi dice che aveva letto per filo e per segno quello che le avevo scritto, e diceva si sapere già queste cose, che le avevo sempre dette da vicino, ed era una cosa normale. Stavo fatto, e le ho scritto mentre mi masturbavo. Tutto tranquillo, poi le dico che ero andato da una prostituta della sua età, ed avevo cercato una che le somigliasse almeno per quanto riguarda i seni grossi, e le ho chiesto di esaudire un mio sogno, ovvero quello di farmi un pompino dopo essersi messa il rossetto, ed appena si toglieva di rimetterselo per poi ricominciare, fino a che il mio glande e pene non fosse tutto rosso del suo rossetto, per poi arrivarle sulla lingua. La prostituta incarna il mio sogno esegue ed io immagino che sia lei la terapeuta. Al sentire del fatto, lei rimane sempre impassibile, ed all’improvviso squilla il telefono, lei risponde, ed io subito prendo il telefonino che era in modalità silenzioso e lo punto sotto al tavolo, naturalmente lei non si accorge di niente ed io continuo la mia panoramica, ma non contento, mi calo un attimo ad aggiustarmi i pantaloni e vedo che sotto la scrivania, lei aveva la gonna alzata e si vedeva un buco nero come la pece, continuavo ad inquadrare e la sua mano si toccava la vagina, capivo che non aveva la mutanda, e quella era la fica piena di peli, si stava toccando. Finisce la telefonata ed io fingo di aver avuto un wazz up metto a posto il telefono e riprendiamo, ma a me ormai il pene era enorme. Insomma non vedevo l’ora di concludere e di andarmi a vedere l’ennesimo video, in realtà l’ultimo, da mettere nella mia hit per masturbarmi. Finiamo la terapia, arriviamo al momento dei saluti, lei si alza, mi alzo anche io, il cazzo mio ormai è una proboscide nei pantaloni, così lei mi abbraccia cosi forte che i suoi seni li sento in petto. Così mi attacco con la mia proboscide a lei e le faccio sentire il mio pene proprio addosso, il calore del mio cazzo si unisce al suo vestitino, dopodiché lei si stacca e mi prende le mani mi guarda e sorride. A quel punto mentre ci stiamo scambiando un bacio amicale di saluto, io giro la faccia e la bacio. Lei rimane un attimo di stucco, ma io le butto subito la lingua in bocca. Lei non capisce tanto, ma io l’afferro per il culo e la metto sulla scrivania, in un attimo le apro le coscie, lei non capisce niente, si sente travolta e asseconda ancora con la lingua in bocca che mi permette di scavare. Appena le divarico le cosce, le faccio sentire il cazzo, è leggermente bagnato ma mi accorgo che anche lei è umidiccia e stava senza mutande. Ecco che lei riesce a dire: Paolo, ma cosa fa? Ed io perentorio le rispondo chiamandola per nome, le dico: Fiorella ti scopo. Ecco che in un attimo abbasso i pantaloni, lei fa un forte sospiro di goduria e piacere e mi dice con voce flebile: non Possiamo!
Ma ormai il mio cazzo era fuori dai pantaloni, la sguarro e la penetro, lei fa un forte sospiro e mi agguanta i glutei, infilzandomi le unghie nei glutei e tirando a se per penetrarla sempre di più. Ha una figa stretta e tanti peli che mi perdo, ma comincio a fottermela su quella scrivania, lei inizia a godere e mi toglie il maglioncino, così mi aggrappo a quel po di apertura che c’era al suo vestitino che le copriva bene il seno, e le straccio tutto. Compaiono finalmente questi enormi tettoni tanto sognati e immaginati, ora sono li, una quinta abbondante che si dipana sui fianchi, così inizio a leccare e mi stacco dal penetrarla. Ora lei comincia a baciarmi e piano piano scende sul petto i capezzoli, lo stomaco la pancia, e arriva al cazzo, ormai turgido con le vene pulsanti, lo agguanta e l’imbocca tutto, io a questo punto, mi siedo sulla scrivania e lei è in ginocchio che continua a succhiare. La prendo per i capelli e assecondo il suo movimento, lei alza gli occhi azzurri e mi guarda, io mi eccito di più e le dico a bassa voce: Suca troia, volevi farlo dal primo giorno e sorride, dopo un attimo si stacca e mezza nuda si avvia alla finestra per abbassare le tapparelle. Io la blocco da dietro, mentre sta per chiudere, e le dico no. Così mi accorgo che c’è un vecchio che nel frattempo aveva visto tutto. Lei se ne avvede e cerca di nuovo di chiudere le tapparelle, ma lentamente, e le sussurro: Facciamo vedere al nonnino cosa sei capace di fare, e si ferma. Io le afferrò i seni scoperti, e comincio a montarla da dietro davanti la finestra con il vecchio in lontananza, che comincia a toccarsi. Ogni tanto passano macchine ma lei ormai è in trans, si mi sto scopando la dottoressa, la mia terapeuta quella che per sette anni mi ha sentito. Ad un certo punto la tapparella si cala del tutto in un botto ed io le do l’ultima botta finale che coincide con l’orgasmo insieme, e col vecchietto che sicuramente è venuto. Mi stacco, la guardo, le sono arrivato dentro, il cazzo si ammoscia subito, lei si gira, ci guardiamo. Le dico Fiorella ora ci vuole un po di tempo per rialzarsi. Lei mi dice: lascia fare a me, mi prende i coglioni tra le mani e comincia a praticare un massaggio, il cazzo leggermente reagisce, ma è moscio, così lei mette i suoi enormi seni dai capezzoli turgidi sul mio cazzo, che scompare tra quelle montagne. Comincia a massaggiare ed io sento che il mio cazzo si indurisce sempre di più, fino a comparire tra la spaccata dei seni, è di nuovo enorme, e lei lo lecca alla grande. Al punto massimo di erezione, le dico: Senti ora voglio il culo, e lei: No dai sono vergine, ed io : Sei proprio una vecchia puttana bugiarda, girati, si gira, provo a metterglielo e la mia capocchia è così grande che non riesce ad entrare. Lei mi dice : mi fai male! Io comincio a chiamarla, in tutti i modi a partire da : Troia, fatti rompere il culo! E lei mi dice ho una bustina di olio in borsa, in un attimo mi metto l’olio e la penetro, il suo culo ormai rotto si dilata ed entro, lei è un misto di urla tra dolore e piacere, urliamo tanto. Finche all’improvviso non viene fuori la porta a bussare un infermiere e chiede se fosse tutto a posto. LE tappo la bocca facciamo un attimo di silenzio, e lei con il cazzo in culo che non si ammosciava, con una voce quasi normale, risponde dicendo: E’ tutto apposto, stiamo finendo la terapia dieci minuti e veniamo. Così si allontana l’infermiere, io ridò e do l’ultima botta e le arrivo in culo. LA sborra è tanta che scende ed esce dal culo. Lei ormai stanca come una gran vacca si accascia sulla scrivania, poi si stende di spalle, io la guardo e continuo a toccarmi il cazzo, non ci posso credere, me la sono fatta, aspettavo da anni sto momento, tante seghe pensieri e immagini erano come pensavo. Era una gran vacca, voleva scoparmi, ha atteso l’ultimo giorno. Io comunque mentre lei si riprende le dico, potevamo fare questa terapia un po prima. Ora se vogliamo continuare vieni in analisi da me vecchia bona bagascia e mi paghi se vuoi questa minchia, ciao.
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