Io e Valentina ci conoscevamo da quando andavamo in classe insieme alle scuole medie. Non era mai stata bellissima e anche a 21 anni erano sempre le sue amiche quelle più belle. Dopo le medie c'eravamo persi di vista, io mi ero fidanzato appena finito il liceo e tre anni più tardi ero ancora lì a passare i miei pomeriggi a scopare con Ilaria, la mia ragazza. Faccia da porca, fisico perfetto, quinta di seno, unico limite a letto: non faceva i pompini. Il resto lo faceva e anche bene, ma il sesso orale per me era una mancanza grande.
Un giorno venne fuori che Giorgio, un altro mio ex compagno di classe che però ancora frequentavo, aveva stretto di nuovo i rapporti con Valentina. Capitò quindi di fare delle uscite a quattro: io, lui, Valentina e una delle tante amiche di Valentina che a turno si portava dietro. Anche se non avevo nessuna intenzione di tradirla ma solo di uscire a fare due chiacchiere, facevamo il tutto di nascosto dalla mia fidanzata gelosissima, sfruttando il fatto che la sera andava a dormire presto per andare all'università.
Le uscite con Valentina divennero un appuntamento fisso e col passare del tempo aumentò anche la complicità tra di noi. Si iniziò anche a parlare di sesso, e scoprì con molta sorpresa che Valentina, così come le sue amiche (una più bella dell'altra), aveva una vita sessuale molto attiva. Scopava tanto, non aveva relazioni fisse e non aveva problemi a raccontarci tutti i particolari. Una sera ci confidò che spesso quando era sola usava un vibratore, un'altra raccontò di aver fatto l'amante di un 40enne che aveva moglie e figli. Un'altra ancora che sapeva fare i pompini a gola profonda e lì scattò la scintilla.
Una sera eravamo io, Giorgio, Valentina e Giulia. Giulia, ragazza fisicamente perfetta, si invaghì di Giorgio e organizzò insieme a Valentina una serata in discoteca per la settimana successiva: io e Giorgio accettammo. Sette giorni dopo, in discoteca, Giulia ci provò spudoratamente con Giorgio e lui che ricambiava il sentimento la invitò fuori dal locale per "parlarne meglio". Rimanemmo io e Vale. In quel momento pensai a tutti i suoi racconti e la cinsi a me sfruttando la musica. Lei si mise a ridere e mi disse "Sono un po' brilla non te ne approfittare" e poi "Dai che conosco pure la tua ragazza". Il suo corpo diceva altro, continuava a ballare e rimanette al gioco quando la baciai sul collo. Iniziai a toccarla dappertutto, lei mi fermò con un "Ci conosciamo da tanto" ma poi fu lei a baciarmi in bocca.
Pensai alla mia ragazza e all'amica innamorata di Giorgio, molto più belle di Valentina. Pensai che non aveva senso tradire la mia fidanzata con lei, ce n'erano di meglio, eppure Vale in quel momento rappresentava per me tutta la seduzione del mondo. Il mio cazzo era diventato duro già al momento del ballo, Lei se ne accorse e iniziò a toccarmelo dai pantaloni. Ci sapeva fare eccome. Le proposi di andare fuori, lei accettò e giunti oltre la porta della discoteca iniziammo a baciarci. La spinsi verso il muro e le misi le mani dappertutto, incurante della gente che ci passava vicino (d'altronde la toccavo dai vestiti). "Andiamo in macchina che ti faccio un bocchino dai", a queste parole il mio cazzo esplose. Andammo in macchina, ci sedemmo dietro, mi fece sdraiare e iniziò a succhiarmelo. Prima leccò la cappella, poi passò alle palle. Ero in visibilio mentre lei segava e spompinava il cazzo come una professionista. Prima che glielo chiesi, iniziò a succhiarlo tutto: il mio cazzo era tutto dentro alla sua bocca, e con la lingua leccava le palle. D'istinto la presi per i capelli e spinsi fino a strozzarla, lei lasciò il mio cazzo e gli fece cadere sopra tutta la saliva. Rimase con la bocca aperta guardandomi soddisfatta. "Ti piace, eh? Ilaria non te li fa così?" disse. Appena nominò la mia ragazza il mio cazzo diventò ancora più gonfio. "Vale così mi fai venire...", "e vieni allora": iniziò a segarmelo, appoggiò la bocca sulla cappella e sborrai: le riempì la bocca. Bevve tutto il mio sperma non prima di averci giocato. Mi fece vedere la sua bocca sporca, si leccò le labbra con la lingua piena di sperma e poi deglutì. Non contenta volle dare un'altra rapida succhiatina al mio cazzo ormai esausto. "Vale, mi raccomando non dire niente a Ilaria...", "Tranquillo, ti pare?", mi rispose.
Giorgio e Giulia si misero insieme e la cosa favorì anche il rapporto tra me e Valentina. Ormai le uscite a quattro non le facevamo più, Giorgio andava a casa di Giulia e io di Vale. Me la scopai in tutte le posizioni, ma la cosa che mentalmente mi fece più eccitare fu quando io e Ilaria la incontrammo in giro. Valentina mi baciò calorosamente sulla guancia, poi fece lo stesso con Ilaria e le disse: "Ma quanto sei bella, il tuo fidanzato è davvero fortunato a stare con te". Ero ormai perso della sua complicità, e quando la rividi a casa sua qualche giorno dopo, ancora arrapato per la sua frase, sborrai così tanto da ricoprirle il volto.
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