Scegliemmo un giorno lavorativo perchè normalmente nei prati e nei posti adatti per un pic nic, c’è poca gente e tutto è più tranquillo.
I miei compagni mi passarono a prendere sotto casa alle 08:30 e dopo esserci fermati ad un supermarket per acquistare i prodotti gastronomici da consumare per il pranzo, partimmo per la scampagnata.
Ci fermammo in un posto che conosciamo bene dove c’è l’erba bassa per accamparsi, dove c’è un limpido corso d’acqua, e dove ci sono anche alberi e cespugli per un po di privacy.
Dopo aver sistemato qualche sedia, poggiato all’ombra le borse con gli alimenti e le bevande, decidemmo di fare una passeggiata, camminammo per circa poco più di un’ora perchè il sole picchiava.
Tornati al piccolo accampamento ci spogliammo per restare in costume da bagno e per evitare delle noiose ustioni ci cospargemmo, a vicenda, il corpo con la crema protettiva.
Valerio si occupò di spalmarmi la crema sulle spalle e chissà perchè, mentre me la spalmava uniformemente, mi infilò la mano sotto il costume per mettermi la crema anche sulle natiche, forse moriva dalla voglia di toccarmi?
Dopo cominciammo ad accendere, facendo attenzione a non provocare incendi nell’ambiente circostante, la brace sulla quale avremmo rosolato la carne di maiale, ovvero bistecche e salsicce, che avremmo consumato per il pranzo.
Alle 13:00 cominciammo a mangiare e a ridere tra una cazzata e l’altra dette da noi, bevemmo del buon vino bianco, non abbastanza per renderci in stato di ebbrezza ma quanto basta per renderci più allegri e disinibiti.
Dopo aver finito di mangiare, visto che il caldo stava diventando opprimente, Valerio disse:
- Perchè non ci spostiamo all’ombra dietro quel cespuglio e sotto quegli alberi?
Io e Daniele pensammo che era una buona idea anche se io cominciavo ad accaldarmi di più perchè già immaginavo dove volevano arrivare i miei amici.
Stendemmo quindi una coperta dietro il cespuglio ma non feci in tempo a sdraiarmi perchè i miei amici si avvicinarono a me, a stretto contatto corporeo, Valerio davanti e Daniele dietro, i quali cominciarono a toccarmi in tutto il corpo e facendo cadere giù, lentamente, il mio costume e rimasi completamente nudo.
Avevo dei sospetti che Velerio e Daniele avessero le mie stesse tendenze sessuali, ma con loro non ci ero mai stato, quindi ritrovarmi nudo al loro cospetto mi creava imbarazzo, vergogna ed anche eccitazione, il pene mi si era indurito, i capezzoli si erano inturgiditi.
Valerio e Daniele si tolsero il costume anche loro e dopo mentre io rimasi in piedi, loro cominciarono a leccarmi ovunque, salendo dal basso verso l’alto.
Mentre Valerio mi leccava i testicoli, Daniele mi slinguava sui capezzoli e quando entrambi lentamente arrivarono in alto con le loro lingue, Valerio cominciò a baciarmi ed io a congiungere la mia lingua con la sua, Daniele, invece provvedeva a leccarmi sul collo.
Fu a quel punto che cominciai lentamente ad abbassarmi e a sedermi quindi sui talloni e a prendere con le mani i loro cazzi ormai ben duri.
Poi mentre masturbavo Daniele, con la bocca succhiavo il cazzo di Valerio, e quando Masturbavo Valerio pompavo per bene Daniele senza dimenticare di succhiare e slinguare prima sulle sue palle.
Oramai erano crollate tutte le nostre inibizioni e ad un certo punto Valerio mi disse:
- Siamo in campagna, c’è il profumo dell’erba e degli animali, sei capace ad integrarti nell’ambiente facendo la pecora?
Non me lo feci ripetere, in fondo era quello che aspettavo, mi misi quindi a quattro zampe sulla coperta.
Valerio non perse tempo, si inginocchiò davanti, con il suo lato A girato verso il mio viso e infilò il suo cazzo nella mia bocca mentre Daniele, che prese posizione dietro di me, afferrò con forza le chiappe per allargarle e cominciò, con la lingua, a lubrificarmi il mio buco ormai rimasto indifeso.
Poi dopo averlo lubrificato abbastanza, anche aiutandosi con dell’olio da cucina che avevamo portato per le bruschette, prese una salsiccia cruda che era avanzata e lentamente anche ruotandola, me l’affondò nel buco.
Visto che la salsiccia scivolava bene, il furbo si divertì a farla entrare ed uscire prima piano e poi veloce.
Mugulavo e ansimavo dall’estasi, i miei mugolii si mischiavano ai loro.
Daniele quindi decise di togliere la salsiccia, inserendo ora, la sua salsiccia, decisamente più lunga e più dura, mentre in quel momento slinguavo sulla cappella di Valerio.
Ad ogni spinta di Daniele corrispondeva un mio lamento di piacere, mi sentivo davvero una troia.
Poi i due fecero cambio posizione e mentre succhiavo il cazzo di Daniele, Valerio spingeva dietro dando anche, ogni tanto, delle eccitanti sculacciate.
Il primo ad eiaculare fu Daniele, che bagnò tutto il mio viso, dopo qualche minuto fu la volta di Valerio che uscì qualche secondo prima dal mio buco e mi sborrò sulla schiena.
Io vista la situazione e visto il piacere che provavo inondai, qualche minuto prima di loro, la coperta che avevamo messo sul prato.
Era stata un’esperienza davvero eccitante ma quando mi stavo rivestendo mi accorsi di una cosa a cui non avevo fatto caso:
Daniele aveva messo alla giusta distanza il suo smartphone, facendo partire prima di iniziare la registrazione video.
Ci sedemmo quindi nell’area barbecue e Daniele mi disse:
- ora guardiamo insieme il filmato per farti capire quando sei stato troia!
Rivedere il filmato mi eccitò nuovamente, ma era tardi e dovevamo andare via, i miei amici, correttamente cancellarono il filmato dallo smartphone e partimmo verso casa sessualmente appagati e felici di aver passato una giornata straordinaria.
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Aggiunto: 5 anni fa
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Gay e Bisex
«ho fatto anche io una scampagnata simile solo che gli amici che mi hanno scopata erano 8»