Antefatto

Tutto incominciò quel giorno rientro prima dall'allenamento, ho 17 anni e sono nella squadra di pallavolo della scuola, sono alto uno e ottanta, magro e slanciato e il coach mi ha affidato il compito di schiacciatore grazie alla forza che ho quando sparo la palla verso il campo avversario.

Mi chiamo Mauro e frequento un istituto tecnico-professionale in provincia di Milano, abito con i miei genitori e mia sorella Adele di 23 anni. Adele è una bella ragazza, mora, con una bella chioma vaporosa, anche lei è alta quasi quanto me (abbiamo preso da nostro padre) e ha un bel fisico da atleta perché ha fatto pallavolo fino ai diciotto anni. Anche se da quando non la fa più ha messo su quel po’ di rotolini ai fianchi e nelle cosce che me la rendono ancora più appetibile.

Nostra madre ha superato i cinquanta ed è bassa di statura ma ha un corpo ben formoso dalle linee morbide e rotondi, un fisico che mantiene sodo grazie a tanta attività e movimento.

Non vi nascondo che mia sorella Adele, quel bel pezzo di figa, ha nutrito fino a quel giorno tutte le mie bollenti fantasie di adolescente sempre in presa a tempeste ormonali.

Fino a quel giorno lei è stata la donna più grande d'età per cui mi sono masturbato. Ho cominciato a segarmi per lei a undici anni, ogni volta che si chiudeva in bagno io mi piazzavo davanti la porta a spiarla e giù a spararmi seghe e sborrare nelle mutande, e poi quando non c'era a casa andavo nella sua stanza e giù a smanettare e sborrare mentre mi strofinavo le sue mutandine in faccia e ci affondavo naso e bocca!

Quel giorno però le cose sono cambiate in maniera impensabile perché è successa una cosa a cui stento perfino a credere.

La mattina Adele era venuta in camera mia e sbraitava perché mi ero preso in prestito da giorni il suo lettore mp3 senza ridarglielo. Io ero a letto e mi stavo masturbando selvaggiamente proprio pensando a mia sorella, quando ecco che lei piomba nella mia stanza tutta infastidita e lanciandomi una serie di parolacce, mi ha ripetuto per la millesima volta che odia chi prende in prestito le cose senza restituirle. Indossava solo la canottiera leggera della notte, aderente e sottile che le metteva in risalto le belle tette sode e rotonde, e le mutandine bianche. Si è messa a frugare nei miei cassetti e per farlo mi dava la schiena.

Appena l'ho vista entrare ho smesso di smanettarmi e mi sono girato su un fianco per nasconderle il gonfiore dell'erezione che si sollevava da sotto il lenzuolo, e in quella posizione il suo culo con le mutandine infilate nel solco mi veniva proprio davanti e per tutto il tempo che lei è stata a frugare nei cassetti io ho gliel'ho fissato scrutando quelle chiappe sode e lisce che lei, piegandosi in avanti, metteva bene in evidenza proprio davanti alla mia faccia!

Purtroppo ha trovato subito il suo lettore e così se n'è tornata in camera sua prima che io trovassi il coraggio di riprendere a masturbarmi davanti al suo culo, ma per tutto il giorno, sia a lezione che all'allenamento, non ho smesso di pensare alla scena, ero così distratto che il coach a un certo punto mi ha cacciato dal campo e così ho preso il borsone e sono rientrato a casa con una buona ora di anticipo dal solito.

Continua
(per commenti e opinioni scrivete a: pensieriosceni@yahoo.it)
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Categorie: Incesti Masturbazioni