Ormai Pietro e Amalia erano una coppia collaudata, col loro particolare equilibrio, s’erano spostai al comune con una cerimonia semplice e rapida e poi erano finiti a casa perché avevano… altri impegni.
Di pomeriggio, a circa quattro ore dalla cerimonia… Daniel era in bagno, guardava il suo corpo riflesso nello specchio. Si soffermava sulle fattezze del suo petto, sulla linea che scendeva fin quasi all'ombelico. Ritraeva lo stomaco, poi lo rilassava. "Sei bellissimo...", la voce scherzosa di Amalia lo distolse da ogni pensiero. "Non sarai mica geloso di Ottavio?". "Scherzi!". "Uhm... e tu mi trovi meglio di Sara?". "Oh si, molto... anche a letto". "Bhe… ricambio”. I due si voltarono verso l'interno camera soffermandosi sui corpi assopiti dei loro due ospiti. Dopo appena un’ora di baldoria erano finiti in preda al sonno. Era forse colpa del brandy? Fatto sta che Daniel e Amalia avevano ancora voglia…
Al primo ciak Amalia e Sara s'erano sbaciucchiate a lungo mentre i ragazzi sbaciucchiavano le loro fighe. Daniel e Ottavio avevano poi assaporato lo zucchero di quelle bocche prima di sprofondare nel miele delle loro fighe. Sara schiena sul letto, ingroppata da Daniel, e Amalia a pecora, fottuta dietro da Ottavio. Al successivo sketch, Daniel aveva preso alle spalle Sara e Amalia era stata a cosce aperte a farsi chiavare da Ottavio. Infine, Amalia s'era messa a saltellare sul cazzo del figliastro gongolando nel sentirlo contro l'utero e Sara e stata inchiappettata da Ottavio.
“Guardali come dormono beati”. “Dici che forse siamo noi esagerati?”. “Togli il forse”. Risero poi Amalia prese il ragazzo per mano e raccomandandogli di fare silenzio uscirono dalla camera. Daniel forse pensava che ciò avrebbe permesso a Ottavio e Sara di dormire mentre loro due avrebbero potuto scopare senza bisogno di far silenzio… invece…
Amalia condusse il suo figliastro al piano di sotto, nudo. “Hey dove vuoi farlo?”. La donna fece segno al ragazzo di star zitto ed aprì la porta di casa… “Aspetta un attimo… dove vai?”. Nudi finirono nel giardino. Raggiunsero il giardino sfilando in un piccolo roseto, si districarono tra i viali e finirono al cospetto del pesco che già una volta li aveva visti copulare. Stavolta però Daniel restò di sasso. Sotto quelle fresche fronte c’erano suo padre e Ginevra che se la stavano godendo alla grande. Pietro scopava Ginevra in piedi, tenendola in braccio. Era lì che la ragazza aveva condotto il patrigno per acconsentire alla richiesta materna di lasciare la casa libera.
“Porca miseria! Ma che cazzo fate voi qua?!”, l’esclamazione del ragazzo attirò l’attenzione di Pietro e Ginevra che si quietarono precipitosamente, restando però nudi. La ragazza recitò la sua parte: “Mamma è stato lui… mi ha raggirata… e…”. Amalia la accompagnò: “Pietro! Approfittare così di una ragazza! Ti ho sempre detto di non scopare con la tua figliastra! Sei davvero incorreggibile...". “Scusa io… io.. ma io non l’ho raggirata! E poi voi che ci fate qui nudi?!”, spazientì l’uomo mentre Amalia lanciò l’idea a cui aveva sempre mirato: “Va bene… va bene… per stavolta chiudiamo un occhio se… ci lasciare unire a voi!”. Pietro ammutolì…
Ginevra si lasciò trapanare il culo da Pietro mentre Daniel, ingalluzzito dal potersi scopare la donna del padre, la speronava con incredibile veemenza alle spalle. Amalia si teneva con le dita nel terriccio, strappando erbette e trifogli, squittiva, sospirava, gli occhi le roteavano nelle orbite. Aveva le labbra rossissime, più gonfie del solito, il sangue le pulsava dentro e Ginevra corse a baciarla portandosi dietro Pietro sempre voglioso di tapparle il culo. Le due donne si baciarono, limonarono, si insozzarono di saliva, poi Ginevra guidò il cazzo di Pietro nella gola senza fondo di sua madre e la donna ciucciò, succhiò, aspirò fino a quando l’uomo riuscì a staccarla dalla sua mazza, la tenne per un po’ con le dita strette al collo guardando la depravazione che stritolava la sua anima sotto i colpi furenti di Daniel poi la lasciò andare perché Ginevra si era messa a poppargli il cazzo come se non avesse domani. Daniel si portò la matrigna su un fianco a peso morto sull’erbetta. Anche Ginevra la seguì e così le due finirono scopate di fianco, da dietro, con le tette morbide che cozzavano, a volte sonoramente. Ginevra implorò il cambio: “Ti voglio Daniel… fottimi!”. Il ragazzo lasciò la madre e col cazzo oscenamente ritto come una clava si accostò alla sorellastra mentre il padre gli spilava il culo. Si scambiarono il cinque e ricominciarono a fottere. “Ti piace mio figlio! Te lo fai è!! Ammettilo porca!”. “Oh si quanto è bono… mi piace troppo il suo cazzo che ci posso fare…”. Non si sa che scattò nella mente dell’uomo ma gli fu impossibile proseguire. “Oh cazzo non ti resisto, devo venire…”. “Aspetta, aspetta…”. Mamma e figlia finirono accovacciate come gatte, con le bocche spalancate in attesa del latte. Esplose subito Pietro schizzandole entrambe col suo idrante… seguì Daniel che per un attimo perse il controllo e sporcò pure suo padre… Fortuna che sia Ginevra che Amalia non disegnavano mai di pulire.
Quando tutto fu finito Amalia fu attratta dal rumore della porta di casa che sbatteva. Filò tra le siepi a guardare cosa stesse accadendo e vide Ottavio e Sara andar via scendendo le scale e dicendosi: “Bhe è stato un bell’incontro signora Sara”. “Oh si anche per me… e chiamami semplicemente Sara da oggi in poi”. “Va bene, va bene Sara…”. “Certo che questa è proprio una famiglia strana vero?”. “Sisi… non hanno manco guardato i regali per le nozze che abbiamo portato”. “E’ vero, erano così ingordi di sesso hehehe”. “Sara ti confesso un segreto… io son stato più volte con Ginevra!”. “Ma non mi dire! Anche io con Pietro!”. “Certo che son proprio dei porconi zozzi hehehe!”.
I due andarono via ridendosela e con loro anche noi lasciamo i De Porconis Zozzi alla loro esagerata depravazione. Se in futuro dovessimo rivederli, siamo certi che sarà ancora un incontro indimenticabile.
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Aggiunto: 5 anni fa
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