Per tenersi in forma Anna frequenta da anni una famosa palestra, due o tre volte a settimana si impegna tra spinning e attrezzi vari, lo fa da anni e questo è quello che è successo alcuni anni fa….

Anna mi raccontò che una sera, finite le ore di pilates Anna si fermò per dei veloci acquisti in un vicino Centro Commerciale e dopo avere messo nel carrello alcune cose si diresse alle casse, tra le corsie affollate della sera agganciò un' altro carrello e scusandosi per l' accaduto fece la conoscenza del proprietario, risero su chi aveva la precedenza e sulla “ constatazione amichevole” poi ognuno proseguì per la propria strada; il destino li riunì in una lunga coda al momento di pagare e la conversazione continuò. Lui era un uomo sui 45 tipico impiegato in giacca e cravatta, Anna era ancora in tuta aderente indossata dopo la doccia in palestra, parlarono del più' e del meno del tempo speso a tenersi in forma e delle ore della giornata che non bastano mai, dopo il pagamento alle casse si salutarono convinti che non si sarebbero mai più incontrati.

Una settimana dopo, galeotto il Centro Commerciale, Anna si ritrovò di nuovo faccia a faccia con l' uomo incontrato in precedenza accompagnato da un bimbo di una decina d' anni, un saluto quattro convenevoli e via tra le corsie, ogni tanto I loro carrelli si incrociavano e battute non mancavano…poi nuovamente separati nel grande spazio dei magazzini. Tornando a casa Anna era allegra e mi raccontò la cosa, anche della settimana prima e tutto fini lì.

Anna ritornò spesso in quel Centro Commerciale ma dell' uomo misterioso non c'era più traccia finchè una sera si sentì chiamare “ Heilà ! sempre di corsa ? “ era lui …Anna era felice di rivederlo, quel tipo cordiale le era piaciuto da subito, si fermò e dopo poco si accorse che parlando erano passati a darsi del tu e quando lui la invitò a prendere un caffè lei accetto molto volentieri, chiacchierarono per una buona mezz' ora e scoprirono che non si erano più visti a causa dei cambi di giorno in palestra di Anna .

La settimana dopo anche se non c'erano corsi interessanti lei tornò nel giorno stabilito e si sedette al tavolino del “loro” bar, non dovette attendere molto, lui arrivò con un gran sorriso e le disse che sperava proprio di incontrarla; la cosa continuò per alcune settimane e I loro discorsi divennero sempre più intimi e quando fu palese che lui le faceva la corte Anna chiese dove era la mamma del bimbo incontrato la seconda volta, lui fu un po' imbarazzato nel raccontare che era sposato ma che comunque era attratto da Anna che rispose lusingata e che anche lei era sposata e non voleva sicuramente complicare la vita a nessuno; nel parcheggio al momento di salutarsi lui la baciò e Anna mi raccontò che rispose con molto trasporto nei suoi confronti….si scambiarono I numeri di telefono.

Lui la chiamava ogni giorno o le messaggiava, Anna mi mostrava I suoi SMS e io le chiesi perché non se lo portava a letto…mi piacerebbe disse lei ma data la situazione non voglio andare da sola con lui in hotel per cui quando lui le propose di fare l' amore Anna lo stupì raccontando della sua vita di donna libertina, che sì avrebbe scopato con lui ma solo a casa nostra e con me presente, il tipo non si aspettava assolutamente la piega che aveva preso la cosa ma un po' per l' eccitazione dei racconti di Anna e per la grande voglia che aveva di farsela accettò. L' incontro era fissato per un pomeriggio della settimana seguente.

Lui arrivò a casa nostra in perfetto orario, entrò in casa imbarazzatissimo per la situazione, ci sedemmo e affrontammo subito l' argomento sesso e gelosia, dopo un po' sembrava meno teso e Anna disse la frase che le avevo sentito dire decine di volte quando incontrava persone nuove e si preparava all' evento…” basta parlare…posso invitarvi di là ? “ …di là era la nostra camera da letto…Anna entrò per prima e noi la seguimmo, con un rituale super collaudato si sedette al centro del letto e chiudendo gli occhi sollevò la gonna iniziando a masturbarsi, non indossava mutandine e di sicuro la vista del sesso di Anna, ben depilato e offerto alla nostra vista aumentò l'eccitazione ma anche il suo imbarazzo; sul comodino c'era un “giocattolino vibrante “ a forma di coniglietto e lei gli chiese di aiutarla, lui toccò per la prima volta la fica di Anna e quasi si scordò la mia presenza. Dopo un paio di minuti Anna si sollevò e si sfilò il vestito rimanendo completamente nuda poi gli slacciò I pantaloni e con la mano cercò il suo sesso che era già duro e pronto lei se lo infilò in bocca e cominciò a succhiarlo, anche lui ora aveva gli occhi chiusi e mentre Anna gli slacciava la camicia per massaggiargli il petto io uscii dalla stanza per lasciarli un po' da soli, ero indeciso se prendere la macchina fotografica e aumentare la già grande collezione delle monte di mia moglie, poi dato l' imbarazzo del tipo pensai che non era il caso; ritornati in camera… erano completamente nudi entrambi e lui la stava leccando tra le cosce , la sentii gemere fino a quando venne. Lui si rialzò mentre Anna rimase ancora un po' sdraiata aveva la mano tra le gambe ben strette segno inequivocabile dell' orgasmo appena compiuto; ora era volta di lui…disteso sul letto Anna riprese a succhiare il suo cazzo e quando fu pronto gli chiese di indossare il preservativo che era sul comodino, forse lui non se lo aspettava…abbozzò un po' di scuse cercando di evitarlo ma poi la assecondò o almeno ci provò….la cosa non sembrava funzionare e quel cazzo che fino a poco prima troneggiava non pareva avere intenzione di stare su e non ostante Anna continuasse a masturbarlo, ogni volta che sembrava pronto finiva per afflosciarsi, lasciai la stanza mentre Anna aveva ripreso a spompinare quel cazzo costretto in un' involucro di lattice.

Quando tornai Anna era sopra di lui, lo cavalcava con energia ma del preservativo non c'era più neanche l' ombra, il cazzo entrava e usciva dalla fica bagnatissima e gli umori colavano lungo l' asta I gemiti di entrambi si confondevano con I suoni emessi dall' incontro dei loro sessi; ogni tanto rallentavano o si fermavano poi decisero di cambiare posizione Anna si sdraiò sulla schiena e spalancò le gambe per accoglierlo nuovamente e quando lui fu dentro di lei lo cinse con le gambe quasi a non farlo scappare; era evidente che nessuno dei due considerava la mia presenza e quando lui non si poté più trattenere venne dentro di lei rallentando l' intensità dei colpi mentre Anna continuava a bloccarlo con la sua morsa; nel momento in cui si staccarono e vidi il seme di lui che colava dalla fica arrossata di Anna uscii nuovamente dalla stanza, avevo visto quello che più mi faceva godere…un' altro uomo possedere mia mia moglie.

Li attesi in soggiorno dove arrivarono dopo la doccia, lui era sempre imbarazzato ma molto felice, mi fece I complimenti per la gran donna ( forse voleva dire troia ) che avevo sposato e che purtroppo non poteva immaginare di proporre una cosa simile a sua moglie, io lo confortai dicendo che poteva scoparsi Anna quanto voleva, cosa che puntualmente fece ma non più a casa nostra… avevano trovato un hotel non lontano dal centro commerciale e per alcuni mesi un volta alla settimana si incontrarono per rendez-vous di sesso, all' inizio Anna mi raccontava I particolari poi con il passare dei mesi la cosa si raffreddò e gli incontri cominciarono a diradare …Anna aveva già altre storie e anche lui dopo questa esperienza aveva trovato la grinta per fare nuove conquiste. Da allora Anna non tornò più in quel Centro Commerciale vicino alla palestra.
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