Siamo qui, completamente nudi, sdraiati uno di fronte all'altra su questo letto che ha assistito alla nostra mattina di passione e sesso.
Ci siamo visti la prima volta un sabato di gennaio in un centro commerciale durante i saldi, io accompagnavo mia moglie e tu eri con tuo marito.
Ti sei avvicinata a me sperando che posassi la gonna che aveva appena provato mia moglie, mi sono perso nei tuoi occhi blu mare, i tuoi capelli castani lisci fino alle spalle mi hanno fatto scivolare di mano l'indumento che hai raccolto per ridarmelo.
Mia moglie da dietro la tenda del camerino di prova con la sua voce stridula mi ha chiesto di trovarle una taglia più grande, ti ho riconsegnato la gonna accennando un sorriso, l'hai presa rispondendo al mio sorriso.
Dopo un paio d'ore ero seduto ad un tavolino del bar a gustarmi un caffè con la mia consorte, tu sei passata con tuo marito e mi hai visto, l'hai convinto a sedersi per bere qualcosa.
Vi siete seduti ad un paio di tavoli di distanza da noi, proprio alle spalle di mia moglie, hai sfilato dalla busta del negozio la gonna e ti sei voltata verso di me che non aspettavo altro, con un sorriso l'hai piegata con cura e riposta, spesso i tuoi occhi hanno incrociato i miei ed io non sono riuscito a capire nemmeno una parola del lungo monologo di mia moglie perchè troppo impegnato ad immaginare i tuoi fianchi fasciati da quella gonna.
Quando ti ho visto nel negozio di scarpe, sono entrato con la scusa di vedere un paio di scarpe, mia moglie si è fiondata a vedere tutte le scarpe esposte, tuo marito era alla ricerca del numero giusto e tu lo hai seguito per tutto il tempo su quelle bellissime scarpe rosse con tacco altissimo, che esaltavano le tue gambe snelle e toniche come quelle di una modella, in un attimo di distrazione di tuo marito, hai scritto qualcosa in un pezzetto di carta e l'hai nascosto dentro ad una scarpa esposta guardandomi.
Appena vi siete allontanati sono corso a prendere quel foglietto, [***], solo un numero, nessun nome, l'ho memorizzato subito nel cellulare come “dentista”.
Alla sera alle 20.30 sperando che tuo marito fosse impegnato con il telegiornale ti ho mandato un messaggio “Ciao, ho preso quelle scarpe che mi hai consigliato, baci Chiara” la tua risposta è arrivata quasi subito, “ Non avevo dubbi che ti piacessero, ci vediamo lunedì al lavoro, Marina”.
La domenica l'ho passata cercando il modo migliore di invitarti il lunedì per un caffè senza insospettire tuo marito, tutte le possibili idee erano o troppo complicate o troppo banali, non sono riuscito a darmi pace fino a notte fonda, il sibilo acuto del respiro di mia moglie nel letto mi ha ipnotizzato facendomi cadere in un sonno profondo.
Alle 9 del lunedì mattina mi è arrivato un messaggio da un numero non memorizzato:
“Ciao sono Marina questo è un tlf segreto msg qui da ora in poi come ti chiami”
Che stupido che sono, ecco la soluzione, un telefono nascosto al marito, perchè non ci ho pensato! Per mia moglie non serve, lei non è in grado nemmeno di aprire i messaggi del suo telefono senza il mio aiuto.
“Ciao sono Carlo, da quando ti ho vista sabato sei costantemente nei miei pensieri.”
Da quel giorno ci siamo messaggiati su whatsapp decine di volte al giorno mandandoci anche foto via via sempre più sexy, ho saputo dove lavori e dove abiti, che tuo marito è estremamente geloso, ti accompagna al lavoro e ti viene a riprendere alla sera, non puoi indossare abbigliamento troppo vistoso o scollato se non vuoi sentirlo urlare, più avanti siamo arrivati a dirci in quale posizione preferiamo fare sesso e quale non abbiamo mai provato, tu mi hai detto che tuo marito è stato il primo uomo con cui ha fatto sesso e solo dopo il matrimonio, che non ha fantasia a letto, ti piacerebbe avere un orgasmo mentre ti leccano e non hai mai fatto un pompino con ingoio, pensi di non riuscire perchè ti fa senso.
Io ti ho elencato tutto quello che adoro fare con una donna, le poche volte che faccio sesso con mia moglie mi piace fare un bel gioco prima di arrivare al centro del piacere, mi piace depositare tanti bacetti nell'interno coscia, sull'ombelico e nella piega che si forma fra la gamba e l'inguine, quando poi arrivo a lambire le piccole labbra le trovo già completamente zuppe di piacere.
Un giorno mi è arrivato un tuo messaggio:
“Ho preso lunedì mattina di permesso dal lavoro per controllare che il freddo di questi giorni non abbia fatto gelare le tubature dell'appartamento al mare”
“ Vai con tuo marito?”
“ Lui non sa che ho preso mezza giornata di permesso.“
“ Se vuoi ti accompagno volentieri.“
“Ok passami a prendere davanti al mio ufficio non prima delle 8.10 cosi lui se ne è già andato”
Al lavoro mi giustifico con un impegno improvviso e mi libero la mattinata del lunedì, conto i minuti che ci separano, camuffata da borsa della palestra preparo tutto quello che può servirmi.
Sono arrivato in anticipo, ho parcheggiato ad una ventina di metri dal tuo ufficio, lascio che tuo marito abbia svoltato l'angolo prima di avvicinarmi e farti salire, l'appartamento al mare è ad una quarantina di chilometri, in un paesino della riviera romagnola praticamente deserto in questo lunedì di fine gennaio.
Per tutto il viaggio la mia mano destra è stata sulla tua gamba per un lieve massaggio e tu hai appoggiato la testa sulla mia spalla, appena arrivati saliamo di corsa le due rampe di scale del palazzo completamente vuoto, l'appartamento è piccolino, ci siamo dati un lungo bacio, senza mai staccarci, abbiamo acceso due stufette elettriche in camera e nell'attesa hai fatto una moka da due di caffè con me alle spalle che ti accarezzavo i fianchi.
Non abbiamo nemmeno finito il caffè che già eravamo in camera, ci siamo spogliati a vicenda, ogni indumento che ti ho tolto per me era un traguardo ed andavo a baciare quel lembo di pelle che si scopriva, quando ti ho tolto il reggiseno sono rimasto colpito dalla tua seconda piena, due tettine che stavano perfettamente nelle mie mani, i capezzoli si sono subito induriti dal freddo e dall'eccitazione, le mutandine brasiliane te le ho tolte quando eravamo sotto le coperte.
Sotto le coperte ci siamo abbracciati stretti per scaldarci poi sono scivolato sotto le coperte per leccare e mordicchiare i tuoi capezzoli duri, prima uno poi l'altro, con una scia di bacetti sono passato dal solco fra i tuoi seni fino all'ombelico, per poter scendere ulteriormente ho portato le gambe verso i cuscini del letto, poi ho continuato la strada di baci facendo una spirale sempre più larga sul tuo ventre piatto che si contorceva, ho seguito una gambe fino ad arrivare ai tuoi piedi per poi risalire lentamente dall'altra.
Tu intanto hai allungato le tue mani perfettamente curate verso il mio palo, lo hai accarezzato delicatamente come se fosse un oggetto fragile, hai massaggiato le mie palle, poi hai preso coraggio e hai iniziato a dare tanti piccoli bacini lungo tutta l'asta fino ad arrivare a prendere in bocca un testicolo.
Il naso che tanto ho odiato da ragazzo ora è la mia arma segreta, mentre con la lingua succhio e lecco il tuo clitoride, con il naso penetro le tue labbra e con le dita massaggio il tuo buco vergine, non hai mai ricevuto un assalto multiplo in vita tua, i tuoi gemiti aumentano di volume, i tuoi muscoli si irrigidiscono, le contrazioni di piacere quasi mi disarcionano da questo 69 in apnea sotto le coperte, un urlo liberatorio mi avverte che devo rallentare per farti riprendere dall'orgasmo.
Sono uscito da sotto le coperte con la testa a prendere aria ma tu ti sei avventata sulla mia bocca per baciarmi e ringraziarmi, sei salita su di me e ti sei impalata lentamente, le tue tettine dritte e sode sono all'altezza della mia bocca, mungo i tuoi capezzoli accarezzandoli fra la lingua e il palato, hai iniziato ad aumentare il ritmo e gli affondi, hai la bocca aperta a cercare aria come un atleta nel momento di massimo sforzo.
La porta della camera si apre all'improvviso, due colpi secchi rompono il silenzio assordante del palazzo deserto.
Siamo qui, completamente nudi, sdraiati uno di fronte all'altra su questo letto che ha assistito alla nostra mattina di passione e sesso, un proiettile mi ha attraversato il polmone sinistro, il cuore e si è fermato contro una costola, l'altro ti ha attraversato la testa finendo nel muro.
Non mi hai mai detto che tuo marito è una guardia giurata e gira armato tutto il giorno, ha trovato il tuo telefonino segreto mentre facevi la doccia questa mattina, sapeva dove trovarci, poteva impedirci di fare sesso, perchè ha aspettato così tanto prima di sorprenderci? Quando è entrato in casa? Ci ha spiato da dietro la porta?
L'ultima immagine che hanno visto i miei occhi è stata quella del tuo volto nel momento in cui stavi per raggiungere l'orgasmo..
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