Ormai era un classico quando mia zia aveva voglia ed io mettevo a disposizione i miei 18 cm. di uccello. Comandava io il gioco e quindi gli avevo aperto per bene il culetto, dove all'inizio facevo fatica ora entrava abbastanza bene, se no gli godevo in bocca e lei buttava giù. Una volta mio zio mi chiese cosa avessi fatto a sua moglie, io, rosso di vergogna e con la paura che ci avessi scoperto, risposi niente, mi disse che adesso a letto era una furia. Lei mi aveva detto che in ospedale, dove lavorava ogni tanto si faceva scopare da qualche dottore, ma che con me era diverso, sapevo dove toccarla e diceva che non capiva più niente voleva solo scopare. In effetti con me si comportava come una cagnetta in calore, un giorno mi chiese di darle una mano in cantina che doveva tirare giù alcuni scatoloni, io andai e finito il lavoro mi chiese come potesse ringraziarmi, io risposi di spogliarsi, lei mi disse qui in cantina e se scende qualcuno e ci vede, io risposi che avrebbe solo scoperto quanto era troia e così avrebbe dovuto soddisfare anche lui, si spoglio, le dissi di mettersi in ginocchio davanti a me e di cominciare a leccarmi, cominciò un pompino stupendo, le dissi di alzarsi ed appoggiare le mani contro il muro a gambe un pò aperte e lo infilai direttamente in culo, lanciò un gridolini ma poi cominciò a godere, la stantuffai per un pò poi tolto da dietro la feci girare e la feci finire di bocca, godetti e le riempiti la bocca, una volta finito le dissi di rivestirsi e io ne ne andai. Il giorno dopo mi disse che non dovevo trattarla così, io risposi che se non voleva che mio zio venisse a sapere che troia avesse sposato doveva fare tutto e stare zitta, mi rispose togliendosi tutto e dicendo che aveva voglia e mentre lo diceva mi stava già tirando fuori il cazzo un pò molle ma ben presto lo fece venire duro e ricominciammo a scopare.
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Categorie: Etero