Lavoravo come titolare di un'agenzia commerciale e avevo un bell'ufficio vicino al centro da cui si godevva di un bellissimo panorama essendo all'ultimo piano di un palazzo alto.
La mia segretaria.... un classico. quasi 20 anni più giovane di me.
Giovanissima, 20 anni, bella e formosa, ma assolutamente ingenua ed inesperta.
stavamo molto tempo insieme perchè non sapeva fare molto e dovevo insegnarle (ma lo facevo volentieri!) e sono convinto che non era insensibile al fascino del "capo".
Era tanto che la stuzzicavo, ma sempre con delicatezza. Una sera tornavamo da una riunione la sera tardi (verso mezzanotte) e passammo dall'ufficio per lasciare del materiale.
Aveva addosso una minigonna ed una camicetta bianca che esaltava il suo seno sodo e prorompente, saliamo in ascensore e non resistetti... mi avvicinai e la baciai!
"Ora mi respinge" pensai.... macchè! non aspettava altro! la sua bocca si aprii e ci baciammo profondamente mescolando le nostre lingue.
Avrei voluto che quell'ascensore non si fermasse mai, ma invece arrivammo al piano e fummo costretti a staccarci.
Entrammo in ufficio e andammo direttamente nel mio studio.
Era la stanza più bella, naturalmente, con un grande tavolo per riunioni e una grande finestra che dava sulle colline illuminate da mille luci
In pochi secondi la ragazza si trovò distesa sul tavolola minigonna era già alta sull'ombellicoe la mia bocca si era impossessata del suo sesso. La bacia e la leccai a fondo, sfilai le mutandine e assaporai bene la sua fichetta vergine (incredibile ma vero!). Era bellissima, profumata e stretta. Naturalmente non la scopai, non avrei mai potuto portarle via il fuore della sua purezza.
Ma dopo averla leccata sapientemente, la sentii fremere e godere con furore. Ebbe un orgasmo forte, improvviso e violento, come non aveva mai avuto.
Quando si calmò, la baciai profondamente. i suoi seni erano ormai scopertiperchè la camicetta era semiaperta, i suoi capezzoli erano rossi e grossi. Li baciai e li succhiai.
Era stordita.
Poi la sollevai e la feci sedere sulla poltrona.
"ora devi fare altrettanto!" le dissi tirando fuori il mio cazzo durissimo.
Glielo appoggiai alle labbra. Lei mi guardò stupita. "non l'ho mai fatto!" mi confessò eccitandomi ancora di più. Lo appoggiai alle sue labbra e la invitai a baciarlo. Lo fece con timidezza. La cappella lucida e invitante ricevette il suo primo contatto, poi le presi il viso e gli feci aprire la bocca spingendo dentro il mio uccello.
Confesso che provai un godimento incredibile a violare per la prima volta quella boccuccia.
E' vero che non ci sapeva fare, allora dopo averla scopata un po' in bocca le dissi di muovere la lingua sulla cappella, di succhiare come se fosse un calippo e di darmi più piacere possibile.
Lo fece con passione e cercando di accontentarmi il più possibile.
Confesso che ero talmente eccitato che non durai molto (era tanto che aspettavo quel momento), le trattenni la testa verso di me mentre iniziai a schizzare fiotti di sperma denso e grumoso nella sua bocca inesperta. Lei quasi si meravigliò, forse non avrebbe voluto arrivare a tanto ma fu costretta a riceverlo tutto fino a che non finii il mio orgasmo.Quando uscii dalle sue labbra, un rivolo bianco le scivolò fuori finendo sui suoi seni e ne fu imbarazzatissima.
Rimase qualche secondo con lo sperma in bocca domandandomi con lo sguardo che cosa ne avrebbe dovuto fare (giuro!) .
Io la invitai ad ingoiarlo, rassicurandola che non le avrebbe fatto male e che magari le sarebbe anche piaciuto.
così in un colpo solo buttò giù tutto anche per la paura di sporcarsi la camicetta se le fosse uscito fuori.
Successe ancora qualche altra volta e ogni volta migliorava sempre di più la sua arte orale, poi il lavoro cambiò e adesso ci rivediamo ogni tanto al mare con le rispettive famiglie.
Ogni tanto ripenso con piacere a quei momenti e penso al piacere che ho fatto a suo marito ad insegnarle a fare i pompini.
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Aggiunto: 5 anni fa
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Prime Esperienze