"Non ho fatto un bel niente," rispose lei, piccata e strafottente, "sono straccetti che indosso per stare in casa, abbigliamento da normalissima casalinga...", manteneva un'espressione sostenuta e fiera pur lasciandosi palpare il culo, mentre io, tirandola a me, le facevo premere sul pube il mio manganello bello duro.
"Da 'normalissima' casalinga troia in calore!", le risposi mentre la afferrai per i capelli e la guidai giù fino al mio cazzo.
Amalia mi fissava mentre la facevo abbassare. Mi fissava divertita con un'espressione malandrina e quando arrivò con la faccia all'altezza del mio inguine prese a leccarmi il cazzo da sopra la tuta, ridendo e ammiccando come una zoccola, mentre lasciava un alone scuro sul tessuto. Io, impaziente, ho abbassato l'orlo del pantalone liberando una nerchia gonfia e pulsante che aspettava solo la sua bocca, e lei non si è fatta pregare, imboccando la cappella e ciucciandola golosa. Ha succhiato un bel po', sentivo il risucchio del mio cazzo nella sua bocca e vedevo le sue guance incavarsi per l'intensità con cui me lo succhiava. Quando ho sentito arrivare la sborrata ho afferrato i suoi capelli alla nuca e le ho tenuta ferma la testa, mentre le davo i colpi più decisi finché non ho sborrato nella sua bocca. Amalia, dopo averla ingoiata tutta, si è aggiustata e rimessa a trafficare in soggiorno mentre io, tastandomi soddisfatto il cazzo, ho salito le scale per raggiungere Antonio.
Non mi andava per niente il dovermi rintanare in quello stanzino e rincoglionirmi dietro a quello sfigato patito di mostriciattoli e ufo robot. Tenendo anche conto del fatto che il pompino che tanto desideravo l'avevo già ricevuto da quella cagna in calore della madre, mentre salivo la rampa di scale che congiungeva la zona giorno alla zona notte decisi che, dopo massimo un quarto d'ora, avrei trovato la scusa per andarmene. Se non si fosse presentata una situazione incredibile persino per me.
Ho aperto lentamente la porta della cameretta dopo una rapida bussata e la scena che intravedevo mi ha indotto a mantenerla socchiusa, giusto per gustarmela meglio.
Il NERD, davanti allo schermo del computer, stava rilasciato sulla sua sedia, con entrambe le mani dentro i pantaloni neri che sussultavano frenetiche, intento a tirarsi una bella sega. Stava con la testa piegata di lato, gli occhi chiusi e l'espressione tirata di chi sta per raggiungere il culmine e scaricare la sborrata. Non mi ha visto ed allora mi sono avvicinato lentamente per guardare quali immagini lo avevano portato a masturbarsi con tanta foga. Restai a bocca aperta quando vidi che sul monitor passavano lente le foto di Amalia. Quello sfigato NERD che io ritenevo insensibile al richiamo femminile, sempre e solo perso dietro alle saghe fantasy ed alle guerre galattiche, si stava invece tirando una sega davvero poderosa... davanti alle immagini della madre!
IL FIGLIO SI SEGA SPIANDO LA MADRE
Notai il ritmo sempre più serrato che dava alle smanettate, attraverso l'agitarsi sotto i pantaloni, poi osservai le foto dove sua madre era fotografata soprattutto di culo. Questo porco depravato aveva raccolto un sacco di foto scattate alla madre, ripresa quando era chinata per fare i lavori di casa. Scorrendo poi si affacciarono immagini ancora più eloquenti; riprese di per sé normali nelle quali lui però aveva reso più nitide le parti del seno, dei fianchi, delle cosce e del culo, sfumando tutto il resto.
Antonio riaprì gli occhi e trasalì spaventato quando mi vide lì a due passi da lui, poi in una frazione di secondo realizzò che era stato scoperto, balbettò qualche parola, impallidì e scoppiò a piangere. Io gli diedi poca retta e mi avvicinai allo schermo per visionare meglio le foto. Le scorsi con attenzione, ce ne erano a centinaia. Sto porco poi aveva piazzato delle webcam nella camera dei genitori e in bagno ("Menomale che me la sono scopata in cucina!", pensai tra me e me) e mi guardai dei video dove Amalia si spogliava per entrare nella doccia, il video continuava per tutta la durata della doccia dove si distingueva il suo corpo attraverso il vetro smerigliato per poi mostrarla di nuovo completamente nuda e bagnata quando ne usciva.
Il pezzo forte era però un video girato di nascosto nella camera matrimoniale, dove questa bella MILF di 40 anni si stende nuda nel letto e si masturba con una mano tra le cosce e le dita che prima giocano con la pelurietta curata del pube e poi si ficcano avide nella fica prendendo poi un ritmo sempre più incalzante, mentre il pollice si strofina sul clitoride. Con l'altra mano si accarezza e palpa le tette e lancia mugolii di piacere fino a venire e leccarsi le dita. Una visione che mi eccita da pazzi e la minchia torna a farsi dura nella tuta mentre osservo questa porca godere, poi mi volto verso Antonio che piagnucola rannicchiato sulla sedia con la testa tra le mani. Fra le mie perversioni sessuali non avevo mai preso in considerazione l'incesto, però vedere cosa era riuscito a raccogliere un figlio per tirarsi seghe per la propria madre mi intrigò non poco. Il fatto poi che protagonisti fossero questa donna che mi aveva fatto perdere la testa, e suo figlio (un mio lontano cugino), mi stava stuzzicando parecchio, tanto che decisi di fare evolvere questa storia in maniera davvero inaspettata.
L'INCESTO. UNA INTRIGANTE PROSPETTIVA
"Smettila di frignare come una pappamolla," dissi deciso ad Antonio, "è un bene che tu faccia queste cose. Hai però l'età per passare dalle semplici seghe ad una vera e propria scopata... e tua madre è proprio la persona più adatta per iniziarti al sesso...". Mi sono fermato per attendere una sua reazione, lui mi ha guardato con aria interrogativa ed incredula poi ho ripreso a parlargli sganciando la bomba: "Pensa che me la sono fatta... e proprio poco fa, prima di salire da te, si è inginocchiata e mi ha fatto un pompino in cucina. Credimi, è una vera troia affamata di cazzo!".
Antonio non mi crede e tenta di spintonarmi, è infastidito dal modo con cui -secondo lui- offendo sua madre, allora, infastidito io, lo afferro per la collottola placando subito il suo furore. "Ti si è appena ammosciato l'uccello per esserti masturbato spiando tua madre nuda e mo fai tanto l'offeso per le mie parole!", gli ho detto a bassa voce ma con un tono rabbioso. "E adesso non mi dire che non vorresti scopartela pure tu. Dopo che per anni ti sarai segato guardandole il culo e le tette sul computer."
Antonio si lasciò cadere sulla sedia girevole e guardandomi dal basso verso l'alto mi disse, con un'espressione quasi supplichevole, che di certo non sarebbe riuscito a scoparsela davvero, perché, per quanto lo arrapasse, era pur sempre sua madre. Allora io tornai ad istigarlo. "Guarda," gli dissi abbassandomi la tuta e mostrandogli il cazzo, "guarda che bel randello... ed è ancora bagnato della sua saliva... è ancora impregnato del suo odore...", glielo dissi tastandomi per bene l'asta, ostentandola sotto i suoi occhi, poi aggiunsi: "Adesso te la faccio venire io la voglia di scoparla davvero. Ti faccio vedere quanto è troia e golosa del mio cazzo la tua mammina. Rimettiti davanti allo schermo e guarda."
LA MAMMINA TROIA
Glielo dissi sghignazzando e poi uscii dalla cameretta del NERD per tornare sotto da Amalia. La piega che aveva preso la situazione mi stava eccitando da pazzi. Sapere che il figlio spiava la madre mi aveva fatto di nuovo indurire il cazzo, e pensare che presto avrebbe visto la madre farsi scopare come una troia me lo stava tirando da matti sotto la tuta. Una situazione proprio da film porno, ed il bello era che ne ero io protagonista e sceneggiatore!
Scesi e la trovai intenta a passare lo straccio sul pavimento. Stava piegava in avanti, proprio dando il culo all'entrata, offrendomi così la vista a quelle belle chiappe che si muovevano invitanti mentre lei passava lo straccio.
Appena entrato nel soggiorno ho, con una ricognizione mentale, calcolato dove potesse trovarsi la webcam ed ho poi toccato, con due belle pacche, il culo della signora, immaginando Antonio già basito.
Amalia si gira sussultando e mi chiede perché non fossi su dal figlio. "Non può giocare, è troppo impegnato a fare altro, non so bene cosa, davanti al computer," le dico mentre la abbraccio e torno a poggiarle le mani sul culo palpandoglielo sfacciatamente, proprio in piena inquadratura. Palpo il culo della bella 'milfona' zoccola e la attiro a me per farle sentire che nerchia dura preme tra le mie gambe, mentre sto ad immaginare cosa provi il figlio nel vedermi palpeggiare in maniera così esplicita sua madre. Voglio che veda le mie dita affondare in quelle chiappe morbide e generose che lui ha solo potuto fotografare di nascosto, mentre io tasto senza pudore né ritegno il culo della madre. E, eccitatissimo all'idea, voglio portare la bella e brava mogliettina e mamma ad un grado di troiaggine mai immaginato.
Mi era entrata nella testa l'idea di fare una cosa sporca e da depravati e sapevo che non me ne sarei liberato finché non si sarebbe realizzata e così ho preso a spogliare Amalia, nonostante lei opponesse qualche resistenza, non troppo convinta però. Mugugnava dei rimbrotti e accennava delle spintarelle per tenermi lontano, io intanto continuavo a palparle il culo e lei si dimenava dal mio avvinghiarla, solo che quel dimenarsi era lento e debole e sembrava più un muoversi sinuosa col bacino, mentre le abbassavo i leggings scuri e le mutandine rosa. Mi sussurrava scocciata di smetterla. "No. Sei pazzo! Antonio sta sopra. E poi... se rientra mio marito...", ripeteva lasciandosi però mettere a pecora sul divano, con i leggings e le mutandine abbassati fino alle ginocchia. Le ho tirato su la maglietta fino a sopra le tette e le ho sganciato il reggiseno. Adesso la MILF troia stava messa carponi con le tette che penzolavano oscene ed il culo e lo spacco della fica in bella vista, proprio dritta verso la webcam. Era proprio in posa da 'vacca pronta per la monta', nel mezzo del soggiorno di casa in pieno giorno e mormorava "Sei un porco! sei impazzito! cosa mi fai fare... No, dai..." con la voce rotta dall'eccitazione. La zoccola desiderava quanto me una bella chiavata lì, in casa, indifferente alla presenza del figlio ventenne a pochi metri, ed io ero impaziente di accontentarla.
LA CHIAVATA IN WEBCAM SOTTO GLI OCCHI DEL FIGLIO ARRAPATO
L'occasione di una nuova chiavata con la mia vicina mi aveva eccitato alla grande, in più il sapere che c'era il figlio a spiarci mi aveva caricato a mille. E così mi sono abbassato la tuta ed ho sputato sul palmo della mano, poi ho smanettato un po' la mia nerchia insalivandola e dopo averla puntata tra le labbra rosa e carnose della fica di Amalia gliel'ho infilata con un colpo deciso. Lo spacco della fica ha accolto la mia cappella, poi l'asta è penetrata con facilità, scivolando nella vagina impregnata di umori. Lei ha sussultato, continuando poi a gemere per il piacere ed a 'protestare': "Sei un folle, sei... con mio figlio in camera... Oooh, pensa se ci scoprisse...", parole a cui alternava ansimi di godimento, poi riprendeva, "...dai, così... sì... così!" incitandomi a scoparla con forza, incalzando il ritmo dei colpi che le affondavano nella fica.
Sussultava e ondeggiava come una infoiata che si gode da matti una chiavata. Spingeva indietro il culo per venire incontro al mio cazzo che le assestava delle vigorose randellate nella fica da cui colavano gocce di liquido. Il ritmo dei colpi era regolare. Amalia carponi sul divano che si dondolava con la mia verga a sfondarle la fregna e le tette sballottate pesantemente avanti e indietro. Era questa l'immagine che suo figlio Antonio fissò allibito ed eccitato per tutto il tempo, senza distogliere, neanche per un attimo, lo sguardo dallo schermo.
Continuammo a scopare per un po' poi, quando non potei più trattenere la sborrata, sfilai il cazzo e schizzai la sborra sulla schiena a ponte della MILF troia. Lei sospirò stanca ma molto soddisfatta, si passò il dorso della mano sulle gocce di sborra e, con la voce un po' provata, mi chiese di ripulirla dove non riusciva, poi si rimise in piedi.
Aveva la maglietta sempre arrotolata sopra le grosse tette e gli indumenti di sotto abbassati ora ai polpacci, aveva la faccia rossa e sudata e sopra la fronte una fascetta elastica che le raccoglieva i capelli in un folto cespuglio riccio, mentre dei ciuffi arricciati ribelli le pendevano sul viso. Era stravolta, sporca ed oscenamente bellissima, una vera porca!
Il cazzo mi pulsava ancora fuori dalle mutande e vederla così provata dalla chiavata mi fece montare una morbosa voglia di rendere ancora più depravato il gioco. Così, senza pensarci due volte, le dissi di salire subito in camera da Antonio, con me.
IL FILMINO PORNO
"A far cosa?", chiese lei sorpresa, "A vedere un bel film insieme a noi due," le risposi. "Non se ne parla proprio!", fa lei scocciata. "Mi hai montata come un toro monta una vacca, non era quello che ti importava di più? Il film adesso te lo vai a vedere tu con lui, io devo farmi una doccia...", disse borbottando mentre si tirava su i leggings e le mutande, e si abbassava la maglietta. Io insistei dicendole che doveva assolutamente vederlo, "almeno l'inizio!", le dissi prendendola per un braccio e tirandola verso le scale. "Ma puzzo di sudore e del tuo sperma!", brontolò infastidita, "cazzo ma mi hai vista in che stato sono? Che cazzo t'è preso? Devo darmi una sciacquata e mettermi a cucinare! Arturo può rientrare da un momento all'altro!".
Protestava frenetica ma si lasciò trascinare lungo le scale e fino alla porta di Antonio. L'ho aperta di scatto e l'ho spinta dentro la cameretta facendole così trovare davanti il figlio che rilasciato sulla sedia si masturbava col cazzo di fuori.
Lui l'ha guardata con un misto tra rabbia e gelido distacco, continuando a masturbarsi come un ossesso, anzi aumentando il ritmo delle smanettate, come proprio ad ostentarle sfacciato alla madre. Amalia lo squadra sorpresa poi è attirata dal mugolare che proviene dallo schermo chiede: "ma che film è?". Resta basita quando mette a fuoco le immagini e vede me che la tengo per i fianchi e lei che, carponi sul divano, si fa pompare il cazzo nella fregna, con le tette che ballano avanti e indietro e si sentono i mugolii alternati alle richieste sia di smetterla che di sfondarle la fica.
Regna uno strano silenzio per un po' poi io approfitto della situazione e intervengo con fare disinvolto.
"L'ho trovato davanti allo schermo, a masturbarsi con le tue foto. Te ne ha scattate a centinaia, hai minuscole telecamere piazzate anche nel bagno e in camera... e sono tutte un gran spettacolo... Devo fare i complimenti a tuo figlio, lo credevo un NERD con la testa solo per i videogiochi e invece guarda un po' a che grande figa andava appresso." Indico strafottente il monitor dove continua a scorrere il filmino. Amalia guarda di nuovo le immagini e poi il figlio con aria incredula mentre lui ricambia con uno sguardo che adesso si è fatto implorante, come se si scusasse per quello che fa ma non può farne a meno.
Continua...
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Aggiunto: 5 anni fa
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