Ero solito frequentare spesso locali di un certo tipo, alcol, droga e donne in certi posti non mancano mai, ma sta volta avevo voglia di altro, avevo voglia di provare qualcosa di diverso dalla solita spogliarellista o dalla solita barista pronta a trattenersi per un servizietto in più, no, stasera volevo colei che solitamente non si lascia avvicinare facilmente, i soldi con lei non bastano, cerca altro, cerca qualcuno con cui condividere qualcosa, si dice che la sua figa vada conquistata e io stavolta voglio lei.
Giunto al bancone del posto ordino il solito drink e scambio due battute con la barriera che subito mi sventola la sua quarta abbondante sotto al naso, inutile dire che il pene subito si contrae creandomi una storia in volto, soffocato da boxer e Jean crea un certo fastidio che vorrei aprestarmi a risolvere il prima possibile, per tanto la saluto e mi reco al privè della lady.
Subito ad accoglierli c'è un forte odore di erba che entra nelle narici e ti sballa, la luce poi è quasi inesistente e di lei non vedo quasi nulla se non l'ombra perfetta del suo corpo.
Mi accomodo al suo fianco ed appoggio la carta di credito al tavolino iniziando a conversare fin troppo forse, sicuro di me.
Passano diversi minuti dove ormai quasi mi rassegno che mi toccherà farmi sponpinare da quella del bar perché Lady non sembra volermi proprio aprire le gambe, un sorriso rassegnato mi si disegna in volto, ma proprio nel momento in cui faccio per alzarmi sento scattare un interruttore e una luce rossa si accende nel privè.
Lei è bellissima, capelli neri lunghi, a chi azzurri e un corpo stupendo, mi accorgo ora che è già completamente nuda, le gambe divaricate e mi guarda come a chiedermi che cosa stia spettando.
Torno ad avvicinarmi e mi metto in ginocchio lasciando scivolare il volto tra quelle gambe,pronto ad assaporare il suo sesso, lei mi afferra i capelli e mi spinge vicino, invitandomi a darmi, in un certo senso una mossa, un invito che apprezzo ed infatti inizio a muovere la lingua sul suo clito mentre due dita scivolano dentro la sua fessura e iniziano a scavare in lei.
Il desiderio ormai mi acceca ed inebria i sensi, sento il mio cazzo duro spingere contro i pantaloni tanto da farmi male e costringermi a fermarmi per togliermi quella stoffa di troppa e liberami finalmente, in quel momento, mentre ho tra le mani il mio cazzo duro lei chiude le gambe e si mette in ginocchio accogliendolo tuto in bocca, la sento quasi sofficcare e un gemito mi scivola dalle labbra.
Dentro, fuori, dentro, fuori sempre più velocemente e io continuo a fremere, le afferrò i capelli spingendola attaccata ai peli del pube mentre il pene si contrae e riversa in lei liquido caldo, ma non mi basta.
No, non mi basta essere venuto in quella calda e accogliente bocca, io voglio quella figa , così mentre si alza e fa per tornare a sedere le afferrò i capelli e la riporto a me penetrando le la figa da dietro.
Cazzo è calda, bagnata fradicia e stranamente fin troppo stretta per essere quella di una puttana di un bordello.
Inizio a spingere in lei preso dal piacere del momento, lei geme , urla e io continuo a spingere in modo sempre piu intenso, neanche mi accorgo che il proprietario del locale è sceso ed è entrato nel privè e si sta segando guardandoci.
Lei continua a gemere e io continuo a spingere finché non la sento schizzarmi sul cazzo, a quel punto mi fermo un secondo per godermi il liquido che scivola sulla stazza, un brivido percorre il corpo e il pene ha un ultimo spasmo prima di riversare un nuovamente in lei bianca sborra.

Una scopata veramente niente male, ti è piaciuto scoparti mia moglie?

La voce di lui mi gela il sangue , ma sono ancora troppo su di giri per come sia stato tutto così inteso, scivolo fuori dalla donna ed osservo il liquido bianco che cola dalle sue gambe, recupero la carta di credito, mi sistemo ed esco dal privè, consapevole di non poter più tornare nel locale però , volto gli occhi al padrone.

Una grande bella scopata!

Lady non era l'irraggiungibile donna che tutti raccontavano, era semplicemente quella che nessuno aveva il coraggio di scopare, dalla bocca accogliente e la figa calda, alle volte ancora mi segno pensando al mio cazzo che se la sbatte con violenza*
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