Ero diventato un po’ schiavo di quella situazione, tutto quello che mi diceva di fare, io facevo, infatti non tentai più di infilarlo dentro e continuando la sborrai in mezzo alle gambe, non ebbi neanche il tempo di riprendermi da quella fantastica sborrata che Barbara mi mise la fighetta in faccia dicendo… leccala x favore fammi godere, fammi sentire la voglia di un uomo maturo, un uomo sconosciuto che sta godendo con una ragazza assetata di sesso, anche se a sentire quelle parole dovevo rimanere un tantino sconvolto (dico tantino x non esagerare) mi eccitavo sempre più e come un giovincello arrapato il cazzo si fece nuovamente come il marmo succhiando il suo clitoride. Non ricordo più quante volte Barbara mi venne in bocca, però una cosa la ricordo benissimo, sborrai senza neanche toccarlo il cazzo, visto che Barbara mi teneva la testa tra le sue gambe ed io tenevo ben saldo il suo culetto con le mie mani.
Adesso sorvolo qualche minuto, qualche ora ed anche qualche giorno in quanto non avevo la possibilità di stare sempre solo con lei per ascoltare ancora tutte le sue debolezze. Qualche giorno dopo Barbara mi chiese di accompagnarla da zio Aldo x prendere dei libri della cugina (figlia di Aldo), mentre stavamo in macchina, anzi appena saliti subito le chiesi di continuare con le altre cose che aveva da dirmi, lei…. Papà ma non lo hai ancora capito che ho organizzato tutto questo proprio perché voglio parlarti? E poi voglio anche stare un pochino da sola con te ok? Credo che voi neanche immaginiate cosa si può provare dentro aspettando cosa possa ancora venir fuori dalla bocca di mia figlia che sino a poche settimane prima era x me impensabile tutto quello che stava accadendo, però pensate pure quel che volete ma era tutto così eccitante ed intrigante al punto di pensare che fosse tutto un sogno, beh comunque non ve lo so descrivere bene cosa si prova.
Papà… dal quel giorno che il mio amico di classe mi fece sentire il suo cazzo nella fila, sentivo il bisogno di provare di nuovo quella stessa sensazione, non con un’adolescente come me, bensì volevo uomini maturi che mi facessero sentire il cazzo dietro come il mio amico, non fu neanche la sega che gli feci, si mi sborrò anche nella mano in 3 secondi credo, no non era quello, era l’esperienza nella fila x entrare nell’autobus.
Così iniziai ad indossare pantaloncini molto aderenti, penso che te lo ricordi, infatti mamma mi diceva che ti lamentavi un pochino di come mi vestivo, comunque nel mio tempo libero anziché andare come solito dalle mie amiche, salivo negli autobus più affollati e andavo a mettermi dove vedevo uomini più maturi e quasi sempre raggiungevo il mio obiettivo… sentire il cazzo di una persona adulta, in mezzo alla folla dove forse altri potavano vedere, non mi importava mi piaceva e mi piace, non appena ne avevano l’occasione, una fermata, una buca, ecco che arrivava il colpetto più forte dietro ed io spesso venivo proprio in quei momenti spingendo forte il mio culetto contro quei cazzi durissimi senza più mollare sino a che non finivo il mio orgasmo.
Ero impietrito e allo stesso momento eccitatissimo a tal punto che dicendole di continuare a raccontare presi la sua mano e la portai sul mio cazzo, Barbara senza nessun problema mi fece un sorriso e disse: papà ho capito che ti piace sentire i miei segreti e cmq stavo x farlo io, vedevo il tuo cazzo enorme nei pantaloni e poi a me piace tanto che tu mi ascolti e… facendo un altro sorriso… ti ecciti tantissimo ad ascoltarmi.
Così mentre Barbara con molta dolcezza giocava con il mio cazzo riprese a raccontare. Un pomeriggio dopo che un tizio di circa 55 o 60 anni ,dopo che lo avevo fatto impazzire dietro di me, si sentiva che respirava fortissimo, scese dietro di me dall’autobus, a dire il vero papà avevo un po’ paura in quel momento, però il desiderio di vedere il suo cazzo prese il sopravvento e mi di diressi verso il parco quello vicino casa nostra, lui sempre dietro, quando arrivammo nel parco andai nel posticino che già conoscevo più tranquillo e appartato, lui con cautela e guardandosi intorno si avvicinò osservandomi dalla testa e i piedi toccandosi in continuazione il cazzo, non veniva più vicini rimaneva a circa 2 metri di distanza, sicuramente aveva paura che strillassi oppure altro, cmq visto che rimase li x qualche minuto decisi di avvicinarmi, con passi piccolissimi arrivai a un palmo da lui, mi girai e gli appoggiai il culetto sul cazzo, lui come un coniglio mi tirò afferrando il mio bacino verso di se e velocissimo faceva avanti e indietro poi scese con la mano in mezzo alle mie gambe, papà… mi sentivo morire venivo in continuazione allungai la mano dietro x prenderlo in mano e proprio in quel momento tanta di quella sborra schizzò sulla mia mano e sui miei pantaloncini, non ebbi neanche il tempo di girarmi che quel tizio si girò andando velocemente via, avevo provato x la prima volta una sensazione bellissima sborrando in continuazione, avevo attirato una persona adulta a sborrarmi nella mano e sui pantaloni, però non feci in tempo a vedere il suo cazzo, però feci un’altra cosa papà, assaggiai la sua sborra dalla mia mano. Invano tentai di trattenermi x no sborrare sino a che non avrei trovato un posticino strada facendo x fermarmi… schizzai tra le sue mani.
Alla prossima x il prosieguo.
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Aggiunto: 5 anni fa
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Incesti
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