LA ZIA SI VUOLE DIVERTIRE
Era estate e nel 1984 era la mia prima estate dove non avevo il pensiero della scuola, avevo fatto il servizio militare e cercavo un lavoro, lavoravo già in una tipografia ma in nero, cercavo un posto certo, non ero bellissimo anzi tutt'altro ma ispiravo le donne ad essere maialino con me, specialmente le sposate. Venivo da una storia con una di 50 anni che mi aveva sverginato, anche se in senso lato, perché da piccolo mi avevano sottoposto ad un intervento di circoncisione, quindi la mia cappella era già libera, poi crescendo si era messo in evedenza anche lui, non grandi misure ma soddisfavano la voglia delle donne, anche mia zia mi aveva portato a letto ma era stata una svelti a, mi cercava per farsi dare una ripassata e togliersi lo sfizio di vedere come ero come schiavetto a letto. Quel pomeriggio uscii col motorino per divertirmi un pò, lo lancia sulla via vuota quando una macchina uscendo da un parcheggio in retromarcia mi tagliò la strada, io freni caddi e mi rialzati e tirai su il motorino con la guidatrice che mi chiedeva se mi ero fatto male, dicendole che non mi ero fatto niente di grave la mandai a quel paese e tornai a casa. Arrivato in garage mi misi a controllare se il motorino aveva subito gravi danni e sentii sulla guancia un senso di bagnato, mi tocca e mi accorsi che era sangue. Mia zia era fuori sul balcone e si accorse del sangue e mi disse di salire subito da lei per vedere cosa mi era successo, premetto che lei lavorava da infermiera, una volta salito fui subito visitato e curato da un taglio sul sopracciglio e messo un cerotto cicatrizzante mi accompagnò su da mia madre per rassicurarla che non era niente di grave, mi disse di passare qualche giorno dopo perchè così avrebbe controllato se la guarigione precedeva bene. In tutto questa baraonda a me non era sfuggito che mentre mi medicava la mia faccia era proprio all'altezza dei suoi sensi, belli sodi o per lo meno penso perchè non li avevo toccati, i capezzoli si erano drizzati, la notte stessa dedicai un bel segone a quei capezzoli. Qualche giorno più tardi venne alla sera a vedere come andavo e per dirmi che l'indomani mattina era a casa e di passare per la disinfezione della ferita, io la ringraziai e le chiesi quanto dovevo pagare per l'intervento, ridendo e lei sempre ridendo disse di stare tranquillo. La mattina mi presentai presto, tanto che c'era ancora mio zio a casa, ci salutò e ci disse di fare i bravi, mia zia gli rispose di stare tranquillo, uscito, mi accorsi che lei era in vestaglia, mi fece sedere e cominciò col togliere quello che restava del cerotto e le chiesi veramente cosa potevo fare per sdebitarmi, lei rispose semplicemente che lo sapevo. Finito l'intervento si sedette sul divano e mi disse cosa volevo fare, capii e le dissi vado in bagno, feci pipi e mi spogliati, mi ripresentai completamente nudo davanti a lei, mi guardò e dicendomi che avevo capito tutto slacciò la vastaglia e mi ordinò di cominciare a leccarla aprendo le gambe, io mi misi in ginocchio e misi la mia testa tra le sue gambe, cominciai a leccare ma mi accorsi che era già tutta bagnata e disse che era da tanto che desiderava sentire la mia lingua e riversare tutta la sua goduria nella mia bocca, infatti come con la lingua arrivai al grilletto mi innondò con un abbondante orgasmo, ormai guaiva e gemeva sotto i miei colpi di lingua e gli orgasmi si succedevano velocemente, ormai inebriato da tutto questo le infilai piano piano il dito medio nell'anno, mi fece spaventare perchè urlò di piacere. Il tempo passò ad un certo punto fu esausta mi spinse via la testa e mi guardò, io ero ancora bagnato per gran parte della faccia dai suoi orgasmi, mi disse che era stato stupendo mai nessuno l'aveva fatta godere così neanche scopandola, mi diede una leccata sulla bocca e mi disse tirati su, feci fatica a rialzarmi, le ginocchia rimaste per tanto tempo piegate erano dure, mi misi in piedi e lei mi prese per il cazzo e mi tirò a se, era duro, cominciò col leccarmi le palle, e mi disse niente sega stamattina, io feci cenno di no con la testa e poi cominciò a leccare la cappella mentre la mano andava su e giù per l'asta, poi feci sparire tutto nella sua bocca, sentii che toccai la sua gola cominciò un pompino delicato ma deciso, sentivo che non avrei resistito per molto, mi trovai a pensare devo godere in bocca o spruzzare tutto in faccia, poi pensai lei comanda lei decide, stavo per arrivare a godere, quando sentii la sua mano andare a tastare i miei glutei ed infilare la mano nel solco, poi passò la mano da sotto le palle e sentivo le sue dita solleticare il mio amo fino ad infilarmi un dito dentro in quel momento le riempii la bocca di sborra, invece di togliersi ingoiò tutto e tenendomi sempre un dito dentro al mio ano mi ripulii per bene, me lo strizzò per bene in modo da non perdere neanche una goccia del mio nettare. Mi ordinò di andare a lavarmi e rivestirmi che per quel giorno l'avevo soddisfatta, io ubbidii, fatto tutto tornai in sala e la trovai come l'avevo lasciata, solo che si fumava una sigaretta, mi disse di andare che mi avrebbe fatto sapere quando ci potevamo vedere perchè voleva scopami io la salutai e lei mi disse dove vai vieni a salutarmi per bene, mi baciò in bocca e si fece baciare anche la figa. Vi racconterò in seguito come andò la scopata.