Avevamo conosciuto Andrea un singolo attorno alla quarantina, in quel periodo più o meno coetaneo di Anna, una sera, dopo una una scopata, ci raccontò che era socio in un ristorante Brasiliano, ci invitò da lui e ci disse che aveva un socio al quale non sarebbe spiaciuto "assaggiare" Anna, raccontò del posto e della cucina ma anche del cuoco, un nero brasiliano. Io già immaginavo Anna motata dal nero e subito mi dichiarai pronto, se Anna era d' accordo, ad andare una sera a mangiare da loro.
Anna acconsentì e concordammo con lui per una sera durante la settimana perchè era il periodo più tranquillo; non era la prima volta che Anna veniva scopata su un tavolo di ristorante e quella sembrava una bella occasione.
Prima di partire avevo preparato Anna per la serata, era ben depilata con solo un piccolo ciuffo di peli neri sul pube, aveva indossato calze autoreggenti e scarpe chiuse con tacco, come al solito ci confrontammo per il tanga ma alla fine vinsì io e lei non lo indossò mettendolo però nella borsetta, un vestito attillato di maglina lungo alle ginocchia e soprabito.
Era una sera d' utunno con una leggera pioggerellina, il ristorante era immerso nella campagna, vedemmo le luci ed arrivammo al parcheggio; Andrea ci accolse molto cordialmente e ci presentò Claudio il suo socio, nel locale c'erano una decina di persone sparse ai vari tavoli e noi rimanemmo per un pò a parlare con i proprietari tra un servizio e l' altro; era chiaro che Claudio sapesse il motivo della nostra presenza ma non fece accenni...piuttosto dove era il cuoco di colore ?
Bevemmo un paio di caipirinha al bar e la serata prese a scaldarsi, eravamo arrivati appositamente tardi in modo da finire la cena quando gli altri commensali fossero usciti o in procinto ad andarsene lasciando il locale solo per noi,
Con la Coxinha ci arrivò un altra caipirinha poi il Churrasco, spesso Andrea e Claudio indugiavano al nostro tavolo facendo i complimenti ad Anna e mi rassicurarono sulla presenza di Jùlio il cuoco.
La cena proseguì bevendo birra e alla fine con il dolce arrivarono Batida e Canarinha, tutto era perfetto.. Anna rideva di gusto alle loro battute ed essendo un pò ubriaca li incalzava con battute maliziose mentre loro, seduti al nostro tavolo, ci facevano compagnia con il bicchierino della staffa.

Gli ultimi due clienti si alzarono ed andarono a pagare, appena usciti Claudio chiuse dall' interno il ristorante ed abbassò le tende del salone, era chiaro che l' avrebbero scopata lì.
Andrea sparecchiò il nostro tavolo e mentre Anna era ancora seduta passò dietro di lei ed iniziò a massaggiarle il collo, lei chiuse gli occhi e lo lasciò fare, aveva un vestito morbido con il collo largo e e mani di lui scesero sui suoi seni, nel farlo si avvicinò alla bocca di lei e i due iniziarono a baciarsi con ancora tra le loro lingue l' aroma del liquore.
Dalla cucina emerse Jùlio, era di statura media e cicciottello, cranio pelato con vistosi orecchini e una pelle di un bel colore cioccolato, indossava i pantaloni pied poule e la giacca d' ordinanza con i bottoni dorati da cuoco; Andrea di ritrasse per spogliarsi e lo stesso fece Anna, lasciò cadere il vestito e praticamente nuda si abbassò per prendere il bocca l' uccello mentre gli altri due rimanevano a guardare; Anna spompinò rumorosamente quel cazzo che già conosceva fino a quando lui non la fece alzare e dopo averla fatta appoggiare sul tavolo la penetrò da dietro senza altri preliminari che non bagnare la cappella con un pò di saliva. Anna stava li aggrappata alla tovaglia ai bordi del tavolo quadrato mentre lui continuava a menare colpi da dietro, vidi Cludio spogliarsi ed immaginai che volesse metterle inl cazzo in bocca ma lui si limitava a masturbarsi.
Andrea continuò ancora per alcuni minuti e prima che venisse dentro di lei mi spostai per vedere il momento in cui avrebbe sfilato il cazzo dalla sua fica, quando lui eiaculò rimasero fermi entrambi per qualche secondo e ritraendosi vidi evidenti le tracce del seme.
Anna non si mosse e Claudio prese subito il posto di Andrea, era più alto e la sistemò in modo da essere comodo per la penetrazione, i piedi di Anna non toccavano più il pavimento e quando Claudio prese a montarla le sue gambe iniziarono a dondolare seguendo ritmicamente l' amplesso, poco dopo vidi che aveva perso una scarpa; Claudio la scopava con forza e dando grandi colpi e schiaffi alle sue chiappe che erano diventate immediatamente rosse ( due cose che a Anna non piacciono ) pensava solo al suo piacere mentre la scopava e poco dopo con un gran ruggito manifestò il fatto che anche lui era venuto, si ritrasse velocemente ed il suo posto venne immediatamente occupato dal cuoco che nel frattempo aveva tolto la giacca della divisa e calato i calzoni, anche lui la volle sistemare per essere più comodo e mentre Anna, ormai senza scarpe, appoggiava i piedi al pavimento entrò dentro di lei incontrando il seme lasciato dai suoi predecessori.
La scopata fu meno rabbiosa, Anna aveva la pancia e le le tette schiacciate sul tavolo dalla mano muscolosa di Jùlio, lei teneva la testa di lato, non muglava e immaginai che non le era piaciuta la serata mentro io ero eccitato da quella monta così animalesca.
Il nero proseguì fino a venire anche lui dentro la mia Anna, appoggiò il suo torace nudo alla sciena sudata di Anna, indugiò qualche istante e poi arretrò; i miei occhi erano puntati sulla fica ancora leggermente aperta, Anna era rimasta immobile quasi a prendere fiato dopo quell' arrembaggio e finalmente vidi i primi densi fiotti bianchi uscire, erano il risultato del cocktail italo-brasiliano, quando finalmente si sollevo grosse gocce caddero sul pavimento scivolando lungo le calze nere.
Chiese educatamente dove era il bagno e Anrdea le fece strada mentre gli altri due si rivestivano, tornò un pò dopo ancora nuda con solo le calze, ancora scarmigliata, per prima cosa indossò il tanga che aveva in borsa poi si rivestì come del resto avevano fatto gli altri; Jùlio salutò e ringraziò Anna per la serata rifugiandosi in cucina, Claudio e Andrea ci accompagnarono alla porta nell' accomiatarci Claudio tentò un baciamano e Andrea si limitò ad un semplice " ci sentiamo ".
Salimmo in macchiana e Anna si limitò a commentare " cena buonissima ma scopata schifosa" io risposi "mi spiace". Rimanemmo in silenzio per tutto il viaggio di ritorno ma nei miei occhi rimanevano le immagini di lei alla mercè dei tre uomini arrapati, l'avevano trattata come una puttana, una cosa da riempire per soddisfare la loro voglia.
Pensai di chiamare Andrea l' indomani per spiegare che Anna si aspettava un' atro tipo di serata ma non lo feci e lui, forse consapevole che avere ceduto ai suoi amici la donna che aveva scopato con soddisfazione reciproca non era stata una bella pensata, non telefonò più magari per la vergogna .... o forse tutti si erano sentiti dei veri bull nello scoparsi Anna come se fosse la loro vacca.
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