Daniela mi era sempre piaciuta. Andavamo all'università insieme ma col fatto che ero già fidanzato non ci provai mai veramente. Per il primo anno della nostra conoscenza si formò una bella amicizia, una volta lasciatomi con la mia ragazza il nostro rapporto crebbe ancora. Ci davamo il buongiorno per messaggio e spesso parlavamo fino a notte fonda. Mi illusi di poter fare qualcosa di più fino a quando mi confessò di essersi più volte scopata Antonio, uno che nella nostra università era diventato famoso per il numero incalcolabile di studentesse scopate e poi lasciate. Lo stesso capitò a Daniela.
"Ma come cazzo hai fatto a scopare con lui?", le urlai al telefono. "Non lo so, mi ha scritto, ci ha provato e ci sono stata. Mi piace veramente, gli stavo sotto da un po' anche se non l'ho mai detto a nessuno perché mi vergognavo. Pensavo che alla fine saremmo stati insieme, invece ora se ne sta scopando un'altra". Scoprii che il loro rapporto andava avanti già da un po': "Sì, me lo scopavo da quando lui già si faceva Sara" (Sara era un'altra compagna di corso). "Sei una troia, e io che pensavo...", ero andato troppo oltre, sia per l'insulto che per aver svelato quasi i miei sentimenti per lei. Daniela capì lo stesso: "Te l'ho detto, ad Antonio gli sto sotto. E poi non ti piaceva Ludovica?"
Ludovica era la migliore amica di Daniela e al tempo stesso la ragazza più bella che avessi mai visto. Effettivamente avevo fatto a Daniela molti apprezzamenti riguardo a Ludovica, e quando era capitato di stare tutti e tre assieme avevo fatto un po' il piacione. Ma se Ludovica era il mio sogno sessuale, Daniela era la ragazza di cui ero veramente innamorato. E alla fine glielo dissi. "Tu però non mi piaci", mi rispose fredda. "Allora vatti a scopare Antonio" e spensi il telefono.
Due settimane dopo Daniela mi scrisse chiedendomi di andare a casa sua per cercare di chiarire e tornare almeno amici. Nonostante tutto lei mi mancava e accettai. Andai a casa sua, lei mi abbracciò e sorprendentemente mi baciò con la lingua. Fu meraviglioso, mentre mi baciava mi toccava i capelli e con quel piccolo gesto mi faceva sentire suo. "Ma che fai?" le chiesi. "Cerco di mettere le cose a posto, ti brucia che mi sono scopata Antonio eh? Pensi che non avevo capito il tuo desiderio verso di me? Mi hai dato della troia, adesso scopami visto che sono una troia". Non sapevo come ribattere e lei proseguì: "Vuoi scoparmi da più di un anno, se mi fossi piaciuto te l'avrei data dopo un giorno. Nonostante questo ho cercato sempre di non ferirti, per una volta che ti dico un segreto mi dai della puttana. Sei brutto, fai schifo al cazzo. Pensi di meritarti la fica solo perché sei bravo ad ascoltarmi? Bene adesso stai ai miei ordini".
Era una Daniela diversa rispetto a quella che avevo conosciuto, ma forse era sempre stata così. Solo nella mia mente pensavo fosse una persona diversa. Rinunciai alla dignità e la baciai mentre il cazzo pian piano esplodeva sempre di più. Si spogliò tutta e mi tirò fuori il cazzo. Iniziò a succhiarmelo in ginocchio e dopo qualche secondo si accorse che già ero in procinto di sborrare. "Che sfigato, già vieni? Stai pensando a me che vengo scopata da Antonio? Che c'è: ti arrapa sapere che sei diventato il mio cagnolino? Ti dico un segreto: sei solo il cagnolino della cagna di Antonio".
Daniela si era data della cagna. Abbaiò e tornò a succhiarmi il cazzo, poi abbaiò ancora. A quel punto, non mi trattenni e le sborrai su viso e sul corpo. Era piena del mio sperma, ma se lo tolse solo dagli occhi, portandoselo in bocca con le dita. Col viso e col corpo ancora sporchi continuò a segarmi e a leccarlo. (solo in quel momento mi accorsi che non aveva mai smesso di tenermi il cazzo tra le sue dita, neanche dopo la sborrata)
"Adesso avrai una bella sorpresa. LUDO VIENI QUI" urlò. Ludovica entrò nella stanza, era stata lì tutto il tempo. Ed era già nuda. Appena ci vide iniziò a sghignazzare "Ma è già venuto! Non ci credo ahahahah". "Lo so, non ha resistito", gli fece eco Daniela. Ludovica aveva sentito tutto e probabilmente ci aveva visto dalla serratura. Sapeva di come erano andate le cose, fu proprio lei a confermarlo. "Prima che me lo chiedi, Daniela mi ha raccontato tutto. E pensi che anch'io non mi ero accorta del fatto che volevi scoparmi?". Leccò parte dello sperma dalla faccia di Daniela e continuò "Ti piace così?".
"Siamo le tue padrone" disse Daniela ancora semi-coperta di sperma. Anche Ludovica si mise in ginocchio e insieme lo succhiarono. Prima leccarono entrambe le cappella, poi a turno una di loro passava alle palle. Ludovica si mise sul letto a pecora e Daniela mi ordinò di scoparla. Le misi il cazzo ancora duro dentro e Daniela mi aiutò a spingere, poi si inginocchiò e mi leccò il culo. Solo la sborrata di pochi minuti prima mi impedì di venire nuovamente. "Ti piace? Adesso tocca a me" Daniela si mise a pancia in su sotto Ludovica. Le due iniziarono ad abbracciarsi e baciarsi mentre io davo una botta a lei e una all'altra. Era unico vedere la dolcezza di Ludovica mentre baciava ed abbracciava la sua amica. Daniela invece era più spinta nel baciarla, ma probabilmente era perché ormai la stavo scopando di più.
Ludovica se ne accorse e all'orecchio le sussurrò dolcemente "Te lo meriti, fatti scopare". D'altronde Ludovica era fidanzata, per lei una scopata in più o in meno non cambiava nulla. Così iniziò a premere con la sua fica il clitoride di Daniela, che quindi aveva due fonti contemporanee di piacere. Non passò molto dal suo squirt. Preceduta da un grande urlo di godimento, la sua schizzata bagnò sia me che Ludovica. "Mmmm buono" disse l'amica che si precipitò a leccare la fica di Daniela. Poi alzò lo sguardo e mi ordinò di continuare a scoparla. Daniela stava godendo così tanto da non riuscire più a dare ordini, urlava e basta. Un altro squirt riempì la faccia di Ludovica: "Così ti voglio, amica mia" fu il suo commento soddisfatto.
Daniela era sfinita, Ludovica si mise a pecora di profilo a me, facendosi ammirare le forme in tutta la sua bellezza. Guardavo lei e continuavo a scopare Daniela. "Vieni" mi ordinò. Riempì di sborra il clitoride di Daniela, gli schizzi arrivarono anche sul seno. "Ora vattene, con noi hai chiuso" mi disse Ludovica, incredibilmente con la stessa dolcezza con cui sussurrava a Daniela. E sempre muovendosi lentamente, a quattro zampe, per mettersi ancora in mostra, continuò a leccare tutto il mio sperma su Daniela. In silenzio mi rivestii e aprii la porta. Prima di chiuderla, Daniela mi salutò con un "Grazie cagnolino".
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