Il rapporto con Ennio ebbe termine quando lui fu trasferito verso le sue parti. Il rapporto di coppia con mia moglie andava avanti lo stesso, ma sentivo che mi mancava quell’eccitazione che provavo nel vedere mia moglie alle prese con un altro uomo. Lei non me lo faceva notare, non mi diceva niente, ma lo vedevo che a volte il suo sguardo era assente. Avevo paura di dirle che mi sarebbe piaciuto che lei si facesse un amante e che soprattutto io potessi assistere alle loro performance. Per coloro che sanno cosa significa essere un cuckold, penso che capiscano che quando si è abituati in una certa maniera, non se ne può fare più a meno, soprattutto per quanto riguarda il sesso. Una sera, dopo aver terminato di vedere un film in tv, ci mettemmo a letto, ma non ci addormentammo subito. Rimanemmo a chiacchierare un pochino ripensando a quel che avevamo vissuto con Ennio. Vedendo che lei era rimasta contenta di quel periodo, le chiesi se volesse farsi un amante. La sua reazione mi sconvolse. Disse che lei non era una puttana che la dava al primo venuto. Se l’aveva fatto con Ennio è perché era stata attratta da lui. In effetti mia moglie era andata a letto, oltre che con me, solo con Ennio. Eppure mi sembrava che quando Ennio la chiamasse puttana e a me cornuto mentre la chiavava, lei provasse godimento. Quando si calmò glielo feci notare. Rispose che per lei quello era solo un gioco. Ripresi la parola dicendole... perché non continuare quel gioco con qualcun altro... di suo gradimento. Mi guardò e cominciò a spuntarle il sorriso sulle labbra dicendo se veramente io sarei stato così remissivo e permetterle di farsi un amante. Ci pensai su e poi risposi che non c’era bisogno di farsi un amante, almeno non uno fisso, ma che lei poteva portarsi a letto chiunque le piacesse. Si fece nuovamente seria dicendomi che così equivaleva a comportarsi da puttana. Io le dissi che puttana era colei che si faceva pagare per la prestazione, mentre chi lo faceva solo per piacere... mi abbracciò e mi baciò dicendomi che da quel momento iniziavamo un nuovo gioco, lei avrebbe iniziato a fare la puttana e conseguentemente io il cornuto. Dentro di me pensai che in effetti era quello che avevamo fatto con Ennio. Ma allora perché lei non voleva ammetterlo che andando con un altro uomo che non fossi io era alla stessa stregua di una puttana? Probabilmente voleva giustificare a se stessa la sua voglia sfrenata di sesso. Infatti mi chiese se io fossi d’accordo e soprattutto che le dessi l’autorizzazione a tradirmi e a fare la... puttana. L’abbracciai dicendola che mi piaceva l’idea che lei si comportasse da puttana. Rimanemmo abbracciati a fantasticare. Iniziai a dirle che immaginavo di accompagnarla la sera tardi ai giardini pubblici e una volta giunti li, lei si sarebbe tolta il leggero soprabito per rimanere completamente nuda e andare col primo venuto. Dopo qualche indugio, anche lei iniziò a fantasticare, ma non sui giardini pubblici, bensì di uscire fuori in balcone tutta nuda con la scusa di dare l’acqua alle piante e lasciarsi ammirare da chiunque avesse avuto voglia di guardarla. Andò a finire che facemmo l’amore con la stessa intensità di quando c’era Ennio. Quel gioco mi piaceva e piaceva anche a lei. Tornando dal lavoro mi diceva che si era fatta chiavare da qualcuno, anche se in realtà non era vero, ma questo aumentava l’eccitazione e poi facevamo l’amore. Lo so che non era una cosa bella, non era un normale rapporto di coppia, ma a me piaceva da matti sentire che mia moglie si faceva chiavare da altri. Un giorno pensammo di ristrutturare il nostro appartamento, allettati anche dal fatto che potevamo recuperare parte della spesa col 730. Chiamai una ditta che però ci disse che dovevamo lasciare l’appartamento libero, portar via i mobili perché avrebbero dovuto sventrare completamente pavimenti e pareti. Dal momento che non potevamo andare il albergo in quanto voleva dire spese su spese, decidemmo di lasciar perdere. Poi, parlando con un mio collega, questi mi disse che conosceva un artigiano che riusciva a fare i lavoro poco per volta senza il bisogno svuotare completamente l’appartamento. Si sarebbero limitati a fare i lavori camera per camera. Lo contattai. Questi venne a vedere e ci accordammo sul presso. Era molto inferiore di quello fattomi dalla ditta di prima e comunque noi saremmo potuti rimanere a casa nostra. Il muratore venne con un paio di altri operai e iniziarono dalla sala. Fecero tutto loro, dallo smontare i mobili, a trasportarli nelle altre camere. Certo che i lavori, proprio a causa dei mobili, smontare, trasportare e rimontare, durò di più se avessimo svuotato l’appartamento. Un giorno, era sabato e io e mia moglie non eravamo andati al lavoro, i tre muratori si presentarono a casa nostra in modo da accelerare i tempi. Tuttavia ci dissero che erano in attesa che arrivasse del materiale mentre loro facevano dell’altro. Avevano già terminato la sala e avevano iniziato con la camera da letto. I mobili erano accatastati nelle altre camere mentre io e mia moglie ci arrangiavamo a dormire sul divano. Quella mattina, andando in bagno, passando davanti la porta della camera da letto dove c’erano i muratori, sentii delle parole un po’... strane. Sbirciai dal buco della serratura e mi accorsi che i tre stavano seduti per terra, avevano il cazzo in mano e si stavano masturbando guardando ...

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Categorie: Racconti Cuckold