Di solito in tutte le cose della vita esiste sempre un percorso, un evoluzione, vale per il lavoro come per gli affetti e nel nostro caso lo è stato anche per il sesso.
Forse fin da subito ho scoperto che provavo più piacere a vedere Anna con dei singoli piuttosto che scambi di coppia e quindi cercavo di creare sempre situazioni in cui lei fosse coinvolta con altri uomini; poi sono arrivate le feste con piu' coppie dove i maschi erano sempre in numero superiore rispetto alle donne e Anna non disdegnava passarne piu' di uno; anche alcune visite nei Club Privè l' avevano messa al centro di dell' attenzione ed erano arrivate le prime doppie penetrazioni alla fine le Gangbang, lei da sola in mezzo a maschi anche di colore, aprirsi a loro senza nessun ritegno.
A volte questo portava mia moglie a trovare una persona a cui affezionarsi, una sorta di amante spesso con un grande ascendente su di lei tanto da coinvolgerla in qualsiasi porcata, quasi fosse stata il nostro giocattolo sessuale da offrire alle situazioni più perverse ed intriganti.
Alla fine arrivarono gli amanti veri e proprii, forse stufa di essere usata da sconosciuti ha iniziato a scegliere da sola i proprii partners, persone incontrate per caso con coi divideva anche altre passioni ma che sempre di più sentiva la necessiatà di incontrare da sola, passando a volte anche la notte; in caso di singles andava da loro ma con alcuni uomini sposati non restavano che incontri in hotel oppure casa nostra pregandomi di non essere presente.
E' così che negli ultimi anni quell' eccitante sensazione che prova un cuck nel vedere un' altro uomo possedere la propria compagna diventava un evento raro.
F. era l' iniziale di uno di questi "amanti" che da alcuni mesi si sbatteva la mia Anna, non perdevano occasione, lui era separato e aveva una mansarda in centro, si incontravano il più possibile, certo lei al ritorno mi raccontava ma erano cronache di scopate...dei "bignami" che descrivevano a sommi capi un incontro quasi sempre simile al racconto precedente, fu allora che chiesi , anzi implorai, Anna di farmi assistere.
Sicuramente ne parlarono e alla fine F. acconsentì a che Anna portasse anche me una sera; Lei preparo' una torta salata e io presi un paio di bottiglie come se andassimo ad una normalissima cena, unica differenza che nell' aiutare Anna a prepararsi, come sempre, sapevo che avrei rivissuto le vecchie emozioni. La depilazione del suo sesso e la scelta della biancheria e dell' abito erano riti che da tempo erano destinati a delle persone che non avrei mai visto, quella sera tutto sarebbe tornato come prima.
Arrivammo a casa di F. io impacciatissimo quasi fossi stato un alieno, loro due in grandissima confidenza, parlammo di tutto durante la cena senza mai toccare l'argomento sesso ma tutti eccedemmo un pò nel vino per lasciare andare i freni inibitori.
Quando arrivammo al caffè Anna mi fece sedere sul divano che si trovava a pochi metri dal letto, nella piccola mansarda gli spazi erano ottimizzati, e poco dopo F. arrivò con le tazzine fumanti. Al termine del rito F. tornò in cucine e Anna mi sussurrò .... adesso rimani lì seduto buono buono, si alzò e spogliatasi dei pochi indumenti che indossava si distese sul letto con il volto verso di me e le gambe apere a forbice verso la cucina; F. arrivò poco dopo nessuno più parlava lui cominciò ad accarezzarle la schiena e Anna reagì come un gattino che inizia a fare le fusa, inarcò la schiena tanto da fare passare una sua mano e lui iniziò ad accarezzare le sue tette ed il ventre.
F. si spogliò sdraiandosi poi su di lei, le loro bocche iniziarono a cercarsi e per lunghi istanti rimasero coinvolti in un bacio carnale fatto di schiocchi e di lingue che avvinghiavano, poi lui la penetrò da dietro... Anna mi stava guardando e quando lui entrò dentro di lei chiuse gli occhi per un attimo, quando li riaprì lui si stava già muovendo dentro di lei in un ritmico amplesso; mia moglie continuava a guardarmi come a chiedermi se ero contento, era eccitatissima così come lo ero io che non assistevo da tempo alle sue scopate.
Era bagnata, lo si sentiva dal rumore prodotto dall' andirivieni del cazzo di F. dentro di lei che nel frattempo si era alzata sulle ginocchia mentre con le mani si teneva ben aggrappata alle lenzuola sul bordo del letto cercando di pareggiare i colpi che il suo amante sferrava con un moto sempre crescente, vedevo la schiena e le natiche di Anna sussultare ad ogni colpo.
Andarono avanti per un pò e quando lui rallentò la cavalcata lei portò una mano al suo inguine ed iniziò a masturbarsi, il volto di Anna era paonazzo e io mi resi conto che continuavo a guardare lei dalla mia postazione privilegiata, non avevo ancora focalizzato la faccia di lui mentre la prendeva.
Mentre stava per raggiungere l' orgasmo Anna lo incitò a venire, a riempirla, a farle sentire l' esplosione del suo seme caldo; pensai a quante volte nel chiuso di quella mansarda lei gli aveva detto le stesse cose, in quelle sere in cui ero rimasto solo a casa ad aspettare il suo ritorno.
F. le venne dentro dopo che lei aveva già raggiunto l' orgasmo, fu una cosa rumorosa quasi dei ruggiti che coprivano le grida di Anna, pensai ai vicini a quante volte potevano avere visto la mia donna sulle scale o sul pianerottolo a cosa potevano avere pensato di lei, una signora quasi cinquantenne che almeno due volte a settimana andava a farsi sbattere dall' amante, avrei voluto venire anche io ma la mia posizione era quella di rimanere sul divano, buono buono come mi aveva intimato Anna.
Si alzarono e andarono insieme in bagno a farsi una doccia, sul lenzuolo alcune dense gocce di sperma colate fuori dalla fica di Anna dopo che lui si era tolto. Li sentivo ridere, ero ancora eccitatissimo ma non potevo non pensare a quante volte ormai mi ero perso questi momenti e con quanti uomini negli ultimi due anni Anna aveva condiviso questa intimità, uomini di cui non sapevo nulla e che non avevo mai visto; Anna uscì radiosa dal bagno e forse colse questa tristezza nel mio viso, venne da me, mi baciò e mi chiese se ero felice, dissi di si con la testa e lei chiese a F. se poteva portarmi qualche altra volta.
Era chiaro che al suo amante non fregava un cazzo, nè di me e forse neanche di Anna, per lui l' importante era continuare a svuotare i coglioni dentro di lei, ma disse che non c' era problema a patto che io rimanessi .....sul divano.
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Categorie: Racconti Cuckold