Era da tempo che non mi capitava di fare un giro sui vari siti di annunci e questo weekend libero totalmente da qualunque tipo di impegno, mi diede la libertà di girare un po' a curiosare.
Non incontravo nessuno da qualche mese ormai e sentivo una certa voglia crescere, man mano che scorrevano gli annunci.
La mia attenzione fu rapita da questo annuncio.
"55enne incontrerebbe passivo totalmente depilato, per trasformarlo nella sua troia personale."
Era quello che cercavo, così risposi e dopo pochi minuti mi arrivò la risposta.
Voleva sapere di me.
"Sono bisex, passivo, depilato, 30 anni, 180 bel culo".
La sua risposta fu un semplice "ci vediamo alle ª via... villetta singola, non puoi sbagliare".
Caspita mi dissi, veloce e diretto.
Così andai a farmi una doccia, una bella peretta per stare pulito e mi misi in auto per raggiungere il posto.
La villetta era effettivamente l'unica della strada, molto curata, moderna, con un bel giardino.
Parcheggio e mi appresto a citofonare. Nessuna risposta, si apre il cancello pedonale e la porta.
Arrivo sull'uscio e mi accoglie un uomo alto circa 170, una pancia abbastanza pronunciata, un tipo professore universitario.
Si presenta come Franco e mi invita a sedermi in salotto.
Sul tavolino c'era un caffè fumante e iniziammo a parlare.
"Allora sarò diretto. Cerco una troia. Una persona che venga qui quando la chiamo e che faccia la mia donna. Quindi se accetti il ruolo possiamo andare oltre, altrimenti dopo il caffè puoi anche andare. Non mi interessa la scopata occasionale, quindi se cerchi 1 ora di svago, non fai per me."
Nel dire quelle parole, mi sentii strano, perché mai mi era capitato di avere difronte un uomo così diverso da come appare. Aveva una decisione ed una forza nel dire ciò che voleva che lasciava poco spazio a dubbi."
"Pottebbe interessarmi, ma dovrei capire nello specifico cosa intendi e poi bisogna capire se esiste affinità. "
"Beh semplicemente intendo dire che voglio uno che venga qui, assuma sembianze femminili, faccia la donna in tutto, compreso le faccende domestiche e che si conceda liberamente e totalmente."
"Faccende domestiche?"
"Si una spazzata a terra, preparare la cena o il pranzo, un caffè. Ovviamente sarà dotata di tutto."
"E se non ci intendessimo sessualmente?"
"Cosa cerchi? Il cazzo? Ce l'ho e anche discretamente grosso. Cerchi un maturo? Altrimenti non avresti risposto. Io cerco una giovane troia che ami il cazzo."
"Detta così mi sembra facile..."
"Lo è se vuoi. Puoi scegliere. Dietro di te c'è la porta e puoi uscire, altrimenti sulla tua destra c'è una stanza dove puoi entrare e diventare ciò che voglio."
Pensai per un attimo cosa fare poi mi alzai.
"Sulla destra hai detto?"
"Si, se entri lì sarai Laura, la mia troia, la mia donna. Troverai ciò che vuoi per diventarlo."
Lo guardai dritto negli occhi e con l'eccitazione che mi saliva.
"Accetto"
"Bene, allora vai Laura, ti aspetto qui tra un quarto d'ora. "
Mi diressi verso la stanza indicarmi richiudendomi alle spalle la porta.
Era una camera da letto, con bagno in camera e una porta scorrevole che dava in una cabina armadio. Entrai e mi ritrovai davanti l'impossibile. Gonne, giacche, abiti lunghi e corti, minigonne shirt, pantaloncini, leggings, giacche, tenute sportive ed eleganti, scarpe alte, basse, da ginnastica, stivali, borse, parrucche, intimo di qualunque specie. Un vero è proprio armadio da donna che più completo non poteva essere.
Un quarto d'ora.
In bagno trovai anche il trucco. Non mi ero mai truccato prima, quindi decisi di mettere solo il rossetto.
Mi spogliai totalmente, afferrai un perizoma di pizzo nero coordinato ad un reggiseno imbottito, calze autoreggenti. Un vestito nero lungo con una profonda scollatura dietro la schiena, una parrucca con capelli lisci neri e trovai dei sandali con tacco non troppo alto.
Mi guardai allo specchio. "Laura."
Uscii e franco era lì sul divano ad aspettarmi. Si alzò tenendomi incontro, mi prese per mano e mi fece sedere accanto a lui.
"Laura sei molto bella, hai fatto bene ad accettare, non te ne pentirai."
Mi presa la testa fermamente ed iniziò a baciarmi. Ricambiai il bacio lasciandomi andare a poco a poco. Poi iniziò ad accarezzarmi le gambe, alzandomi leggermente il vestito. Ci sapeva fare.
In men che non si dica mi fece alzare togliendomi il vestito iniziando a baciare il corpo.
Inizio a spogliarsi quando rimase in boxer si sedette sul divano chiedendomi di inginocchiarmi. Lo feci subito accarezzandogli il cazzo attraverso il boxer, mordicchiandolo ed iniziai a capire cosa intendeva con abbastanza grosso.
La voglia saliva sempre di più così gli sfilai il box e mi ritrovai difronte un cazzo notevole. Sui 20 cm e con una circonferenza ragguardevole.
Gli stimolo le palle con la lingua accarezzandolo, risalendo fino all'asta, continuando poi con un sali e scendi lento durante il quale sento i suoi mugolii di piacere. Poi ad un tratto si ferma si alza e me lo sbatte sulle labbra e sul viso.
"Puttanella, dovrai imparare a truccarti, e sistemarti meglio che puoi. Ti voglio totalmente donna". Mi fa aprire la bocca ed inizia a scoparmi la bocca con colpi lenti e decisi, aumentando poi il ritmo innalzando sempre più velocemente. Ero travolto dalla situazione e non mi accorsi che stava per godere. Mi ritrovai la sua sborrata violenta dritta in bocca. 1, 2 3 fiotti, poi si sfila, lasciando altri 2 fiotti violenti sul mio viso.
"Ingoia!"
Non l'avevo mai fatto, ma la sua decisione mi convinse a farlo. Era tanta che quasi vomitava, ma la mandai giù guardandolo.
"Lecca, puliscimelo per bene e poi vai a cucinare."
Lo ripreso in bocca ripulendolo tutto ed ingoiando ancora. Poi mi alzai andando verso la cucina... segue
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