Mia figlia Barbara 8
In quel momento non ero in grado ne di rispondere ne di parlare, ero troppo preso da come me lo succhiava, una maestria troppo perfetta x la sua età, l’unica cosa che mi chiedevo era… chissà quando ha incominciato a farlo?
Barbara in un lampo rimase solo con le mutandine addosso, un corpo meraviglioso, da far girar la testa a chiunque, Incominciai a far scivolare la mano dentro le mutandine x poi toglierla via, gli misi le dita dentro
Sentivo il bollore del suo corpo, gli colava la fighetta come una fontanina, era giunto il momento, la volevo, ero pronto a penetrarla ,volevo farla smettere di succhiare però invano furono i miei tentativi, non mollava la presa, lo teneva stretto tra le mani continuando a succhiare strofinando la fighetta sopra le mie dita e purtroppo pochi attimi dopo con una sborrata tremenda gli riempii la bocca, lei senza nessun problema guardandomi ingoiò tutto e disse: papà so che volevi altro e non nascondo che lo volevo anch’io, però devi ancora ascoltare quello che ho da dirti.
Ricomponendoci in fretta e spalancando le finestre x far si che non si sentissero odori di sesso ci sedemmo di nuovo comodamente sul divano, non resistevo più, dovevo chiederle da quando tempo faceva queste cose e lo feci. Devo dire con po’ di imbarazzo, ancora non sapevo come formulare la domanda, così mi venne spontaneo chiedere… dimmi Barbara, da dove sbuca tutta questa esperienza a fare quello che hai fatto a me? Spudoratamente rispose… intendi a succhiare il cazzo? Io… emh si quello, lei rispose semplicemente… papà!! Ormai sono anni che lo faccio perciò devi avere pazienza e ascoltare tutto quello che ho ancora da dirti, poi il resto verrà da solo.
Non vivevo più bene così, non avevo la pazienza di aspettare, ero troppo curioso, volevo sapere, e perché nasconderlo volevo provare di nuovo le sensazioni che avevo provato quando iniziò a raccontarmi tutto. Anche Barbara aveva la necessità di parlare, appena ne aveva l’occasione mi sussurrava qualcosa nell’ orecchio, tante volte neanche capivo cosa dicesse in quanto parlava così a bassa voce x non farsi sentire dalla mamma che spesso non capivo, però.. il culetto si che lo sentivo sopra il mio cazzo, a parte il fatto che ce l’ avevo sempre in tiro quando mi gironzolava intorno, a sua volta non perdeva occasione x farmi capire di sapere che la volevo in qualche modo toccare. Per 2/3 giorni andò avanti cosi e il sabato mattina Roberto andò in piscina con gli amici, io e mia moglie dovevamo andare al centro commerciale x fare le compere del fine settimana, trovai la scusa di avere forti mal di testa e mia moglie comprensiva come sempre decise di andare da sola, naturalmente è proprio quello che volevo. Appena rimasti soli io e Barbara stavo x chiamarla non feci in tempo che me la trovai avanti tutta sorridente, capelli all’aria con un babydoll addosso da far girare la testa, insomma appena uscita dal letto, disse… papà mi prepari la colazione mentre vado un’ attimo in bagno? Così abbiamo più tempo x parlare, Mentre gli preparavo la colazione già fantasticavo , pensavo alle cose più strane. Belle e eccitanti, mah!! Chissà cosa mi racconterà. Per farla breve mentre Barbara faceva colazione , riprese finalmente il discorso interrotto la volta precedente.
Allora papino da dove vuoi che inizio? Io eccitatissimo… dall’inizio dal giorno che hai iniziato a fare alcune cose ok? Bene papà!! Credo che dopo quello che ti ho fatto l’altro giorno e dopo quello che hai visto con i tuoi occhi, non ti scandalizzerai. La prima sega l’ho fatta a 13 anni a un mio amico di classe in terza media, tutto iniziò x scherzo mentre stavamo andando in gita con la scuola, mentre stavamo in fila x salire nell’ autobus lui si appoggiava dietro di me facendomelo sentire bene sopra il culetto, io anziché spostarmi spingevo all’indietro e arrivati dentro ci sedemmo tutti e due all’ultimo posto, tutto ad un tratto senza dire neanche una parola lo tirò fuori e mise una polo sopra, come ipnotizzata allungai la mano sotto la polo, avevo si un cazzo in mano papà però era quello di un ragazzo, io…e allora? Papà!! Da piccola mi sono sempre piaciuti gli adulti però non riuscivo mai a vedere un uomo maturo con il cazzo di fuori, tranne video in internet, mentre lo raccontava allargò le gambe con il suo babydoll e si sedette sopra le mie gambe, stavo scoppiando, tremavo come un bambino alle prime armi, il cazzo pulsava non indossava le mutandine, una fighetta meravigliosa, poca peluria ben rasata intorno. Allungò la mano e mi tirò il cazzo furi facendomi sentire il bollore della sua fighetta piena di umori che colavano, seduta strofinava avanti e indietro, scivolava sempre più e quando stavo x infilarlo dentro… Barbara mi fermò dicendo… no!! non ancora papà adesso fammi godere così e sborrami in mezzo alle gambe..
Alla prossima x il prosieguo.
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Categorie: Incesti