Salve, mi chiamo Omar C. e frequento il quinto anno del Liceo Scientifico in una città del nord Italia, e quest’anno abbiamo come insegnante di Lettere la prof. Sciarra, una di Bari. Una mora molto carina con i capelli ricci e la faccia rotonda e simpatica, gli occhi neri e la carnagione un po’ scura come le belle donne del Sud. È bassa di statura ma ha un corpo dalle forme generose. Ha 45 anni ma è molto giovanile, infatti più di una volta capita che mettendosi a fare capannella con alcune sue alunne venga scambiata per una di loro, anche se sul viso si notano quei segni che rivelano gli anni, senza però sminuirne la bellezza ma anzi conferendole quel fascino di donna matura che attira molto noi ragazzi. Sia io che i miei amici la troviamo molto più affascinante e piacente di tante nostre compagne che pur essendo molto carine non riescono a stimolare le nostre fantasie di adolescenti infoiati come invece riesce a fare lei.
E così nel giro di un paio di settimane dall'inizio della scuola io e i miei due compagni abbiamo messo su un bel po' di fantasie sulla prof Sciarra che ha un gran bel culo rotondo e sodo e che risalta infilandolo sempre in jeans aderenti. Stiamo notando che anche i professori non disdegnano di dare una furtiva occhiata a quel bel culo quando ne hanno l'occasione. Soprattutto Ferretti di Educazione Fisica che col suo aspetto atletico e coi suoi modi da macho è sempre certo di potere avere tutte le donne che vuole, ma la Sciarra non è proprio il tipo di donna che si interessa a quegli atteggiamenti, infatti gli dà pochissima confidenza.
Alla professoressa Sciarra piace stare con i suoi alunni; piace stare con noi ragazzi. A lei piace mettersi sul nostro stesso piano e più che inculcarci nozioni le interessa trasmetterci la passione per le lettere e per tutti i personaggi che nel corso dei secoli hanno arricchito il nostro patrimonio letterario con le loro grandi opere. Le piace farlo ponendosi più da amica che da insegnante. Ci parla di Omero, Dante e Leopardi come se fosse una nostra coetanea che tornata da un concerto rock ci racconta dell'esperienza passata coi suoi idoli. Lei non fa come gli altri prof che mantengono distanti i ruoli ''insegnante-alunno''. Grazie al suo metodo è riuscita a farci affezionare alla sua materia; sa essere brillante, simpatica e scherzosa, salvo però rimetterci in riga quando approfittiamo della sua tolleranza, allora sa farsi severa e rigida, e con un tono di voce che non ammette repliche (e delle occhiate che inceneriscono) ecco che ristabilisce distanze e ruoli.
Oltre al suo modo di fare (e di essere) io, Michele e Tonino abbiamo preso ad affezionarci veramente al suo bellissimo culo e non ci lasciamo sfuggire quante più occhiate possiamo dargli.
Quando la Sciarra fa lezione alla lavagna è per noi tre l'apoteosi del piacere. La vediamo alzarsi dalla cattedra ed avviarsi alla lavagna e ci scambiamo un rapido cenno di esultanza. Sappiamo che spettacolo sarà vederle il culo quando starà girata per scrivere col gesso, dandoci la schiena. Io, nascosto dal banco, tengo le mani sulla patta dei pantaloni e glielo fisso goloso quel bel culo rotondo e stretto nei jeans aderenti, che si agita quando lei scrive. Sento il cazzo indurirsi provando una bella eccitazione che poi sfogo andando in bagno a masturbarmi, immaginando di sborrare tra le sue chiappe morbide e dentro il suo buco stretto.
Continua
(per commenti: pensieriosceni@yahoo.it)
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Aggiunto: 5 anni fa
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Etero
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