Ho sempre giocato col buchetto del mio culo, fin dalle elementari. All'inizio ero solo curioso di guardarmelo nello specchio, e poi iniziai a provare piacere massaggiandolo con un dito fino a ficcarmelo tutto dentro. Così mi masturbavo analmente muovendo il dito avanti e indietro in modo ritmico nel mio culo come se fosse un cazzo. L'eccitazione mi portava ad infilarmi dentro anche due dita insieme, poi tre e alla fine quattro... per lubrificante usavo la saliva, che in quelle situazioni diveniva più appiccicosa. Un po' alla volta riuscii a ficcarmi dentro tutto il palmo della mano, lasciando fuori solo il pollice, e così mi sbattevo il culo fino ad allargarlmelo come se stesse ricevendo un cazzone che, anche se piuttosto corto, mi apriva a dismisura.
Questa pratica mi ha sempre accompagnato, fino all'età adulta, quando ho iniziato a masturbarmi con falli finti fai da te, grazie a preservativi che mettevo su cose comune, tipo una sciarpa strettamente arrotolata, bende elastiche, cotone idrofilo e roba del genere, per provare sensazioni nuove, fino a 22 cm di profondità.
Diciamo che per la profondità avevo messo un limite... 22 cm... lunghezza di cazzo che, come si sa, solo pochi hanno. Ma in circonferenza ogni tanto esageravo... andavo a periodi... a volte ne costruivo qualcuno talmente largo fino a superare i 16 cm di circonferenze. E poi lo contemplavo:" Che cazzone... chissà se c'è qualcuno che l'avrà così... il mio culo riuscirebbe ad ingoiarlo tutto... vorrei essere sbattuto da uno con un cazzone così!"
La masturbazione anale mi ha sempre fatto star bene... è come se mi riempisse un vuoto che avvertivo dentro il culo, dopo giorni di astinenza.
Anche se l'astinenza anale, a volte è durata pure più di qualche mese o due, e pure tre, alla fine ci sono sempre ricaduto.
Nella vita sono una persona normale, nel senso che non ho mai fatto capire agli altri delle mie strane voglie. Tuttavia venne il tempo che incominciai seriamente a pensare a quello che potrei provare se veramente stessi con un uomo, logicamente facendo io il ruolo passivo. Questa cosa l'ho coltivata per anni, finché un giorno, grazie ai sociales, decisi di mettere un annuncio su un sito d'incontri: "Uomo cerca uomo... io solo ruolo passivo. Alto 170 cm, moro, pulito... sposato, insospettabile... insomma una persona di cui puoi fidarti. Non frequento bar o altri locali simili. Mi piacerebbe stare con un uomo con le mie stesse caratteristiche ma che sia disposto a fare solo il ruolo attivo. Poche esperienze omo... mi piace il profumo del cazzo... mi piacerebbe prenderlo in bocca ed anche nel culo ".
E misi nell'annuncio anche una foto del mio didietro nudo... appariva veramente attraente, anzi arrapante!
Mi rispose subito un uomo dal tono di voce sicuro di sé... mi dette direttamente il suo numero di telefono, e perciò dovetti dargli anch'io il mio se volevo che la cosa continuasse. Ci demmo subito un appuntamento nel centro della sua città, che è a 15 km dalla mia, come due persone che si conoscevano da anni. Era un pomeriggio... più o meno metà marzo... c'incontrammo verso l'imbrunire. Non era un bel ragazzo, anzi era piuttosto vecchio, di almeno sette anni più di me... non era neanche attraente... sovrappeso, ma questa cosa a me non importava... mi interessava solo che avesse un bel cazzo e, quando arrivammo al sodo, non ne rimasi deluso: aveva veramente un bel cazzo, più grande del mio, ma lungi dalle misure del cazzone finto che io avevo a casa, nel mio nascondino segreto.
Era salito nella mia auto e, senza perdere tempo, andammo verso un posto di periferia che lui stesso ben conosceva, a dieci minuti di macchina. S'era fatto più buio quando arrivammo, ma le luci di una fabbrica vicina illuminavano appena l'abitacolo nella nostra auto... ci si vedeva bene. Appartati lì, con la mia macchina, dove nessuno sarebbe passato, per la prima volta a 53 anni stringevo in mano un cazzo vero... di un altro uomo... finii per fargli un appassionato pompino.
Mi aveva sempre attirato l'odore del cazzo... spesso durante una sega mi impregnavo la mano sinistra del suo odore per respirarlo profondamente, mentre con la destra continuavo a segarmi... avevo assaggiato e ingoiato anche il mio sperma... un po' difficile a descriverne il sapore... sinceramente non mi piacque... avvertivo una strana sensazione di freddo e tagliente che mi scendeva nella gola.
Sinceramente ingoiare il mio sperma non l'ho fatto spesso, però ci sono stati dei momenti, durante le seghe, che mi sono sentito talmente preso da questa cosa da dire, mentre stavo per venire: "Stavolta me lo ingoio tutto!" E poi non l'ho fatto... solo poche volte ci sono riuscito. Quel giorno però, la sensazione di avere finalmente tra le mani e in bocca un cazzo di un altro uomo mi eccitava in modo diverso... tutto mi sembrava più dolce, e volevo andare fino in fondo. Mi stavo eccitando con un cazzo di un altro uomo. Anche se il mio non era divenuto duro ( avevo avvertito un piccolo gonfiarsi ma poi si era fermato), mi si era tutto bagnato il glande di liquido che si ha prima dell'eiaculazione. Sentivo l'odore di quel cazzo sotto il mio naso... prima di prenderlo in bocca me l'ero passato col suo glande un po' per tutto il viso... era morbido, vellutato e forte del suo odore caratteristico... che sensazione piacevole... per un attimo credetti di stare in Paradiso!
Non ero riuscito a prenderlo tutto in bocca, non potei fargli, come si dice, la gola profonda... non ero ancora abituato... se provavo a spingerlo più in gola mi veniva il riflesso del vomito, però lo succhiavo e lo leccavo per bene, con passione... l'uomo vedeva che veramente mi piaceva e si eccitava. I miei pantaloni, per la situazione, erano stati abbassati e pure le mutande... avevo le chiappe al vento, e lui con una mano continuamente me le accarezzava, e me le palpava... ogni tanto dava anche uno schiaffo come volesse sculacciarmi ma subito si fermava, e poi sentivo le punte delle sue dita affondare dentro il solco di esse per stringerne una... con quella sua grande mano riusciva a tenere tutta una chiappa. Così me la stringeva fino a farmi sentire le sue unghie come volessero marchiarmi, e prima che io potessi dirgli di smettere rallentava la presa... tutto era sincronizzato... io che gli facevo un pompino, con chiappe scoperte, e lui che si eccitava di più mentre me le palpava e me le stringeva... ogni tanto mi chiamava anche zoccola, ed io mi sentivo più femmina. Mi tastava l'ano col polpastrello di un dito, come per sentirne la resistenza, spingeva, quasi affondava, ed io, rilassato, muovendomi appena col culo, mi aprivo per accoglierlo, avvolgerlo... facevo la zoccola... mi sentivo femmina.
Era il primo che mi toccava lì, e lo stava facendo delicatamente bene, preciso, da scoprire quanto rotto era il mio culo... quell'uomo rimase veramente soddisfatto.
Quando stava per venire il suo cazzo nella mia bocca sembrò un vibratore... udii un forte gemito, e poi tutto il suo corpo tremò dal piacere... riuscì finalmente a svuotarsi, ed io ne fui felice... ero stato io a farlo godere! Pensavo a questo, ed ero ancora più felice. L'avevo svuotato completamente... avevo preso tutto il suo getto di sperma nella mia bocca, fino al l'ultima goccia, ingoiandolo velocemente, quand'era ancora caldo, senza avere il tempo di assaporarlo, tutto era colato fluido in gola, e non avevo avvertito nessuna sensazione sgradevole, come quando avevo ingoiato il mio. Mentre ancora gemeva, sempre nella mia bocca, dette i suoi ultimi colpi di cazzo, ma io non mollai la presa. E fu così che poi restammo per non so quanto tutti e due immobili, appagati... io con una guancia sprofondata nella sua grossa pancia nuda... sull'ombelico, come stessi su un cuscino... in bocca avevo ancora il suo cazzo, dolcemente duro... tra lingua e palato... passai a leccarlo, mentre pian pianino si sgonfiava.
Sarei restato così per chissà quanto tempo ancora... rilassato e soddisfatto... appagato: felice!
Un lungo silenzio, e poi sentii dire: "Hai un bel culetto... veramente... come piace a me. La prossima volta andremo in un B&B... ce n'è uno a Santa Maria Capua Vetere... un amico... puoi fidarti, e chiede pochi soldi. Voglio incularti per bene... darti alcune botte precise".
Riuscii a solo a dire ok, ed aggiunse: "Va bene, andiamo adesso, ho detto a mia moglie che sarei tornato tra un'ora e sono in ritardo... non vorrei fare ancora più tardi".
Stesso in macchina mi ero tirato su le barche, mi ricomponevo alla meglio. Lui, invece, per farlo era sceso, ma più che altro per farsi una pisciata.
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Categorie: Gay e Bisex