Qualche tempo fa mi trovavo a casa di un carissimo amico, ero seduto sul divano, lui (Piero, così si chiama), in ginocchio davanti a me, teneva delicatamente in mano il mio pene...
Alt, facciamo un passo indietro per spiegare meglio quello che stava accadendo.
Il mio amico Piero, stava seguendo un corso di massaggio terapeutico (è il suo lavoro) ed era in procinto di dare gli esami per l'abilitazione. Mi disse che aveva bisogno di una persona per fare un po' di pratica e quindi, se me la sentivo di fare da "cavia". Accettati molto volentieri, un massaggio non si rifiuta mai...
Ci trovammo un giorno a casa sua, dopo uno scambio di saluti e convenevoli mi fece accomodare sul divano: "Prima di iniziare il massaggio, ti devo fare delle domande di routine onde evitare problemi durante il massaggio."
"Ok, cosa vuoi sapere?" gli rispondo io.
"Soffri di mal di schiena?"
"No per mia fortuna."
"Hai avuto fratture vecchie o recenti?"
"No, nulla di tutto questo."
E via dicendo di questo passo, quando ad un tratto mi chiede: "Hai subito interventi chirurgici?"
"Si", rispondo "sono stato operato di appendicite e dallo stesso lato ho subito un intervento per ernia inguinale."
"Ma ti hanno fatto il taglio sulla cicatrice dell'appendicite?", mi chiede il mio amico.
"No, sono una vicino all'altra e quella dell'ernia è una cicatrice più lunga." rispondo.
Piero ha un'espressione interrogativa, come se non riuscisse a capire cosa gli ho appena detto.
"Posso vedere?", mi dice. Io resto un momento perplesso, poi mi dico: tanto dovrò spogliarmi per fare il massaggio e con un cenno della testa gli dico di si.
Slaccio la cintura dei pantaloni, apro la cerniera della patta, abbasso l'elastico dei boxer quel tanto che basta per mostrare la cicatrice, che non è che si veda molto, considerando i peli del pube che la ricoprono.
"Non è che si veda molto!", mi dice Piero, tenendo allargato il bordo dei boxer, mentre io con le dita cerco di diradare i peli per far apparire la cicatrice.
"Abbassa un po' di più i pantaloni" e mentre lo dice me li abbassa sino alle ginocchia insieme ai boxer, in modo che anche il mio pene a riposo, sia all'aria aperta e ben visibile.
A questo punto si alza dal divano e si mette in ginocchio davanti a me, mi prende in mano il membro, tenendolo delicatamente, mentre con l'altra mano cerca di scostare i peli del pube per vedere meglio la cicatrice.
Al momento trovo la situazione un po' imbarazzante, io non ho nessuna vergogna a mostrarmi nudo ma. trovarmi seduto su un divano a casa di un amico, con i pantaloni e le mutande abbassate e il mio pene nella mano di un altro uomo - anche se è un carissimo amico e fa il massaggiatore - mi ha stupito un po'.
Sentivo il calore delle sue mani, quella che reggeva il mio pisello accennava un leggero movimento di carezza, mentre l'altra aveva smesso di frugare tra i peli e mi teneva delicatamente i testiscoli, massaggiandoli.
Non sapevo cosa fare: interromperlo subito o lasciarlo fare. Ero combattuto tra la curiosità di provare una nuova sensazione (non ero mai stato con un uomo) o se chiedere al mio amico di lasciar perdere tutto.
Decido di chiudere gli occhi e di abbandonarmi alle sensazioni che sento.
Piero intanto continua il suo "massaggio", sentivo lo scroto rimescolarsi piacevolmente ed il mio pene che iniziava ad eccitarsi a quel tocco caldo e delicato.
Apro gli occhi e guardo Piero inginocchiato davanti a me, mi sta guardando dritto negli occhi con un'espressione che dice: lasciati andare, fidati di me.
A questo punto chiudo gli occhi e mi abbandono alle sensazioni che le mani del mio amico mi stanno dando.
Inizia a massaggiare con movimenti più decisi sia il mio sesso che i testicoli, sento il cazzo gonfiarsi lentamente, la sua mano inizia un movimento lento di su e giù lungo l'asta; l'altra mano mi massaggia sempre i testicoli facendomi arrivare al cervello sensazioni piacevolissime.
Dopo un po' di questo "trattamento" il mio pene è durissimo, quasi da farmi male tanto è in tensione, lo sentivo pulsare nella sua mano calda ed esperta.
Piano, piano mi abbassa il prepuzio e libera il mio glande congestionato mentre dal buchetto escono gocce di pre-cum.
Con le dita bagnate dai miei umori e dalla sua saliva, mi massaggia il frenulo e il contorno della cappella: un'ondata di piacere mi sale dai genitali fino ad esplodermi nel cervello facendomi pensare, speriamo che non si fermi. Era la prima volta che un uomo mi toccava il pene ed il mio amico sa farlo molto bene!!!
Il suo movimento ora è più regolare lungo la mia asta, io la sento durissima come non mai, il mio glande liscio e congestionato sembra debba esplodere da un momento all'altro.
Ad un tratto Piero si ferma, io, deluso da questa inaspettata interruzione apro gli occhi: mi sta togliendo le scarpe, mi sfila completamente pantaloni e mutande: "togliti la camicia", mi dice, io eseguo, mi sento quasi un automa guidato da lui.
Mentre lo guardo fare, noto un gran rigonfiamento dei pantaloni all'altezza del suo inguine. Evidentemente anche lui è eccitato e da quanto vedo le dimensioni del suo uccello non devono essere modeste.
Mi era capitato di vederlo nudo sotto la doccia quando andavamo a giocare a tennis: devo dire onestamente che le dimensioni del suo membro a riposo erano di tutto rispetto, ma ora che è in erezione, seppur dentro i pantaloni della tuta, mi sembrano enormi!!!
Ora sono seduto sul divano, appoggiato allo schienale, le gambe divaricate che esaltano ancora di più la stupenda erezione del mio sesso. Piero, sempre inginocchiato davanti a me, mi accarezza tutto il corpo: le gambe, i genitali, la pancia e su fino ai capezzoli che si induriscono all'istante sotto il suo tocco sapiente.
Con una mano continua a stuzzicarmi i capezzoli, procurandomi ondate di piacere, mentre con l'altra mano riprende il lento movimento di masturbazione sul mio uccello sempre più duro.
Ho sempre gli occhi chiusi per non perdermi neanche un attimo delle bellissime e piacevoli sensazioni che sto provando!!!
Qualcosa di caldo e umido avvolge la mia cappella: è la sua bocca. Sento la lingua che gira tutto intorno al glande, si sofferma a titillare il filetto, il buchetto dal quale esce qualche gocciolina di pre-cum, ondate di piacere mi sommergono strappandomi un lungo sospiro.
Sento la sua bocca andare su e giù lungo l'asta, ora se la sfila, mi lecca i testicoli, me li succhia uno ad uno, mi lecca la sacca delle palle, scende sino al perineo, arriva sul bordo dell'ano, ci gira intorno con la punta della lingua, ho un sussulto, un mare di piacere mi travolge... risale verso l'inguine, si posa sul pene e sale su fino al glande sempre più congestionato e irrorato dalla sua saliva e dai miei umori.
Sale ancora, mi lecca la pancia, infila la lingua nella cavità dell'ombelico, io gemo e sussulto, il respiro inizia a farsi corto, gli tengo la testa con le mani, non voglio che smetta...
Piero continua a risalire il mio corpo leccandomi in continuazione, è sui capezzoli, passa dall'uno all'altro, succhia, mordicchia, la mia eccitazione è al massimo.
Sale ancora di più quando sento il suo pacco, ancora prigioniero dei pantaloni, sfiorare il mio, non resisto, voglio vedere il suo uccellone, voglio prenderlo in mano e sentire che sensazioni posso provare...
Gli abbasso con decisione i pantaloni della tuta, la punta del suo pene fa resistenza contro l'elastico, finalmente con un movimento deciso riesco a liberarlo, ha uno scatto, gli sbatte sulla pancia e resta li sull'attenti a guardarmi. E' enorme, lungo - deve essere almeno 18/20 centimetri - si vedono le vene che irrorano per bene l'asta, il glande, ancora imprigionato dal prepuzio, lascia intravvedere le alette della cappella.
Lo prendo in mano, faccio fatica a circondarlo con le dita tanto è largo, è caldo, liscio, bello da vedere, lo sento pulsare, mi sembra quasi che si ingrossi ancora di più nella mia mano. Avvolgo la cappella nel mio palmo, è bella grossa, è una bellissima sensazione mai provata prima nel tenere in mano il sesso di un altro uomo. Fa salire ancora di più la mia eccitazione che ormai è quasi pronta ad esplodere.
Accenno un movimento di masturbazione per scoprire il suo glande, Piero mi blocca la mano: "No, dopo, prima tocca a te, vuoi venire?" mi dice.
"Siiii, siii, non vedo l'ora" sospiro io.
Si abbassa, sfilandomi il suo sesso dalle mani, prende il mio in bocca ed inizia a succhiarmi, se lo infila tutto dentro, sento il mio glande toccare il fondo della sua gola, cerco di resistere ancora un po' prima di eiaculare: ormai la mia eccitazione è al settimo cielo, sento lo sperma che inizia a incanalarsi lungo il condotto dell'asta, gli bastano quattro o cinque colpetti di lingua per farmi schizzare il primo getto di sperma: non faccio in tempo ad avvisarlo, gli esplodo in bocca, lui tossisce un attimo, ma evidentemente ingoia. Lo estrae dalla bocca continuando a masturbarmi, altri tre o quattro schizzi violenti atterrano sul mio petto e sulla mia pancia, mi sembrava di non finire mai di eiaculare, continuo a sussultare e a gemere per il piacere, Piero mi sta massaggiando con il palmo della mano il glande che emette le ultime gocce di sperma.
"Basta, basta, mi stai facendo morire dal piacere, non ho mai sborrato così tanto, mi hai prosciugato completamente i testicoli..." gli dico, "ora però tocca a te, però io non sono così bravo, non l'ho mai fatto prima!"
"Non ti preoccupare, fai quello che ti senti" così dicendo si mette a cavalcioni sulle mie gambe offrendomi il suo sesso completamente in erezione. Mi faceva quasi paura a guardarlo, era maestoso da vedere, la prima cosa che mi viene in mente è stato: chissà che dolore farsi sodomizzare da un uccello così!!!
Lo prendo con entrambe le mani, è bollente e pulsante, lo sento vibrare, mi piace la sensazione che sto provando, chissà che sensazione piacevole deve essere tenerlo in mano e sentirlo ingrossare piano piano.
Lo circondo con le dita della mano destra, con l'altra gli prendo la sacca dei testicoli, riesco a stento a tenerla nel palmo della mano, inizio a massaggiarli come aveva fatto lui, la destra intanto inizia il movimento su e giù, arrivo in fondo e spingo ancora vedo la sua cappella uscire lentamente dal prepuzio, che bella sensazione sto provando, il glande roseo e grosso è bello lucido per gli umori fuori usciti dal buchetto, gli passo sopra il pollice, Piero ha un sussulto e un profondo sospiro: "Vai avanti così che mi piace molto...", intanto si sfila la maglietta, ha un bel fisco atletico dovuto allo sport e al suo lavoro di massaggiatore.
Continuo a masturbarlo dolcemente, gli accarezzo i pettorali, gli titillo i capezzoli, la cosa gli piace e lo eccita ancora di più, faccio come aveva fatto lui, gli accarezzo tutto il corpo, la pancia, lo scroto, vado a toccargli il perineo, fa un sospirone e allarga le gambe, allungo un dito fino al bordo dell'ano, ci giro intorno un po' timoroso, non so cosa fare...
"Infilami il dito dentro, dai non avere paura, mi piace" mi dice Piero, io eseguo, da prima infilo la punta del medio facendo avanti e indietro lentamente: "Tienilo bello dritto e infilato tutto, dai, dai... e poi muovilo in tutte le direzioni!!!"
"Si, si" sospiro io, sentendo crescere ancora la mia eccitazione, il mio sesso era ancora in erezione, pronto per una nuova sessione di piacere.
Io muovo il mio dito dentro il suo ano, sento la sua eccitazione crescere sempre di più, il suo pisello si fa ancora più grosso, se è possibile.
I nostri membri sono vicini, le cappelle quasi si toccano, la mia mano destra è sempre incastra tra le sue natiche a dargli quel piacere che a lui piace tanto.
Piero prende i nostri sessi nella sua mano ed inizia a masturbarli, una nuova sensazione si impadronisce di me, il piacere dei nostri uccelli stretti insieme.
Piero aumenta il ritmo, evidentemente anche lui vuole il suo piacere, si abbassa di colpo sulla mia mano facendo penetrare fino in fondo il mio dito nel suo buchetto: con la punta sento il bordo della prostata, muovo il dito in modo circolare lungo il suo profilo, il mio amico sospira di piacere, ha il fiato corto, come il mio, sento il suo ano stringersi intorno al mio dito, quasi a stritolarlo: "Dai Claudio continua, continua..." quando un bollente getto di sperma mi colpisce sul petto, se seguono altri che via via diventano meno intensi, il sentire i suoi gemiti di piacere e quel caldo liquido sul mio petto e sulla pancia, mi fanno schizzare ancora, il primo getto è forte, il mio sperma si mescola con quello di Piero.
Sento le contrazioni dei nostri sessi, stretti nella sua mano, mentre emettono le ultime gocce calde.
Ci guardiamo negli occhi, vediamo la reciproca soddisfazione, ci scambiamo un sorriso di compiacimento, mentre stiamo in silenzio ad assaporare le belle sensazioni appena provate.
Piero inizia a spalmare sui nostri corpi, massaggiando, l'abbondante lo sperma che avevo addosso...
Potete immaginare dopo un po' quale risultato ci ha procurato!!!
"Dai Claudio, andiamo a farci la doccia" mi dice, alzandosi dal divano... ci avviamo verso il bagno mentre i nostri sessi guardano ancora verso l'alto...
Il seguito è un'altra storia...
Che dire di questa esperienza? Mi ha lasciato una piacevolissima sensazione di piacere, sia emotiva che sensuale (soprattutto) che si è protratta anche nei giorni successivi ed ogni volta che ci pensavo il mio sesso andava in erezione sentendo il bisogno di masturbarmi, immaginandomi che la mano fosse quella di Piero...
Io sono etero, ho una compagna che mi soddisfa sotto tutti i punti di vista, compreso quello sessuale (è una bella porcellina vogliosa), però non pensavo che il sesso tra due uomini potesse essere così delicato ed allo stesso tempo intenso e appagante... ci siamo rivisti altre volte ed io ho imparato moltissimo dal "maestro"
Ram
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