Rimaneva solo la stanza degli zii, a meno che non fossero uscite entrambe senza fare la doccia per il piccolo borgo croato. La porta era socchiusa e non udì il solito chiacchiericcio che caratterizza le conversazioni confidenziali, avvicinandomi ancora mi sembrò di sentire una sorta di respiro affannoso. Le luci all’interno erano accese creando una lama di luce nel piccolo corridoio e quello che potei vedere sbirciando come una scolaretta mi lasciò quasi senza un pavimento a cui fare riferimento per un sopra e un sotto.
Sul letto disfatto c’erano loro due nude, sudate, ustionate dal sole e incrociate in un 69 che sembrava riscaldare ancora di più l’ambiente, mia zia sotto rivolta verso la porta e l’altra su di lei mi dava la schiena. Sonia è molto simile a me, anche se più giovane di 4 anni, bruna, un bel seno e ha anche una pelle molto più chiara della mia, quindi era davvero ustionata dalla trascorsa giornata di mare. Non era certo la prima volta che le vedessi al naturale però mai sorprese in atteggiamenti così intimi. La “zia” le stava aprendo i glutei e le leccava avida il sesso dischiuso, tenero e roseo di cui potevo intuire il più interno dal mio punto di vista. Fu come essere entrata in un sogno di quelli che al risveglio ti fanno rimanere stranita tutta la giornata e mi prese un senso di nausea. Non sapevo se essere eccitata, disgustata o spaventata da tutto quello che accadeva con tanta rapidità. Ero a conoscenza del fatto che Sonia fosse incerta sulla sua sessualità e che nonostante la mancanza di esperienza si ritenesse bisessuale, mai però avrei immaginato lo fosse anche mia zia, né che mai si potesse verificare nella realtà una rappresentazione come quella che avevo davanti agli occhi.
Ritrovai lo sguardo di mia zia su di me che avevo inavvertitamente aperto troppo la soglia, facendomi scoprire, ma invece di farla sobbalzare e rinnegare, le fece aumentare il ritmo e la profondità per sollecitare Sonia, che iniziava a mugolare come una gatta in calore. Avvampai di imbarazzo dalla testa ai piedi, però rimasi zitta, complice involontaria di quella perversione.
Mi resi conto che erano lì da un bel po' di tempo perchè il respiro di entrambe divenne più pesante, vedevo la schiena della più giovane iniziare a tendersi e quanto liquido denso venisse fuori dal suo intimo lungo la parte interna delle cosce. Ebbero il loro orgasmo in contemporanea, ne approfittai per ritrarmi e socchiusi la porta come l’avevo trovata e non potei fare a meno di soffermarmi a vedere cosa stesse per accadere.
Sonia venne più rumorosamente spalancando e chiudendo le cosce freneticamente, mentre mia zia continuava a frugarle l’intimo con la lingua e si bagnava il viso. La più matura si dimostrò discreta e ebbe il suo climax serrando la testa della sua compagna tra le cosce per qualche momento senza emettere quasi suono. L’odore dei loro sessi aveva impregnato la stanza e oramai arrivava fino a me. Finalmente si staccarono e rimasero sdraiate una accanto all’altra seppure ancora posizionate testa a piedi. Sembravano intime da una vita, si accarezzavano ancora senza pudore e mi sorpresi a pensare che pochi minuti prima lo stesso sarebbe sembrato a chi mi avesse vista con lui. Le massaggiava il seno dai capezzoli enormi e il piccolo pube. Mi girai per tornare in camera mia e lui era lì materializzatosi in soggiorno davanti alla tv, mi stava osservando chissà da quanto e sorrise sarcastico, la cosa mi fece arrabbiare tantissimo e mi precipitai nella mia stanza col sangue alla testa che pulsava e sbattei la porta. Sdraiata sul letto stavo riflettendo su tutto quello che stava accadendo. Un quarto d’ora dopo sentì che erano uscite dalla stanza e che almeno una di loro era andata in bagno. Sobbalzai lo stesso quando si aprì la porta e ad entrare quasi di soppiatto fu Sonia, tutta rossa in viso, ancora completamente nuda. Mi alzai furibonda e le chiesi cosa avesse combinato, prendendola per un braccio e scotendola, vidi il suo seno florido ballare coi capezzoli ancora eretti. Si staccò da me e come niente fosse prese un fazzolettino e iniziò ad asciugarsi tra le cosce, questo gesto mi trasmise un’immagine di intensa femminilità che non avevo colto prima in lei. Guardandomi fermamente negli occhi mi disse cattiva che certo sapevo bene cosa avesse appena finito di fare e che non avevo sicuramente nessuna superiorità morale su di lei avendo poco prima fatto la troia in un cesso. Questo mi fece perdere ogni energia residua e mi ammansì. Le chiesi come potesse essere capitato. Lei mi raccontò che la zia, entrata in camera nostra mentre lei si spogliava, era diventata molto molto affettuosa e l’avesse convinta ad andare nella sua stanza per provare qualche costume, trascinandola cosi come era. Poi a metà strada le aveva detto sottovoce di guardare dal buco della serratura del bagno. Arrossì quando mi descrisse come ero messa mentre lui mi masturbava e nello stesso tempo zietta aveva iniziato a sditalinare lei mentre stava appoggiata alla porta del bagno come una oscena accoppiata. Così erano andate a letto per la prima volta. A mia volta le raccontai anche quello che era successo con lui seppure non nei minimi particolari. Le rivelai anche che mentre la cercavo per casa le avessi sorprese a letto in camera di zia e che questa se ne era accorta e aveva comunque continuato come niente fosse e lui era rimasto a guardarmi ferma alla loro porta facendomi intendere che sapesse quanto fosse successo.
Le chiesi se lui l’avesse vista cosi mentre tornava in camera e con la voce un po' tremolante e distogliendo lo sguardo mi disse di si. Immaginavo quanto la cosa potesse turbarla ulteriormente per la sua pudicizia e perché ancora non era mai stata con un maschio, solo con una donna quindi, mentre io che non ero mai stata con una ragazza, avevo solo un po' più di esperienza di lei. La abbracciai per rassicurarla un po' e la sentì sussultare con un singhiozzo quasi liberatorio.
Visualizzazioni: 8 962
Aggiunto: 5 anni fa
Utente:
«Intenso»
«se ti va contattami,alessandra.greg@hotmail.com»
«Gradevole ma un po' confuso. Puoi fare di meglio...»