SECONDO ASSALTO
L'estate continuava col suo calore asfissiante e io non riuscivo a trattenere ormai il mio sesso sempre in erezione. Col caldo tutti ci vestiamo più leggeri ma sembrava che quell'anno andavano tutte vestite di carta velina, seni prosperosi che con il caldo si eccitavano per niente, mi trovai diverse volte in imbarazzo davanti ad alcune signore che si accorgevano delle mie erezione. Mia zia sembrava in calore la vidi diverse volte spompare mio zio e appena poteva mi sbatteva in faccia la figa. Un pomeriggio mia madre mi disse di andare in cantina a prendere alcune bottiglie di vino e portarle a zia che le servivano. Io corsi e mentre salivo le scale per andare a casa sua mi ripetevo che dovevo consegnare e andare via. Suonai lei aprì in reggiseno e mutandine e mi disse di entrare veloce, prese le bottiglie e mi baciò in bocca mettendomi tutte e due le mani sul culo, rimasi impietrito l'unico organo che reagì era il mio sesso, che data l'altezza ed essendo io piegato per il bacio usciva diritto nei pantaloni. Mi prese mi portò a letto e mi disse che se avevo avuto fegato di farlo con una di 50 anni dovevo farlo anche con lei. Io cercai di dirle che non avrei servito più nessuna, ma lei ormai si era messa sopra di me e mi stava lecccando palle e mazza con voglia, mi disse di cominciare a leccarla che era già tutta bagnata, in men che non si dica le avevo già svuotato le palle in bocca, lei aveva fatto lo stesso con me. Continuava a leccarmi che diventò nuovamente duro, io ormai leccavo la sua figa che continuava a godere, ad un certo punto con la lingua andai a leccare il suo ano, ebbe un sussulto e un mugolio, capii che gli era piaciuto, ma mugolava senza perdere tempo e continuando a spompinare, disse solo che ero poco perché sapevo che mi avrebbe fatto scopare anche il culo. Di colpo si alzò e si girò mettendosi il cazzo bello duro in figa e cominciò a cavalcare, io vedevo davanti i suoi seni andare al ritmo dei colpi che davo, ovviamente aveva amplessi a go go, mentre mi scopa a gli infilai un dito in culo, lei mi guardò e mi disse bravo si vede che ti ha insegnato bene la signora, stavo per perdere vigore e lei se ne accorse si alzò e si mise alla pecorina e mi ordinò di metterglielo in culo, io feci fatica a trovargli il buco ed all'inizio anche a fare entrare la cappella, ad un certo punto sentii che cedette ed entrai con un colpo che ebbi paura d'avere fatto male, lei gridò dal piacere e m'incitò di sbatterlo forte, io gli dissi che era una grande troia e lei rispose sì che per il mio cazzo avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di averlo, risposi allora da adesso in poi quando avevo voglia lei doveva essere pronta, rispose sì sì fammi godere gli diedi un colpo fortissimo ed entrò tutto dentro quindi venni come una fontana, Leo continuò a dimenarsi tenendo stretto l'ano in modo da non farmi uscire, lo tolsi, la feci girare e gli dissi di pulirmi per bene con la bocca, leccò tutto con avidità, andai a lavarmi e lei mi raggiunse dopo un pò, tolse le mie mani e continuò lei a lavarmi, le chiesi se le avevo fatto male, mi disse che lo avevo allargato per benino, mi asciugò e andai a rivestirmi, lei mi seguì, una volta rivestito le dissi che allora quando avevo voglia tornavo e lei disse sì, mentre uscivo mi girai e le dissi tirandomi giù i pantaloni di baciarmelo lo feci e me ne andai e torbai tutte le volte che mi veniva voglia.