Mentre stavo frequentando Anna, nello stesso palazzo venne ad abitare mio zio con la famiglia, affitarono l'alloggio al primo piano, mia zia era una bella signora sui 40 anni, un pò in carne ma ben proporzionata, facevano una bella coppia con mentalità molto aperta, infatti varie volte mi aveva chiesto se avevo una ragazza e se avevo già scopato, quando mi rivolgeva queste domande io rosso in volto rispondevo di no, anni prima le avevo dedicato molte seghe. Un giorno che ero in garage ad aggiustare il motorino le caddero delle pinze e mii chiese di tirargliele sul balcone, io corsi subito e cominciai il lancio, guardando su mi accorsi che sotto il grembiule che aveva addosso era senza mutandine, rimasi a testa in su a fissare quel punto tanto che lei mi dissedi muovermi a tirargli su l'ultima pinza e facendosi una bella risata. Il pomeriggio dopo Anna volle che passassi perchlè le prudeva e gli serviva un massaggio, mentre scendevo incontrai mia zia che veniva a casa mia per parlare con mia mamma, indossava lo stesso grembiule e d'istinto pensai chissà se ha le mutande, mi chiese dove andavo e io risposi a fare una commissione, il pomeriggio lo passai a leccare e a far godere Anna, lo leccò, lo scopò e lo prese nel culo, insomma feci bene il mio lavoro di schiavetto, la sera tornai a casa cenai e mia madre mi disse che mia zia voleva parlarmi, chiesi perché ma lei non me lo seppe dire. Feci passare qualche giorno poi una mattina mi presentai a casa sua, suona il campanello e lei venne ad aprirmi in accappatoio, scusandosi perchlè aveva appena fatto la doccia, mi fece entrare e andammo a sederci in cucina, gli dissi che mamma mi aveva detto che doveva parlarmi e lei disse sì voleva farmi qualche domanda, io risposi dimmi. Mi chiese cosa avevo visto il pomeriggio prima che mi fece rimanere incantato, io feci il vago lei andò al sodo dicendo che avevo visto che era senza mutande, io risposi imbarazzato di sì, mi chiese se la sera mi ero fatto una sega pensando a lei, io sempre più imbarazzato risposi si. La seconda domanda fu cosa andavo a fare a casa della signora Anna, lì il mondo mi crollò addosso come facevo a spiegarle che andavo per servire sessualmente una signora, anche se ancora piacente di 60 anni, mi vergognavo. Non riuscivo a trovare una risposta, lei capendo il mio imbarazzo, mi disse qualunque cosa fai probabilmente la fai bene visto che vai quasi tutti i giorni, io risposi che mi vergognavo a dirla ma che mi piaceva e la facevo bene. Lei mi guardò si alzò in piedi davanti a me e mi chiese se quello che avevo visto il pomeriggio prima sapevo come gestirla, io feci finta di non capire di cosa parlava, lei mi mise una mano sul pacco e mi chiese perché ero eccitato, effettivamente non mi ero accorto che il mio fratellino era diventato duro, mi disse ti ha fatto diventare uomo, risposi in un certo senso si. Lei rimase per parecchio tempo in piedi davanti a me, quindi mi disse non ti vergogni ad essere nudo davanti ad una donna, risposi no, mi ordinò di spogliarmi, mi rifiuta Anna era una estranea lei era mia zia, mi ricattò dicendomi che avrebbe detto tutto a mia madre, andai in camera, seguito da lei, mi spogliati tolto le mutande lei cominciò a toccarlo dicendomi che adesso capiva tutto che con un cazzo così è soprattutto una cappella come la mia qualunque donna mi avrebbe scopato. Tolto l'accappatoio mi buttò sul letto e cominciò a spompinarmi, io ad un certo punto mi girai e messomi in mezzo alle sue gambe cominciai a leccare la figa e dopo un pò col dito a stuzzicarle il buco del culo, cominciò a godere come una cacca, stavo per venire anche io ma lei si girò e mi cavalcò finché non la riempiti di sborra, diede un ultimo sussulto e capii che aveva goduto per l'ennesima volta. Restammo qualche minuto a riprendere fiato, poi lei si girò lo prese in bocca e mi ripulì die miei e dei suoi umori, ovviamente la sua bocca mi eccitó nuovamente, si giró mettendosi alla pecorina e volle essere montata, mi disse come una vacca, prendendola di parola dopo un pò lo tolsi dalla figa e piano lo infilai nel culo e cominciai a darci colpi sempre più forti, quando le sborra dentro lei aveva già avuto molti orgasmi, anche in questa occasione volle ripulire tutto con la bocca, cominciai a rivestiti e lei mi disse che adesso sapeva a chi rivolgersi in famiglia quando voleva godere, io mi misi a ridere e prima di uscire le baciami la bocca e poi la figa.
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Categorie: Etero