“Questo è un racconto di fantasia. I protagonisti, personaggi inventati, sono maggiorenni e consenzienti. Ricordiamoci inoltre che un racconto porno e la realtà, sono due cose differenti.
E, se non vi piacciono i racconti estremi, non andate oltre!”


Mi chiamo Micaela, per tutti Miky. Ho 20, e di mestiere faccio la cam girl, cioè in pratica mi spoglio e mi masturbo a pagamento davanti ad una web cam. Ho un freatello, due anni più vecchio di me, che di mestiere fa più o meno lo stesso, oltre a spogliarsi nei locali di strip.
I nostri genitori lo sanno, e la cosa non li da affatto fastidio, visto che pure loro sono nel settore.
Mamma e papà, negli anni 90 erano due attori porno, e si sono conosciuti proprio su un set. Quando mamma si è ritrovata incinta di mio fratello, hanno entrambi lasciato l’industria del porno, si sono sposati e hanno aperto prima una videoteca, poi un negozio d’informatica. Entrambe le attività sono andate male, e con gli anni e la crisi abbiamo accumulato un sacco di debiti. Per questo mamma e papà hanno ripreso con il porno, girando video e vendendoli ad un sito. All’inizio le cose andavano bene, poi, anche lì, i guadagni hanno incominciato a scarseggiare tanto che il big boss del sito voleva quasi scaricarli. E intanto i debiti aumentavano.
Per questo un bel giorno mamma e papà lo hanno invitato a pranzo, dove a tavola ceravamo seduti anche io e mio fratello Alex. E mentre papà gli parlava di idee per nuovi video, quello gli ripeteva che solo il porno estremo vende, e che a nessuno interessa guardare una semplice coppia che scopa, e nel dire ciò, continuava ad osservare me e mio fratello. Poi, di punto in bianco, se ne uscito, con la sua oscena proposta.
-Perché non girate video porno in famiglia?
Ho visto papà saltare su dalla sedia furibondo. Temevo quasi che lo menasse. E quello, con molta calma, si è messo a spigare a lui, e a tutti noi, che con dei video del genere, avremmo guadagnato dieci volte tanto, e che ce ne dovevamo fregare della morale.
-Ci sono famiglie che campano vendendo armi, droga, rovinando altra gente. Voi, in fondo, non fareste del male a nessuno!- sono state le sue parole prima di lasciarci.

Ci abbiamo messo un mese a deciderci. Non è stato facile soprattutto per i miei. Da una parte abbassarsi alla depravazione più pura, e dall’altra accettare il fatto di perdere tutto, casa compresa sul giro di un paio di mesi. Be’, alla fine abbiamo deciso di mandare a fare in culo la morale, e tenerci un tetto sulla testa.
Tre giorni fa, papà ha mandato una mail al big boss del sito, che tra l’altro è anche sceneggiatore. Gli ha chiesto che genere di scene si aspetterebbe da noi, e lui ci ha spedito tutta una lista dettagliata di pratiche orgiastiche. Più accettiamo di fare cose spinte, più lui è disposto a pagare. E a conti fatti, se accettiamo di girare le scene anche più estreme, dovremmo riuscire a pagare tutti i debiti in breve tempo.
Questa mattina, abbiamo ripassato le scene. Questo pomeriggio invece, mentre papà e Alex sistemavano il set giù in taverna, io e mamma siamo andate a ritirare due pacchi. In rete, abbiamo acquistato delle mascherine, come quelle della famiglia degli Incredibili, dei sex toy, e del lubrificante.
Domani, dovremmo cominciare a girare. Poi papà monterà il tutto, e lo spedirà al big boss.
Se lo volete, la prossima volta vi racconto com’è andata.

SE I LETTORI DI AMAPORN LO VORRANNO
QUESTO RACCONTO CONTINUERA’!
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