Logicamente non ho potuto fare a meno di pensarci e per dire il vero la cosa mi ha incuriosito e anche un po' eccitato: ho sempre fatto sesso alla luce perché mi piace anche guardare ma farlo al buio con uno sconosciuto, se una ha deciso di rendere cornuto il maritino, presenta molti vantaggi. Mi piacerà, gli piacerò, chi comincia e cosa si fa per cominciare e quando e come si smette sono tutti dubbi e domande che si eliminano a priori lasciando spazio alla fantasia. Il che è molto eccitante. Dopo qualche settimana, per farlo soffrire un po', finalmente ho accettato, sicura che almeno avrebbe scelto un bel ragazzo. Nel tardo pomeriggio del giorno stabilito una sorpresa: saremmo andati in un b&b in un paese vicino. Lungo la strada le solite istruzioni, avrei trovato il maschietto già nudo sul letto, massima libertà ma a comandare sarei stata sempre io.
Arrivati, Mario mi consegna la chiave, mi dice di non chiudere la porta d'ingresso e mi saluta. Il soggiorno è buio con appena un po' di luce per non sbattere contro qualcosa, mi spoglio del tutto anche se non indossavo troppi vestiti ed entro in camera da letto col vibratore (non si sa mai!). Mi ero preparata a lungo sulle cose da fare ma l'emozione era tanta che mi ero scordata tutto. Il buio era profondo ma aprendo la porta ero riuscita a vedere almeno la sagoma del letto. Mi sono stesa e ho allungato la mano in esplorazione, ho sentito la sua mano, grande come piacciono a me, l'ho presa e me la sono appoggiata sulla figa che era già ben bagnata, l'ho fatto stare immobile e ho infilato il vibratore tra la sua mano e la figa. L'ho acceso e ho lasciato a lui l'iniziativa. L'ha mosso un poco ed è arrivato il primo orgasmo. Intanto avevo allungato di nuovo la mano fino al suo cazzo già duro. Era molto lungo, non come i fenomeni dei siti porno ma molto più lungo di quello di mio marito che ce l'ha piuttosto piccolo. Incuriosita ho spento il vibratore e mi sono messa a 69 con la figa sulla sua bocca e il cazzo sulla mia faccia per sentirlo bene e poi qualche leccatina e finalmente l'ho preso in bocca e ho cominciato a succhiarlo cercando di prenderlo tutto. Lui intanto lavorava di lingua sulla mia figa da vero esperto fino a farmi gridare per un altro orgasmo. Un po' prima mi era sembrato di sentire un rumore provenire dal soggiorno e, convinta che ci fosse mio marito, a voce alta ho cominciato a dire che bel cazzo che hai, è molto più grande di quello di Mario, dai, mettimelo nella figa, ecco, così, dai, più dentro, ah che bello ecco continua dai che sto venendo aaaaaaahhh. E in effetti era arrivato un vero orgasmo, molto profondo e lungo. E continuando a voce alta ecco, non venire, adesso che è ben bagnato devi mettermelo nel culo, prima leccamelo però, dai mettilo voglio sentirlo tutto dentro voglio sentire la sborra calda che mi riempie. E quando l'ho sentito dentro ho acceso il vibratore sulla figa e ho avuto non so quanti orgasmi urlando come una pazza tra il cazzo in culo che mi sembrava arrivasse fino in gola e che me lo ha riempito di sborra e l'idea di Mario dietro la porta che si menava il cazzo. Dopo non so quanto tempo, sfinita, ho detto al maschietto che dovremo ripetere l'esperimento e che per ora basta.
È uscito mormorando un grazie e a presto e io sono rimasta stesa per due minuti fino a che si è accesa la luce ed è entrato Mario col cazzo duro. Si è steso sopra di me, mi ha messo il cazzo nella figa bollente e, rimanendo immobile mi ha chiesto di raccontare tutto. Io avevo poca voglia di farlo anche perché ero molto stanca ma lui insisteva e così anche per vendicarmi ho cominciato insistendo molto sulla bravura del ragazzo e sulla differenza di misura del suo cazzo rispetto a quello di mio marito. E ho concluso con la speranza di rifare l'esperienza ma con le luci accese, anche se in realtà avevo molti dubbi in proposito.
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Aggiunto: 5 anni fa
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Concorso Estate 2019
Racconti Cuckold
«splendido e intrigantissimo racconto...da vera femmina...e che tetta...prosegui vero???»
«Chissa perché i cazzi dei mariti sono sempre minori dei cazzi di avventura.»
«vorrei esserci stato io...»
«»
«Meraviglioso»