Siamo originari di due paesini divisi da tanti chilometri e decidiamo di trovare un paesino comodo da raggiungere per entrambi in Puglia. L'albergo molto belli, ma non facciamo in tempo a raggiungere la camera che il mio cazzo già é di marmo. Entrati in camera l'imbarazzo reciproco, per noi era una situazione del tutto nuova, lei disfa la valigia e non sapendo come rompere ip ghiaccio le dico di avere un pensierino per lei. Il suo stupore per il regalo inaspettato si trasforma in un paio di secondi in imbarazzo quando prendo dalla valigia il vibratore, le sue guance diventano rosse e per un minuto cade il gelo nonostante i 40 gradi.
Le dico: ne hai mai usato uno? É facile ti spiego come si fa... e nel frattempo la adagio sul letto cercando di aprirle le gambe. Lei ammette candidamente di non aver mai usato una cosa del genere, e che la cosa la incuriosisce. Le sfilo ip vestino e le vedo le mutante...azzurrine tutte inzuppate. Le sposto senza sfilarle, assaggio con la lingua quello che le mutande nascondevano e con la mano destra afferro il vibratore e lo avvicino alla sua vagina.
Posso? Le chiedo e senza aspettare la risposta le infilo delicatamente quel cazzo di plastica dentro.
Il respiro diventa più affannoso, fa quasi per tirarsi indietro, ma quel cazzo viene quasi risucchiato dentro accompagnato da alcuni gemiti quasi trattenuti.
Le chiedo se posso continuare, ma la risposta era ovvia, anche le lenzuola erano gia umide dei suoi umori. Dice di fare piano, ma alla sua richiesta disubidisco e inizio una masturbazione frenetica, a tratti quasi violenta, i gemiti diventano urla e trattenerle, é impossibile. Le sue mani si aggrappano alle lenzuola adesso bagnate e non umide. Muovo il fallo sempre più velocemente fin quando, come una fontanina in una piazza, la sua vagina lascia sgorgare uno zampillo verso la mia faccia mentre la sua voce trema e le sue urla si fanno più potenti. Porto la sua mano sul vibratore e le dico di continuare da sola, intanto mi sposto e infilo il mio cazzo nella sua bocca spalancata dal piacere. La scopo in bocca per un po' fin quando sopraffatto dalla voglia lo sfilo dalla bocca e senza esitazione lo infilo, con tutto il desiderio accumulato nei mesi precedenti, nella sua fessura bagnata. Il mio cazzo si muove sicuro fra le sue gambe spalancate e le sue unghie affondando nella mia schiena. Lei si bagna sempre di più, ma io sono pesante sul quel corpo esile, lo sento, le ansima, respira affannosamente, geme...è quasi esausta, ma io no...le dico di girarsi. La voglio a pecora. Obbedisce, si mette a quattro zampe e si avvicina con quel culo di pietra al mio cazzo. Continuo a penetrarla colpendola con degli schiaffi più o meno forti su quelle splendide chiappe, lei si lamenta, ma vuole che continui. Ormai il suo culo è rosso...ai vedono e segni delle dita, e la sua vagina continua a grondare. Penso che sia il momento giusto per infilarle un dito nel culo...e mentre la penetro le infilo il pollice. A questo punto cede, come svenuta stramazza sul letto si gira e mi dice quasi con le lacrime agli occhi: ma che cazzo fai?
Ma a questo punto preso dalla foga la afferro per i capelli e spingendola faccio in modo che entrambi ci troviamo in piedi al fianco del letto. Con la mano destra continuo a tirarle i capelli, con la sinistra le stringo le guance, avvicino il suo orecchio alla mia bocca e le dico: zitta zoccola! Devi stare zitta puttana!!!
Le sposto la testa, la guardo negli occhio e le sputo in bocca.
Adesso inginocchiati e succhia troia!
Lei non se lo fa ripetere...succhia così forte che in un paio di minuti la mia sborra le inonda la bocca e quasi le và di traverso. Tossisce e sputa tutto.
Le dico: se la prossima volta sputi di nuovo te lo faccio leccare dal pavimento.
La rimetto sul letto e stendo al suo fianco. Siamo sudati. Lei è calda. Ho paura di essere stato troppo rude, è la prima volta che mi capita di trattare così una donna la prima vota, senza un po' di complicità. L'abbraccio e le bacio il collo. Lei con un filo di voce mi dice: mi è piaciuto tantissimo, non sono mai stata scopata così, é stato eccitante essere stata trattata da troia.
Ci siamo addormentati abbracciati.
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Aggiunto: 5 anni fa
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Concorso Estate 2019
Etero
«Ma lei non è venuta /:»
«Sembra il racconto di uno stupro ... Ma il consenso lo conoscete? A me questa roba non fa eccitare mi fa ricordare di quanto siete animali e che per la ""violenza"" a letto ci vuole consenso, complicità confronto.»