Avevo da poco compiuto 17 anni e avevo saputo che vicino avevano aperto una discoteca gay, io capii di essere gai all'età di 12 anni quando sul treno ricevevo palpate sul mio culo alcune anche molto insistenti e qualcuno addirittura era arrivato anche a slacciarmi il pantalone e mettermi un dito nel culo, capii che tutte queste cose mi piacevano e maturando mi eccitavano, ero anche arrivato a mettermi mutandine da donna e autoreggenti, ma ad ogni modo torniamo a quella sera, prima di uscire di casa mi misi un perizoma rosa come sotto i calzoni un paio di autoreggenti sempre rosa, io ero un ragazzo efebico con capelli lunghi fin dopo le spalle biondi, ero un ragazzo carino che attirava molto gli uomini gay.

Mi misi a ballare, c'era musica da discoteca per cui si poteva ballare da soli ma ad un tratto mi si avvicina un ragazzo moro carnagione olivastra, mi sorride e mi dice
"Bella la nuova discoteca vero?"
" Si infatti non è male specialmente le luci"
"Lo sai che ti ho visto quando sei entrato e mi sei piaciuto subito?"
"Grazie ma anche tu sei un bel ragazzo, di dove sei"
" Sono di Casablanca ma sono tre anni che vivo qui"
" Ti trovi bene?"
"Adesso che ti ho visto si, come ti chiami?"
"Ivano e tu?"
"Io sono Hamed"
Il ragazzo era veramente carino e mi si era avvicinato quando la musica iniziò con un ritmo lento, insinuante, lui mi venne vicino, vicino fino a potermi baciare, mi lasciai baciare e lui mi prese il viso e continuò a baciarmi e a mettermi la sia lingua in bocca, io ero veramente attratto fisicamente da lui e mi lasciai coinvolgere da lui, dai suoi baci, dalle palpate al mio culo, poi iniziò a leccarmi orecchie e collo e soffiarmi il suo alito caldo nelle orecchie, usava tutta la sua lingua io mi lasciai andare, mi piaceva quel trattamento, e non reagii neppure quando sentii un'altra persona mettersi aderente alle mie spalle e pure lui a leccarmi collo e orecchie stà di fatto che mi portarono in un posto dove c'era una specie di divano, mi sentii abbassare il pantalone e sorridermi quando sotto videro il perizoma e le calze
"Allora sei un gay femmina, ti piace indossare intimo femminile"
"Si mi piace molto"
Hamed ricominciò a baciarmi mentre dietro l'altro era attento al mio culo, si era messo a leccarlo proprio dove c'era il buco lasciando sopra tanta tanta saliva poi smise e si mise dietro di me, io ero ancora illanguidito e quel trattamento al culo lo aveva aumentato ero in mezzo a loro, stretto a loro e quello dietro di me puntò il suo uccello al mio culo, non potevo sottrarmi a loro e internamente mi piaceva molto quello che i due ragazzi mi stavano facendo
"Ivano adesso mio fratello ti scopa, vedrai ti piacerà tantissimo, lui è bravo, ti sborrerà nel culo poi ti scoperò anch'io e dopo saremo amici intimi, molto intimi"
Il fratello lentamente mi penetrò, non mi fece male, ero talmente illanguidito che non sentii alcun dolore, lui mi abbracciò da dietro e iniziò la cavalcata trionfale, io caddi ben presto in un delirio di piacere, di goduria e parlando con Hamed gli dissi
"Si tuo fratello è bravo molto bravooooo siiiiii siiii mi piace ohhhh siiiiiii siii digli di scoparmi scoparmi mi piaxceeeee"
"Guarda che anche Omar mio fratello parla e capisce l'italiano e le tue parole lo hanno reso felice"
Mi sentii girare la testa e Omar mentre mi scopava mi diede un bacio
"Tu Ivano mi piaci tantissimo, voglio diventare il tuo uomo insieme a mio fratello, ci stai?? mi faresti felice"
"Tu scopami scopami Omar e sarò tua, si tuaaaaaaaa, siiii siiiii scopami scopami Omar siiiiiii"
Omar mi sborrò nel culo, la sua sborra era densa e calda molto calda, alla fine mi sentii veramente bene con quella sborra nel culo.
"Ora tocca a me Ivano"
Si toccava ad Hamed, lui mi fece sdraiare sul divano supino poi si mise le sue gambe sulle spalle e mi penetrò di un colpo solo, il mio culo grazie alla sborra era ben oliato, subitò iniziò a scoparmi ma mentre mi scopava scendeva a baciarmi, e ad uno stesso punto furono una cosa insieme mi baciava e mi scopava mi baciava e mi scopava, era sopra di me, dentro di me e mi sentii suo, ad un certo punto ebbi la netta sensazione di appartenergli sessualmente, ero suo e glielo dissi
"Hamed io sono tuo, ti appartengo sessualmente, scusami prima ci sei tu poi Omar tuo fratello, scopami e poi ti pulirò il cazzo"
" E io ti metterò della carta nel culo così la nostra sborra ti rimarrà dentro"
"E sarò completamente vostro"
Anche Hamed mi scaricò nel culo 8 fiotti di sperma caldo e denso, quando uscì da me gli presi il cazzo e lo misi nella mia bocca, leccai via tutto lo sperma che aveva addosso trovandolo anche molto buono.
Quando ci rimettemmo a posto diedi il mio indirizzo e d ebbi il loro indirizzo venni così a sapere che entrambi abitavano a non più di 200 metri da casa mia, fuori dalla discoteca ci salutammo con un bacio e la promessa che sarei andato a trovarli.
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Categorie: Gay e Bisex