Sarebbe stata la mia prima volta in tre, io al centro delle loro attenzioni.
Era già da una settimana che con Marco ne parlavamo (o forse farei meglio a dire ne chattavamo).
Io e Marco ci eravamo già incontrati in passato.
Marco è uno di quegli amici gay attivi che ogni bisex vorrebbe avere: bello, premuroso, divertente. E con un cazzo da favola.
Scopa da Dio.
Durante uno dei nostri incontri gli confidai il desiderio di essere “usato” da 2 uomini contemporaneamente, mi ammiccò e mi disse che ci avrebbe pensato lui.
Ed eccoci qui. Martedì sera, appuntamento alle 19.30 a casa di Marco.
Io ero in fibrillazione già dal pomeriggio. Il cuore a mille, avevo saltato il pranzo e qualche ora prima di uscire mi ero fatto un bel clistere per essere sicuro che mi trovassero perfettamente pulito e profumato.
Non un pelo sul mio corpo, dal collo alla punta dei piedi.
19.46 suono il campanello. Le gambe mi tremano dall’emozione.
Click. Il cancelletto si apre. Percorro il vialetto. 3 scalini la porta socchiusa. Un profondo respiro. Si entra in scena.
Marco mi accoglie sulla porta, un bacio sulla guancia e mi presenta Riccardo che siede sul divano.
Un bel ragazzo, moro, coetaneo di Marco (una quarantina loro, 36 io).
Mi accomodo sul divano vicino a Marco e si inizia a chiacchierare del più e del meno. Mi fanno molti complimenti per cercare di mettermi a mio agio.
Vedendomi alquanto imbarazzato Marco (che oramai ben mi conosce) mi prepara un bel bicchiere di rhum con ghiaccio e torna a sedersi accanto a me.
Bevo quel rhum come fosse acqua liscia e finalmente riesco a rilassarmi e lasciarmi un po’ andare. I discorsi si fanno più interessanti con qualche doppio senso. Dico a Riccardo che un po’ d’alcool mi aiuta a lasciarmi andare, rivelando la mia parte femminile, vogliosa di esperienze forti, vogliosa di godere.
Marco sa che è giunto il momento e con la mano inizia a carezzarmi la coscia. Indosso jeans, una camicia e niente mutandine, come sempre. Riccardo rimane ancora un po’ in disparte, parla e osserva.
Allungo anche io la mia mano e vado direttamente sul cazzo di Marco. Lo sento ancora morbido sotto i pantaloni della tuta. Lo massaggio delicatamente e lo guardo negli occhi facendogli capire che sono pronto. Si abbassa la tuta e… Dio, il suo cazzo è li, tutto per me. Adoro le sue vene ben marcate; lo stringo nel palmo della mano e senza pensarci mi abbasso prendendolo tutto in bocca. Ha un sapore di pulito, la cappella entra tra le mie labbra e scorre in fondo alla gola fino a che i suoi peli non solleticano il naso. E’ ancora molle ma attimo dopo attimo lo sento crescere.
“Lo vedi Riccardo come gli piace? Lo prende in bocca come una troia.”
Marco sa che mi eccita da morire esser chiamata troia.
Riccardo si avvicina, si abbassa i jeans e le mutande a mezza gamba e porta davanti al mio viso il suo cazzo.
Continuo un lento lavoro di mano con Marco e subito mi godo questo cazzo nuovo. E’ un po’ meno largo ma terribilmente piacevole da succhiare. Riccardo mi prende la testa e la tira verso di se. Lo ho tutto in bocca, non ancora duro ma decisamente “ingombrante”.
2 cazzi. Uno in mano ed uno in bocca. Non so se lo abbiate mai provato ma è una sensazione pazzesca.
Ti senti divino, hai tutto quello che potresti desiderare. E sai che è solo l’inizio….
Il linguaggio inizia a farsi più volgare. Marco mi abbassa i jeans e scopre il mio culo. Mi tolgo le scarpe e li sfilo del tutto. Tolgo la camicia. Sono nudo davanti a loro. Li faccio sedere fianco a fianco sul divano ed inizio a spompinarli a turno mentre le loro mani palpano il mio culo, le dita sfiorano le grinze del mio buchetto.
Ora sono eccitati. Cazzo se lo sono. Non ho mai chiesto le misure, non sono un geometra, ma vi garantisco che fanno una splendida figura, lucidi della mia saliva, fieramente svettanti, con la cappella che punta verso di me.
Marco finalmente dice “Saliamo in camera che saremo più comodi”.
Il rhum mi sta dando una piacevole euforia, mi sento leggero, disinibito, fottutamente voglioso d’esser usato, scopato, inculato.
Salgo prima io con le loro mani che non si staccano dal mio culo. Mi piace sapere che lo guardano e lo desiderano.
Arriviamo in camera, un bel letto matrimoniale ci accoglie, preservativi sul comodino vicini al tubetto di lubrificante. Adoro Marco. Luce soffusa.
Iniziano le danze.
Mi fanno sdraiare a pancia in su. Riccardo si mette vicino alla mia testa e me lo infila in bocca mentre Marco mi apre le gambe ed inizia a leccare il mio ano. La sua lingua calda mi piace da morire. Prende il lubrificante. Lo sento colare sul mio buchino. Un dito spinge dolcemente e mi entra fino in fondo. Gemo con il cazzo di Riccardo in bocca. Avanti e indietro, avanti e indietro. Ora sono 2 le dita che mi esplorano. Non avrei mai pensato di poter vivere tutto questo.
“Inculami Marco, ti prego”, sussurro.
Apre il preservativo e si stende sul letto. Il lubrificante cola. Sa che amo impalarmi su di lui all’inizio per abituarmi alla scopata.
Riccardo si sposta dietro la testa Marco con il cazzo davanti alle mie labbra.
Afferro il cazzo di Marco, duro come non mai. Sono in ginocchio sopra di lui con la cappella che punta il mio buco.
Respiro ed inizio a scendere. Il cazzo di Riccardo nella mia bocca.
Centimetro dopo centimetro. La punta è dentro. Mi fermo per abituarmi e gemo, gemo come una puttana. Perché questo è quello che sono in questo momento, in questo frammento di vita.
Marco mi tira un po’ a se e d entra sempre di più. Inizio a salire e scendere su quel pezzo di carne. Il mio culo si sta abituando e Marco accompagna i movimenti con più decisione. Riccardo è sempre nella mia bocca. “Hai un cazzo magnifico, voglio anche il tuo nel culo” gli dico.
Marco ora muove il suo bacino tenendomi fermo. Mi incula come un Dio ed io forse inizio ad urlare. Godo e vorrei non finisse mai.
Mi fanno mettere a pecorina, Riccardo indossa il preservativo, si piazza dietro il mio culo e piano entra. Lo accolgo senza difficoltà e lo incito a fottermi.
Marco ora me lo mette in bocca, lo masturbo e lo succhio. La saliva cola.
Riccardo ha un buon ritmo, affonda con decisione, lo tira fuori, osserva il mio buco oscenamente spalancato e lo infila fino in fondo.
Mi sculaccia. Lo incito e godo. Dal mio cazzo un filo di liquido scende fino a toccare il letto. Adoro guardarmelo mentre balla avanti ed indietro, mollemente al ritmo dell’inculata.
Riccardo sta per venire. Gli dico che la voglio tutta in faccia.
Si porta davanti al mio viso, si masturba e finalmente le mie labbra ed il viso si bagnano del suo sperma salato. 3, 4 fiotti caldi.
Marco fa lo stesso. Ma mi vuole in ginocchio. Davanti a lui. Docilmente sottomesso.
La bocca aperta. La sua mano sa cosa fare. Pochi movimenti ed esplode nella mia bocca.
Marco sborra di più. Ne bevo un po’ e il resto la faccio colare.
Mi stendo sul letto.
Sono svuotato.
Non sono nemmeno venuto e non mi importa.
Ho goduto come una femmina. Li ho fatti godere.
Il resto non conta.
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Categorie: Gay e Bisex