Rispondo alle richieste sulla veridicità del racconto che mi sono arrivate in chat. L'unica cosa inventata è la location: non c'era nessuna vista mare splendida, la casa si affacciava sull'interno vicino ad uno stradone abbastanza trafficato. Tutto il resto è la cronaca dettagliata di quella nottata tra il 10 e l' 11 agosto che ha cambiato i miei gusti sessuali da etero convinto a bisex. Pronti a gustarvi il finale?
Allora vi avevo lasciato con loro due che mi guardavano increduli e io con il cazzo duro ancora in mano. Non sapevo che dire, ero pietrificato, avevo davanti i due che fino a un attimo prima stavano scopando che mi guardavano come fossi stato il peggiore dei perverti. Presi il cuscino dal letto e me lo mesi davanti al pisello che si era ammosciato e dissi: "scusatemi.... Non volevo.... Vi ho sentiti e .... Scusatemi davvero". Loro zitti. Fu allora che notai che il pacco del mio amico si era fatto più gonfio e lei non smetteva di togliermi gli occhi di dosso. Il mio Nick dice tutto, quella situazione mi cominciava ad eccitare e il pisello cominciò a ritornare duro nascosto dal cuscino. Io sono un porco e ripresi: "sono davvero mortificato.... Scusatemi" ..... E buttai sul letto il cuscino tornando a mostrare il cazzo duro e ripresi "Scusatemi ma sentirvi scopare mi ha eccitato". Il cazzo del mio amico era ormai in piena erezione, ne avvertivo la forma da sotto lo slip e anche lei si vedeva che era eccitata nonostante la sottoveste. Poi rivolto a loro: "ma che ci fate qui? " Prese la parola lui e rispose che stavano cambiando stanza per trombare proprio per evitare di svegliarmi ed erano passati davanti alla mia per appurare che stessi dormendo. La situazione sembrava sempre più paradossale. Io col cazzo in tiro, lui con il cazzo in tiro e la moglie sempre più eccitata con i capezzoli che sotto la seta bianca non lasciavano dubbi. Io sono tutto tranne che timido e per non perdere tempo mi avvicinai a loro e misi una mano sul pacco di lui e una mano sul seno di lei baciandola sul collo. Tre semplici gesti che fecero cadere tutti i freni inibitori miei e soprattutto di loro due. Presi le mani di lei e la invitai a venire verso il letto e feci un sorriso a lui affinché mi seguisse. Le spostai le spalline della sottoveste che cadde a terra sfilandosi da sotto. Poi le feci cenno di sdraiarsi. Lei obbedì. Lui nel frattempo si era infilato una mano negli slip e si massaggiava il cazzo. Lo guardai e quando incontrai i suoi occhi spostai lo sguardo verso il mio cazzo. Lui capi: ero nudo e poteva spogliarsi anche lui. Abbassandosi gli slip fece uscire uno dei più bei piselli che abbia mai visto: non lunghissimo ma duro, con una cappella enorme, un po' più stretto alla base e largo verso la punta, un po' storto e con una sacca scrotale contente due testicoli giganti. Un cazzone animalesco, primitivo, virile, maschio. Sorrisi e guardai lei sul letto nuda a gambe aperte: poverina, pensai, ora capisco il perché dei gemiti, con un membro così rischiava ogni volta punti di sutura alla figa.
Io adoro leccare e mi posizionai comodo con la lingua sulla sua figa e ogni volta che con la lingua passavo dal basso verso l'alto ad aprirle le labbra, lei sussultava. Era fradicia un po' per la scopata iniziata e interrotta e un po' per quelle leccate avide.
Lui intanto si era messo davanti alla sua bocca per farsi spompinare. Avevo voglia di chiavarla con forza e dopo un po' la misi a pecora. È la posizione che più preferisco perché da modo ad uomo di dominare la propria donna. Lui sempre più infoiato, prima che cominciassi a fotterla, sgattaiolò sotto di lei con la testa verso la sua vagina e il suo cazzo in tiro verso la sua bocca. Incomincio' ad insalivarle la figa mentre io ero in attesa di penetrarla. Per un attimo smise di leccare e io mi avvicinai per infilare la cappella turgida dentro a quella splendida, aperta e bagnata cavità. Ho iniziato a penetrarla con passione e desiderio. Lui gli leccava il clitoride. Tutti gli umori vaginali gocciolavano sul volto di lui. Ero eccitato a bomba e anche loro. Lui penso che ormai non capisse più nulla tant'è che ad un certo punto incrociò le gambe sulla testa di lei che lo stava spompinando per abbassarle il capo e spingere tutta la mazza in gola mentre con la mano mi afferrò il cazzo e me lo tirò fuori dalla figa con forza. Si mise a leccarlo, proprio come un cane con l'osso, cercando di assaporare tutti i liquidi della moglie mischiati al mio precum.
Siamo andati avanti tutta la notte in una sorta di danza sessuale con sborrate in bocca di lei, con passaggi di sperma dalla bocca di lui alla mia e di nuovo alla moglie. Quanto di più depravato è stato fatto in quella magica notte di San Lorenzo. Due stelle cadenti vidi quella notte ed erano entrambe abbracciate a me quando esausti all'alba ci siamo abbandonati al sonno.

PS: anche il mio amico è qui su amaporn
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