FINALMENTE L'AMORE
Fino ad adesso vi ho raccontato delle mie esperienze sessuali in una età dove si vuole imparare tutto e ci si trova ad essere dei giocattoli manovrati da persone che sfruttano questa situazione, Anna mi aveva sverginato in modo sessuale, perchè avendo avuto da piccolo una circoncisione neanche quella soddisfazione aveva avuto, ma mi aveva trattato da schiavetto per la goduria sua e delle sue amiche. Con mia zia la cosa era diversa, io per lei ero un divertimento e lei per me era una attrazione molto forte. A 22 anni conobbi quella che diventerà mia moglie e a cui dovrò insegnare un pò di cose. Ci incontrammo in un centro di riabilitazione motoria, io andavo per problemi ad un ginocchio derivato dalla mia passione per il calcio e lei accompagnava sua zia, ci piacemmo subito, facevamo l'articolo "il", io 1,90 lei 1,70, però andammo subito d'accordo passò all'incirca un mesetto e mentre la riaccompagnavo a casa ci baciamo, prima in modo leggero e poi partì una limonata appassionante seguita da un toccarsi dappertutto. Lei non aveva molto seno ma quando lo palpai sentii i suoi capezzoli, piuttosto grossi, bei diritti, sentivo che mi stringeva ma niente di più, andai giù fino alle coscie e piano piano cominciai ad accarezzarle, salii fino alla figa, aveva i collant ma con la mano toccai in mezzo e cominciai a passare il dito su e giù, ormai la sentivo tutta bagnata, salito su infilai la mano nei collant e con il dito medio da sopra le mutandine cominciai a tastare. Intanto continuavamo a limonare, le presi la mano e la misi sul pacco, dove il mio cazzo era durissimo, lei lo toccò per bene e fece come per farmi una sega sopra i pantaloni, io sfilai la mano e feci per tirarmi giù la cerniera dei pantaloni, lei mi fermò e mi disse che avrebbe finito così e che per la prima volta poteva bastare, riprese il movimento con la mano e io dopo poco mi sborrai addosso. Finito il tutto ci riaggiustammo e mi disse che prima di andare avanti voleva che ne parlassimo, quindi la riportai a casa, per una settimana ci sentimmo solo per telefono. Quindi andai da mia zia, le raccontai tutto e dopo una bella scopata completa, lei mi consigliò di indagare se non c'era qualcun'altro. Al sabato pomeriggio la andai a prendere, lei scese e mi disse che dovevamo parlare di noi due, io avevo paura che mi dicesse che era già fidanzata e che la nostra storia finiva lì. Trovato un angolo tranquillo mi spiegò che usciva da una storia con un'altro ragazzo, che le aveva fatto credere che l'avrebbe sposata, all'inizio si era fatto fare qualche sega, poi scoperto che era vergine se la trombò, facendole anche male perchè invece di fare delicatamente, visto che era stretta l'aveva inserito forte e così per alcuni giorni aveva avuto delle perdite, ovviamente in quei giorni non lo vide e quando lei lo chiamò lui le rise in faccia, dicendogli che non gli interessava più perchè ormai aveva ottenuto lo scopo di essere stato il primo e di non rompere più le palle. Finito il racconto rimasi a guardarla e le dissi che lei mi piaceva e che io rispettavo la sua decisione, che potevamo andare avanti anche senza arrivare subito al sesso, che quando se la sarebbe sentita me lo avrebbe detto. Lei rise e poi limonammo a lungo. Passò diverso tempo io non feci più avance, limonavamo, io ogni tanto le mettevo la mano sul pacco e lei sentiva quanto era duro, ovviamente dopo ogni incontro o mi facevo una sega o sfondavo mia zia. Passò tutto l'inverno e a primavera andai a prenderla come al solito, salii a casa sua, mentre lei si preparava parlai con i suoi genitori, vecchia mentalità del tipo mia figlia la tocchi solo dopo il matrimonio, uscimmo e nell'ascensore mi disse che aveva una sorpresa per me, la feci salire in macchina ed aspettavo che mi dicesse qualcosa, lei seria disse "non qua parti" avviai la macchina ed arrivati al semaforo la guardai e lei ridendo si tirò su la gonna e mi fece vedere le autoreggenti con una mutandina di pizzo, io non capivo, lei mi disse cerca un posto tranquillo. Arrivati fermai la macchina, spensi il motore, il posto era isolato e con alberi alti che nascondevano l'auto, cominciammo a baciarci, io timidamente infilai la mano sotto la gonna e lei invece di stringere le cosce le allargò, arrivai alle sue mutandine e vi infilai la mano dentro, allargati le labbra e infilai il dito in una figa già tutta bagnata, lei mi disse fai piano e cominciamo così, godette parecchie volte, poi tirai fuori il cazzo e glielo misi in mano, lei lo guardò e mi disse che era grosso e duro, gli dovetti insegnare a farmi una sega, dopo mi spiegò che oltre a quella scopata non aveva mai fatto niente ai ragazzi, io le dissi che le avrei insegnato tutto e che l'avrei fatta diventare la mia puttana, lei mi guardò e fece per darmi uno schiaffo io la fermai e le dissi che avevo avuto pazienza fino a quel momento, adesso volevo qualche soddisfazione, lei mi guardò e mi disse solo che voleva che io la rispettassi, le spiegai che se voleva essere mia moglie doveva essere disponibile con me, questo non voleva dire che io non la rispettavo ma che a letto doveva farmi godere. Mi guardò si mise a ridere e mi disse per scopare aveva bisogno di ancora un pò di tempo io le risposi che avevamo tutta la vita e cominciammo di nuovo a baciarci, lei prese subito il cazzo in mano e mi mise la mia mano sulla figa con le gambe larghe, quel pomeriggio io godetti sotto forma di seghe e lei di ditalini. La prossima puntata vi spiegherò come andò la prima scopata e come la avvicinai ai pompini
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