Al primo autogrill mi fermai e parcheggiai, smontai dall’auto e senza farmi notare dalle poche auto presenti nel pargheggio (vista l’ora) mi tolsi i pantaloni, risalii in auto e ricominciai a guidare. In questo modo ho facilitato il lavoro di mio cugino che ora poteva finalmente divertirsi ma sopratutto poteva farmi divertire.
Ci aspettavano ancora 2 ore di viaggio, due ore che sono state eccitantissime. Lui continuava a toccarmi con i suoi piedi.
Mi ero stancato di sentire solo un leggero contatto e per questo motivo mi abbassi le mutande lasciando uscire il mio attrezzo ormai super eccitato. Lui fece lo stesso, si tolse i pantaloni, le mutande e poi il gli chiesi di togliersi le calze perché volevo finalmente godere di quelle opere d’arte.
Cominció ad andare su e giù con i piedi ed io ormai non resistevo più, lo feci girare e gli dissi di abbassarsi e di bere tutto quello che avrei fatto uscire.
Me lo prese in bocca e li mi scaricai, poi lui fu costretto ad ingoiare tutto visto che non sapeva dove poterlo sputare visto il luogo dove ci trovavamo.
È il primo racconto, soprattutto per presentazione. Fatemi sapere cosa ne pensate.
RACCONTO INVENTATO.
Visualizzazioni: 5 203
Aggiunto: 6 anni fa
Utente:
Categorie:
Gay e Bisex
«Ma come è il cazzo di tuo cugino? Non lo hai neanche scritto...»
«Figo!»
«Benvenuto! Ottimo inizio. Carica però anche qualche foto del tuo membro in modo che possiamo conoscerti meglio.»