Sento ancora il tepore della casa, sono sdraiato nel letto non mi rendo ancora conto dell’ora, ma deve essere molto presto, ho ancora un sonno devastante. Ho ancora in bocca il sapore della birra della notte prima. Sento dei dolci lamenti, mi sto svegliando e rapidamente percepisco che il mio membro è ben più sveglio di me. Apro gli occhi, mi appare un volto angelico, con gli occhi soffusi, i capelli biondi scendono fino ai suoi capezzoli, le mani appoggiate sulle gambe bianchissime. Le gambe aperte e deve essere da un po’ che mi cavalca.
- Accidenti Sonia da quanto mi monti…non è possibile –
Sonia mia sorella, sono ormai parecchi giorni che va avanti questa situazione, da quando i nostri genitori sono partiti dormiamo insieme. Ci siamo scoperti amanti questa estate in vacanza. Mai avremmo pensato, almeno io, di arrivare a questo punto.
- Beh fratellino, mi sono alzata per andare a fare pipì, e tornando nel letto ho notato il lenzuolo che ricopriva un grosso bozzo, l’ho alzato e ho visto che eri in erezione….deve essere la birra di ieri o un sogno particolarmente eccitante. Ho toccato con le mani ed eri di marmo. E’ stato un attimo, ho appoggiato la bocca e subito sono salita sopra. Sono almeno 20 minuti che ti cavalco….tre orgasmi di seguito, sembra di avere un bastone dentro.
Ancora intorpidito dal sonno, le afferro i fianchi, scendo sul culo e le guido i movimenti sul cazzo. Me lo sento bagnatissimo, ho l’impressione che i suoi umori scendano sulle mie gambe e lungo le mie palle gonfie. Apro completamente gli occhi, e mi vedo ricoperto di un rosso vivo…
- Cazzo Sonia…sono ricoperto di sangue, il letto sembra una scena del crimine.
- Ma si ummm..dai mi sono venute ieri sera, non ti darà fastidio…?
- No no, ma che casino
- E allora scopami….cazzo parli…dai che sto per venire ancora…ahhhahh
Le prendo i seni con le mani rosse, le accarezzo il corpo mentre seguo i movimenti del suo corpo, è completamente ricoperta del suo sangue. Si piega verso di me, e infila la sua lingua nella mia bocca. Ci baciamo intensamente, mentre il mio cazzo la sta scopando. Accarezzo con le mani il culo, sento il mio membro che entra ed esce dal suo corpo, il mio dito esplora i suoi sfinteri, la sento venire ancora.
E’ il momento di uscire dalla sua intimità, sto per venire. La sto sollevando per sfilarmi…
- Tranquillo fratellino, vieni dentro, non è sicurissimo, ma ho le mestruazioni. Dai amore mio fammi sentire come ti piaccio.
E’ un attimo, sborro dentro di lei, accompagna ogni mia contrazione con un movimento del bacino, la sento venire due volte di seguito, ora sta urlando il suo orgasmo.
Continuiamo a baciarci, il cazzo piano piano riduce le sue dimensioni fino ad uscire. Stacca la sua bocca dalla mia, sorride e sento scendere il mio sperma dalla sua stretta fessura. Sembra un torrente di lava bollente.
Si alza mostrando il suo corpo bellissimo, si dirige verso il bagno, si gira e mi dice…
- Fratellino andiamo a fare la doccia, tra poco arriva zia…ho un idea per andare a vivere da soli senza doverci nascondere da mamma e papà.
- Zia…? Dai basta lasciamola stare, l’abbiamo umiliata fin troppo
Diventa livida di rabbia e gli occhi sembrano infuocati
- Basta? Ma cosa cazzo dici…deve pagare in eterno…decido io cosa dobbiamo fare…io ti amo immensamente ma decido io fratellino…
- Ok ok, ma penso che non dobbiamo tirare troppo la corda e poi penso che a lei la situazione non dispiaccia…
- E allora? A me deve piacere e fin quando voglio, lei deve eseguire se non vuole che esca la storia…Lei si è cercata tutto…ancora ricordo.
- Si va bene ok, sbrigati ad entrare in doccia stai sporcando di sangue tutta la stanza.
Entra in bagno, apre l’acqua e aggiunge…
- Mi fai incazzare fratellino, non ti scordare mai la situazione e soprattutto ricordati che ci apparteniamo, sbrigati vieni in doccia.
Entro dentro e inizia ad insaponarmi, si abbassa e mentre mi lava il cazzo…
- Dai falla, che sarai pieno da ieri sera.
Mi lascio andare e inizio a fare pipì, le bagno il viso, apre la bocca e mentre me lo succhia le piscio dentro. Scivola sul suo corpo, sembro un cane che delimita il territorio.
- Vorrei averti ancora, ma deve venire la zietta e dobbiamo fare altro, non voglio farti sborrare.
Usciamo con gli asciugamani, inizio a vestirmi e ammiro lei distesa sul letto a gambe aperte mentre si infila l’assorbente, mi eccitano i suoi movimenti sensuali anche quando fa questo.
Stiamo in cucina a fare colazione, quando suonano alla porta. Apro ed è la zia, bacio veloce e andiamo al tavolo a prendere il caffè.
Mia sorella rivolgendosi a lei…
- Hai preso il giorno come ti ho detto ieri? Abbiamo da fare delle cose, ma prima di uscire va in bagno che ti raggiungiamo.
Nervosamente, la zia sorseggia il caffè…
- Si ok scusami Sonia –
Mia sorella le tira uno schiaffo e la tazzina con il caffè rimasto vola in terra.
- Ti ho detto mille volte che se siamo sole mi devi chiamare padrona, lo sai che mi possono sfuggire varie storielle…ora pulisci e vai in camera.
Pulisce in terra, lava le tazzine e va in bagno…
- Accidenti sorellina, sei tremenda per quanto sei bella.
- Finiscila, lo sai che solo con te sono dolce, ora vedrai di cosa sono capace, vai da lei e falla spogliare, ma non la toccare, altrimenti vado fuori di testa.
Vado in camera e le dico di spogliarsi. Toglie il maglioncino, slaccia il reggiseno, liberando le grosse tette. I capezzoli sono già duri, sfila i pantaloni e subito dopo gli slip neri. L’ultima volta che l’avevamo usata, aveva una striscia di pelo sottilissima, ora era completamente senza peli. Liscia.
Si avvicina e mentre appoggia la mano sul mio cazzo sussurra…
- Siete due maiali pervertiti, cosa devo fare ancora.
Arriva mia sorella, ha in mano un guinzaglio fatto di cuoio intrecciato e una paletta di legno, che si usa in cucina.
- Leva la mano dal suo cazzo e mettiti carponi sul letto.
Timidamente la zia, esegue gli ordini. Sale nel letto, si inginocchia e poi si mette nella posizione richiesta. Abbiamo di fronte a noi, il culo sembra pronta a far entrare un esercito di barbari pronti al saccheggio e allo stupro di gruppo. Si avvicina Sonia la tocca, le carezza il culo, si slaccia la camicetta e struscia il seno sul suo corpo. Avvicina la lingua, la zia inarca il corpo pronta a ricevere la bocca sul suo corpo. Sonia si irrigidisce, si alza, stringe forte il guinzaglio e dopo aver posato la paletta, le sferra un colpo fortissimo sul culo con il cuoio intrecciato. La zia urla, ma non cambia posizione. Mia sorella continua a colpirla, sta diventando una punizione medievale. La frusta come un’ossessa, lei urla di dolore e mia sorella….
- Sei una vacca ti prendi quello che meriti, schifosa serva –
Continua a colpirla iniziano a vedersi i segni sul corpo, ma anche il liquido che scende dalle grandi labbra. Mia sorella appoggia la mano e se la vede bagnata di umori.
- Sei una porca ti stai anche eccitando – e la frusta ancora.
Mi passa il guinzaglio e mi dice di continuare a punirla, la frusto come chiede lei…mia sorella mi sbottona i pantaloni, si inginocchia e se lo mette in bocca. Più veloce spompina, più forte la frusto.
- Dai scopala ora.
Mi avvicino dietro di lei e il cazzo scivola dentro e la fotto, mia sorella continua a picchiarla con la paletta.
La zia con voce ansimante chiede…
- Posso padrona…?
- Te lo concedo ma non ora, te lo dico io, fratellino spingi, fammi sentire come urla la vacca, ma non ti azzardare a venire, la tua sborra è mia. Risponde Sonia.
Continuo a fotterla con violenza, mia sorella toglie la camicetta e i pantaloni. Dagli slip esce la cordicella dell’assorbente. Si mette di fronte a zia con le mani dietro la schiena, nascondendo qualcosa, che non riesco a vedere. Si fa leccare le giovani tette. Improvvisamente mette le mani di fronte a zia e le mostra un sacchetto di plastica. Lo sguardo di Sonia sembra indemoniato, infila la testa della zia nel sacchetto e lo stringe. La zia spinge il culo verso il mio cazzo per sentire fino in fondo il pezzo di carne. Comincia a mancarle il respiro, apre la bocca in cerca di aria. Mia sorella ridendo le dice…
- Lo senti che arriva…stai seguendo la tua vocazione….stai quasi per svenire….ora fammi sentire…
Sfila il sacchetto, e la zia alla ricerca di aria emette un grido di piacere…ci fa sentire il suo orgasmo.
La vacca ormai sfinita, si adagia su un fianco, mia sorella la tira per i capelli e la porta in bagno, nella vasca.
Le ordina di inginocchiarsi, mi dice di smontare la doccetta della vasca da bagno. Apre l’acqua e miscela le temperature.
- Fratellino, prendi il tubo e infilalo nel culo della zia, appena ne hai messi una decina di centimetri dentro apro l’acqua. Schiava schifosa, trattienila in pancia.
Il liquido inizia ad entrare la zia trattiene…
- O mio Dio scoppio, mi fa male non riesco a trattenere…dai ti prego, mi stai devastando.
Mia sorella, mi fa togliere il tubo e l’acqua comincia a schizzare dal culo, inizialmente sporca e verso la fine limpida. Ripetiamo la cosa per altre volte, ma sempre con più acqua. Mia sorella entra in vasca, toglie gli slip e lentamente sfila l’assorbente. Avvicina la figa rossa alla bocca di zia e si fa leccare. La bocca diventa completamente rossa. Il sangue cola sulle gambe di Sonia. La zia sembra una cagna, la nostra volontà è la sua volontà.
- Vacca ti faccio un regalo, ti faccio guardare come mi scopa. Dai fratellino vieni dietro di me, falle vedere come mi fotti. Me la devi sfondare davanti a lei.
La scopo davanti a lei, le urla i suoi orgasmi davanti al viso.
- Guarda come mi scopa….mi impala. O cazzo come spinge ne arriva un altro…ohhhh…si…MMm come lo chiamano….incesto…si sfondami fratellino dai ti prego amore mio. MMMm sii lo sento in gola….dai sborrami dentro falle vedere.
Le afferro il culo, lo stringo e schizzo dentro, ogni colpo è uno schizzo ed è accompagnato dal suo orgasmo.
Mi sfilo, e Sonia appoggia la sua gamba sulla spalla della zia, fa scendere la sborra mista al sangue nella bocca della zia.
Sono passate tre ore, montiamo in macchina e andiamo in una zona della nostra città. Riconosco le strade, ma non ho capito bene dove stiamo andando. Ci fermiamo, entriamo in un portone e saliamo. Sonia apre le porte di un appartamento ed entra, si gira e….
- Fratellino questo è il nostro nuovo appartamento e …. lo paga zia.
- Ohhh grazie zia
- Un momento come faccio a pagarlo…?
- Sono cazzi tuoi zia….puoi benissimo lo so…e comunque fatteli dare semmai, dal tuo capo….quello che ti monta in ufficio…quello che sul cell hai memorizzato come…Direttore. Solo quel coglione di zio non ha capito. Pure le foto si vedono sul cell…sposato con due figli piccoli e te lo consoli… come si chiama la moglie…? Luisa.. e lavora a scuola…una collega di mamma. Non è che ve lo fate insieme? La moglie è di nuovo incinta…bella pancia…ha un bel culetto…chissà come è nuda…il solo pensiero mi bagna. Fratellino…che dici…te la faresti anche te…o aspetti di mettermi incinta…
- Sonia ops Signora…te stai fuori di testa, andate a vivere insieme come fratelli e fra queste mura…
- Beh zietta…facciamo solo quello che la gente si masturba nei siti porno…fratello e sorella e talvolta la zia…..ci conosciamo da sempre so quello che pensa e desidera, come lui sa tutto di me…e ti confesso una cosa…prima di questa estate, ancora prima che vi vedessi. Era una domenica, dormivano tutti, sono entrata in camera di mio fratello, ero eccitata ma non bastava masturbarmi. Ho alzato le lenzuola del suo letto, e come tutte le mattine era duro. Non aveva i boxer, la sera era tornato ubriaco e si era sicuramente masturbato, sentivo un odore fortissimo e mentre lo toccavo sentivo il cazzo appiccicoso…all’inizio lo toccavo, le gambe, il petto, il cazzo. Ho iniziato a masturbarmi, temevo si svegliasse o forse lo speravo. Avevo paura…non volevo essere giudicata come una pervertita. Venni due volte, ma non mi bastava…era così duro…lo misi in bocca, sentivo il sapore dello sperma…venni ancora. Ero fradicia.. tolsi gli slip e montai sopra. Appoggia la punta della cappella tra le labbra della mia figa…la feci entrare dolcemente…ero eccitatissima.
- Dovevo decidere…ero arrivata al punto del non ritorno…il suo cazzo era arrivato in un punto preciso…ancora fuori ma dovevo decidere. Per un pochino lo tenni appoggiato e mi masturbavo poi.. alzai la schiena, feci un bel respiro e spinsi il culo giù per il cazzo di mio fratello…emisi un grido che soffocai, faceva male, ma piano piano iniziavo a muovermi…mi ero sverginata. Lo cavalcai, godendo finalmente, ero talmente presa che non mi accorsi che durante un orgasmo, mio fratello mi aveva sborrato dentro. Andai in bagno, e cercai di far scendere lo sperma, più sciacquavo e più scendeva. Avevo paura, ma ero felice, appagata.
- Azz sorellina…ti ho sverginata….potevi svegliarmi…..con tutte le seghe che mi facevo spiandoti…pazzia.
- Adesso me ne vado devo vedere alcune persone…va bene pago io…ma se ho bisogno di un letto ogni tanto….
- Zietta non detti condizioni…ma ti concediamo questa possibilità, accompagnaci a casa. Stasera tornano mamma e papà…
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Categorie: Incesti Voyeurismo