Non era passato molto tempo e lui aveva chiamato ma essendo in un periodo un pò incasinato avevamo posticipato l' eventuale incontro, per un paio di mesi abbiamo continuato a sentirci fino a chè, con l' arrivo dell' estate abbiamo deciso di incontrarci per una cena con possibile dopocena. Feci scegliere a lui il ristorante e fui felice di sapere che era un posto che frequentava spesso.
Anna si preparò con cura, depilazione totale poi si vestì con una mise già apprezzata da altri uomini...niente intimo, pantaloni lunghi di seta nera, scarpe nere con un bel tacco e una maglietta bianca sotto la quale si distinguevano bene i capezzoli bruni. Passammo a prendere Matteo a casa sua e lo feci salire davanti per fare da navigatore verso il ristorante ma si girava spesso ad ammirare il corpo di Anna,; arrivati in centro trovammo posto nel parcheggio sotterraneo e proseguimmo a piedi, era estate e la sera era luminosa, vedevo gli sguardi degli uomini incrociati sul marciapiede che buttavono in direzione dei seni di Anna.
Finalmente entrammo, il posto era piccolino con pochi tavoli e il proprietario che conosceva bene Matteo ci venne incontro, lui ci presentò come suoi amici ma quando il ristoratore guardò verso di lei Anna nel salutare puntualizò che io ero il marito, era una situazione eccitante, lei con marito e amico vestita in modo così trasgressivo.
Il cameriere ci accompagnò al tavolo, ovviamente Anna fu seduta in mezzo e con la scusa di lasciare più spazio per servizio lasciai libera la sedia in modo che i tre uomini del tavolo di fronte avessero la vista su mia moglie.
La cena iniziò e fu piacevole non solo per il vino e il cibo ma Matteo si dimostrò simpatico e divertente, spesso accarezzava la mano di Anna e tra loro nacque un bel feeling al punto che i nostri vicini ci guardavano spesso, non solo per i capezzoli di Anna che sotto la canotta bianca e attillata sembravano due bottoni scuri ma perchè cercavano di scoprire quale dei due potesse essere il compagno; lei rideva allegra e aveva con entrambi lo stesso atteggiamento poi, al termine della cena ci alzammo con gli sguardi fissi su di noi, io mi diressi verso la cassa, Anna rimase indietro con Matteo mentre attendevo di pagare lui la baciò sulla bocca a pochi passi dal tavolo dei nostri vicini, pagato il conto mi avvicinai a mia miglie e le porsi il portafogli da mettere nella pochette, i tre non si persero la scena ed era palese che il marito, anzi il cornuto, ero io.
Uscimmo verso il parcheggio, fuori faceva scuro e c' era una leggera brezza, non so se per questo o perchè eccitata dal bacio di Matteo i capezzoli di Anna sembravano bucare la maglietta, arrivati alla macchina entrambi si sedettero sul sedile posteriore della berlina, il parcheggio sotterraneo non era molto illuminato e loro non persero tempo, Lei cercava avidamente la bocca di lui per poi sbottonare la camicia azzurra e scendere a baciare il suo torace e i i suoi capezzoli, lui slacciò i pantaloni e abbassati gli slip tirò fuori quel cazzo che Anna aveva già visto ma mai assaggiato; non perse tempo... si avventò sul membro e cominciò con un rumoroso succhio e risucchio fino a che Matteo la fermò, non voleva venire subito.
Rassicurata dalla penombra Anna si tirò su, tolse le scarpe e sfilò i pantaloni per poi indossare nuovamente le altissime calzature ( sa che mi piace vederla nuda con i tacchi ) nel fare questo allargà le gambe mostrando a entrambi il sesso completamente depialato, lui prese a masturbarla... era un bello spettacolo lei nuda con solo la maglietta ma fu presto interrotto da altre persone scese a ritirare la loro macchina, era ora di partire... mi eccitava l' idea di guidare con loro due seduti dietro mezzi nudi vestiti solo nella parte superiore, dissi loro che speravo non ci fossero pattuglie pronte a fermarci ma Anna rispose divertita ..."perchè no ? mi faccio anche loro "...era veramente su di giri per cui mi diressi il più velocemente possibile verso la tangenziale mentre loro continuavano a scambiarsi effusioni.
Era una serata infrasettimanale con poco traffico e appena fummo nella corsia di destra Anna sfilò la maglietta e salì sopra di lui offrendogli oltre alla fica bagnatissima anche i piccoli seni che tanto avevano attirato l' attenzione al ristorante; piegai lo specchietto interno per vedere meglio la scena, Anna si muoveva su e giù sul cazzo di Matteo illuminata dalle luci giallognole della tangenziale e dalle poche auto e tir che passavano, era tutto un ansimare. guardavo loro e guardavo la strada, non avevo una meta e non volevo chidere loro cosa fare, per cui guidavo lasciando dietro di me le uscite; poco dopo mi accorsi che avevano cambiato posizione lei era seduta a gambe spalancate e lui la scopava con forza, il rumore dell' amplesso era simile a quello di una mano che colpisce l' acqua ritmicamente, Anna doveva essere bagnatissima.
Ansimarono e sentii lei che lo implorava di venire, lui non resistette per molto e poco dopo l' accontentò, poi per un attimo fu il silenzio ed entrambi si rimisero seduti, nudi come erano fino a poco prima. Fu Anna a chiedere di andare a casa, impostai l' indirizzo di Matteo, eravamo finiti un pò fuori mano e poco dopo loro si rivestirono; lasciammo lui sotto casa e Anna dopo averlo baciato un' ultima volta venne a sedersi di fianco a me per tornare a casa, nel tragitto mi disse che aveva proprio goduto e mi chiese se mi era piaciuto, le dissi che mi aveva eccitato molto la scena al ristorante ma che purtroppo in macchina avevo visto poco dato il buio.
Arrivati a casa lei si fece una doccia e venne a letto, le chiesi di farmi venire perchè ero ancora eccitato e lei non si fece pregare per farmi un pompino.
Il mattino succhessivo nel salire in macchina vidi che il sedile posteriore aveva i segni inequivocabili della serata precedente , chiazze scure degli umori di Anna e gli schizzi di sperma di Matteo, provai a pulire con una spugna ma non c' era verso. Lo stesso pomeriggio porti l' auto a lavare dentro e fuori, quando la ritirai la sera il tipo del lavaggio in modo leggermente subdolo mi disse che aveva faticato un pò per pulirla credo ipotizzando tra di sè che mi fossi caricato una puttana in strada, io non dissi nulla ma pensai che sì...avevo proprio caricato una gran puttana e ne ero lieto.
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Aggiunto: 5 anni fa
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Racconti Cuckold