Vi racconterò alcuni dei momenti più caldi della mia vita sessuale partendo dalle prime ed ingenue esperienze adolescenziali fino ad arrivare alle mie esperienze attuali dove soddisfo con piacere e con la mia piena volontà,le fantasie di alcuni uomini.
Il racconto della mia storia coinvolgerà vari generi perchè ho avuto la fortuna di provare sempre nuove esperienze.
Vi narrerò in una serie cronologica di fatti realmente avvenuti gli episodi che hanno caratterizzato in crescendo negli anni la mia sfera sessuale,saranno quelli più hot,quelli che adesso al solo pensiero mi fanno eccitare tantissimo.
Con cadenze casuali vivo varie relazioni,i partner non si conoscono,ma ognuno di l'oro sa di non essere il solo a possedermi,relazioni tutte splendide,spesso estreme,avvolte troppo estreme ma tutto sommato realtà che vivo con consapevolezza e con libido,le mie avventure avvengono con uomini che nella l'oro diversità riescono ad appagare ogni mia singola voglia,sentirete spesso nominare Renato perchè tra i tanti e stato il primo in tutto,ma partiamo dall'inizio.
Ero giovane e carino,fisico asciutto,slanciato,glabbro con una pelle liscia e delicata.
Ero un ragazzo e come tutti i ragazzi della mia età il sesso aleggiava nella mia mente spesso,ma il modo in cui lo vedevo io era diverso rispetto alla maggior parte dei miei coetanei,al centro delle mie varie fantasie c'era sempre un solo denominatore comune,il cazzo.
Era un pensiero fisso e costante,un'ossessione che maturava in me,una perversione che sentivo crescere giorno dopo giorno e che non volevo reprimere.
I primi accenni di perversione li ho vissuti negli anni della mia dolce infanzia,i sogni sul sesso accompagnavano la maggior parte delle mie notti quando mi ritrovavo nel mio letto con la mano che dolcemente sfiorava il mio corpo e le mie parti intime,con la mente fantasticavo sul sesso maschile,erano pensieri che mi scatenavano impulsi selvaggi e mi facevano vivere intensi momenti di piacere.
Momenti di piacere che mano mano mi facevano ricercare nella fantasia emozioni nuove,alzavo constantemente l'asticella della perversione.
Le mani diventavano giorno dopo giorno più curiose ed esperte,esploravo e imparavo a conoscere il mio corpo,adoravo masturbarmi,lo facevo spesso anche di giorno e non solo a casa,quando mi sentivo salire il desiderio riuscivo a placarlo solo dedicando al mio corpo le giuste attenzioni,come mi si presentava un'erezione mi segavo,mi piaceva farlo.
Ogni luogo o momento erano buoni per provare forti emozioni,masturbarmi nel bagno della scuola mi provocava intense erezioni per esempio,segarmi nei bagni pubblici sentendo i rumori delle altre persone che entravano e uscivano e sopratutto respirare gli odori che aleggiavano in quei luoghi amplificavano di molto il piacere facendomi esplodere sempre in copiose sborrate,ci andavo spesso,con cadenza costante,anche in più luoghi nella stessa giornata.
Ma il massimo del piacere era li,li nel silenzio e nel buio della mia stanza,solo con me stesso provavo sempre il massimo del piacere.
Mentre mi masturbavo appariva nella mia mente,appariva forte,imponente,rigido di un color carne acceso pieno di vene pulsanti,tutto per me,tutto da leccare,da prendere in bocca e annusare per lasciarmi travolgere dal suo odore di uomo,di maschio possente,la sua immagine era nitida,il coinvolgimento che ne scaturiva era un crescendo di libido,mi segavo sognando di segare quel bel cazzo fino a quando la mia eiculazione reale corrispondeva a quella del cazzo nei miei desideri.
C'era sempre lui al centro delle mie fantasie sessuali,quella parte del corpo maschile a cui ancora oggi non riesco a rinunciare,su cui ancora fantastico la notte nonostante nell'arco degli anni abbia realizzato dal vivo e concreatamente tutti i miei desideri,semplicemente perchè mi piace e perchè la mia fantasia unita alla voglia di sesso mi porta spesso a cercare nuovi stimoli ed emozioni alzando sempre di più l'asticella della perversione ricercando il massimo del piacere.
Ricordo perfettamente una notte,quella notte che sicuramente segno il confine tra curiosità e certezza,da quella notte mi fu chiara la differenza tra il semplice provocarsi piacere fisico e l'immenso desiderio di farlo provare contemporaneamente anche ad altri.
Era inizio estate,con le finestre aperte potevo apprezzare gli odori della natura sbocciata dopo la primavera,i suoni che si percepivano erano delle prime cicale e il leggero vento che trapelava dalla finestra accarezzava il mio volto,ero li,allungato nel mio letto,al buio soprafattato dai tanti pensieri della quotidianeta che mi scorrevano per la testa.
I pensieri scorrevano ad uno ad uno come mille altre volte,la scuola,gli amici,la famiglia,la musica,le scarpe,i pensieri scorrevano lenti e sovrapposti fino a quando,come sempre anche quella sera furono disciolti da quei desideri che si materializzavano nella mia testa......la scuola,gli amici,la famiglia,le scarpe non esistevano più..ora i pensieri erano tutti per me,fantasticavo su me stesso,mi vedevo con le scarpe con i tacchi,le calze autoreggenti,il rossetto,il trucco la parrucca e poi...e poi arrivava lui,la sua immagine che sovrastava tutto e che dava l'inizio al gioco della perversione.

Lo immaginavo e mi toccavo,lo sognavo tra le mie mani e mi segavo seguendo i movimenti ritmati dalla mia fantasia,su e giu,su e giu sempre più forte,sempre con più passione.
Il piacere fisico che mi creavo segandomi lo sentivo come il suo,sapevo che in quel momento non era di nessuno ma sapevo che sarebbe stato di molti,nella mia testa rimbombavano le grida di piacere di quel pensiero che si univano al mio.
La sentivo,la sborra stava risalendo lungo il mio cazzo,non volevo venire,per un'attimo quindi rallentai il movimento della mano,continuai a segarmi capendo di riuscire a domare l'orgasmo,per placare la sborrata, mi ero distratto,ristrinsi forte le palpebre,il buio mi riassali,un brivido di freddo mi fece venire la pelle d'oca,i rumori che mi circondavano svanirono e lui riapparve,rieccolo,era di nuovo davanti a me davanti a me nella mia testa,iniziai a risegarmi.
Il movimento della mia mano e lento,lo sego lentamente,sempre su e giu piano piano su e giu,il respiro mi diventa pesante e profondo,il mio corpo diventa un mix di piaceri,piccole scossoni di piacere mi fanno sobbalzare e la mano riprende a lavorare velocemnte fino al momento di un'abbondante sborrata.
Il respiro si affievolisce,il tremore e i piccoli spasmi alle gambe tendono a placarsi,questa volta mi sono lasciato andare più del solito,le altre sere poggiavo un fazzoletto sulla pancia e ci sborravo su,poi lo usavo per ripulirmi e invece in quella occasione no,sento le mani bagnate,la mia pancia e bagnata,tutto il mio cazzo e bagnato di sperma,nell'aria sento l'odore del mio sperma,mi piace e già me lo sono detto altre volte,dove mi pulisco?,sento una scia di sborra che dal centro della pancia si fa strada verso il fianco,subito la blocco con la mano,sono curioso,che faccio?mi pulisco vicino le lenzuola?me lo lecco tutto?non ci penso su molto,apro lentamente la bocca e ci avvicino le dita della mano con cui mi stavo segando fino a qualche secondo prima,l'odore è piu forte,le avvicino ancora,l'odore mi assale,un brivido lungo la schiena mi fa contorcere in piccoli spasmi di piacere,le dita sono li ad un passo dalla mia bocca,non le muovo,le annuso,spero che qualche goccia scivoli berso le mie labbra ma nulla,le annuso,il braccio resta fermo sospeso per aria,respiro profondamnete,voglio ancora che quel profumo penetri a fondo nella mia mente,faccio un lungo respiro,voglio che le narici si riempano dell'odore del mio sperma il più possibile,gli occhi sono sempre chiusi,nella mia testa riappare l'immagine di quel bel cazzo che ormai conosco millimetro per millimetro,vena per vena,apro la bocca e con la testa mi diriggo verso di lui,ad aspettarmi e sfiorare le mie labbra però c'erano le mie dita bagnate del mio sperma,non le presi subito in bocca,mi eccitava l'idea di leccarle,dolcemente un dito alla volta insistendo su quella parte di dito più bagnata.
Era ottimo,in quel momento non pensavo a nulla,agivo in preda alla passione e avidamente ripulivo la mia mano da quel nettare che tanto avevo sognato,le dita si alternavano nella mia bocca,una alla volta,poi due,poi tre,dentro e fuori simulando un pompino.
Ormai le dita erano bagnate solo della mia saliva,erano ripulite dal mio sperma,iniziai a cercarne altro sul palmo della mano,la mia lingua inizio a leccarlo avidamente ma non c'era più quel sapore,capii subito che era sulla pancia che dovevo cercare e infatti fu li che trovai altro liquido che avidamente portai da prima sulle mie labbra e poi di nuovo in bocca per farmi inebriare da quel sapore.
Era finito,ogni volta che deglutivo il sapore si affievoliva,era stato ottimo,bellissimo,nel ripesare a quanto passato si stava accennando una nuova erezione e nella mia mente prendeva forma la convinzione che avrei riprovato quelle sensazioni,ma non con me stesso,dovevo fare il passo per realizzare i miei desideri e dovevo farlo in fretta
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