Rosso. Se mai un colore è stato personificato, questo è proprio il caso del rosso, che ha trovato in lei la sua personificazione. Rosso come la tinta dei suoi capelli, un rosso sgargiante come pochi ne ho visti. Rosso come il suo pesante rossetto. Rosso come la passione che sprigiona. Rosso come il sangue portato all'ebollizione nel corpo di qualsiasi uomo che se la trovi davanti. Rosso come la rabbia che provo nel non essere come lei. Non appena la vidi pensai che se un giorno dovesse mai venirmi a noia la mia eterosessualità, è con lei che vorrei avere il mio primo rapporto saffico. Ma soprattutto, non appena la vidi pensai che ti avrei perso. La conoscesti in un momento difficile per noi, fatto di tante liti ed incomprensioni, fatto di crisi e di gelosia. E chi più di lei poteva far salire alle stelle la paura che mi tradissi? Era la tua ennesima cliente, voleva che le facessi un book fotografico, ovviamente completo anche di foto di nudo, era intenzionata a lanciarsi come fotomodella. Chiaramente accettasti il lavoro, e lo accettasti concedendole uno sconto del 50% sul prezzo che applichi abitualmente, il ché contribuì a convincermi che avessi un debole per lei. E come darti torto? Lei, oltre ad essere la personificazione del colore rosso, era anche la personificazione di tutto ciò che ti piace, di tutte le caratteristiche che cerchi in una donna, era perfetta per te. Giovane, addirittura più giovane di me, bellissima, provocante ed appariscente. Al contrario di me che mi faccio sopraffare dalla pigrizia e permetto alla pancetta, alla cellulite e ad altri difetti fisici di emergere, lei aveva una cura attentissima del suo fisico, ed il risultato era un corpo statuario e proporzionato. Seno pieno, culo da urlo rassodato come qualsiasi altro suo muscolo da attività quali la ginnastica e la pole dance. Al contrario di me che sono legatissima nei movimenti, lei era assolutamente ginnica e snodata, sarebbe stata capace di fare qualsiasi acrobazia a letto, di farti godere in tutti i modi e in tutte le posizioni possibili, sarebbe stata l'interprete perfetta del Kamasutra. Perché sicuramente scopare le piaceva, e le piaceva tanto, lo si vedeva, ogni particolare di lei lo comunicava, sprigionava ormoni da ogni poro. Pelle liscia, di seta al tatto e di porcellana alla vista. Una bocca da favola, carnosa al punto giusto, valorizzata da un rossetto esagerato, da una lingua che sa sempre quando è il caso di inumidire sensualmente le labbra mentre sta parlando con qualcuno, e da una dentatura di un bianco splendente che ti folgora quando si apre in un sorriso. Impossibile guardare quella bocca senza desiderare di riempirla. Occhi grandi, incantevoli, ipnotizzanti, un taglio perfetto, uno sguardo lussureggiante e magnetico tipico di chi è perfettamente consapevole del proprio fascino, della propria forza, di chi è sicuro di ogni mossa che fa, di chi sa che può arrivare dove vuole, raggiungere qualsivoglia obiettivo. Persino le sue sopracciglia erano perfette, con quell'arcata un po' alla Elizabeth Taylor che io avevo sempre tentato di emulare, senza successo. In una parola: stupenda. Ma non è tutto, aveva altre particolarità in grado di farti impazzire. Era esibizionista, sia nella quotidianità che nell'intimità, amava vestirsi in modo spumeggiante, in modo da essere notata, non le piaceva passare inosservata, voleva distinguersi dalla massa e ci riusciva alla grande, trovava divertente e stimolante mettere in mostra il suo splendido corpo nudo, si eccitava nel farsi guardare e desiderare, era attratta da qualsiasi cosa che fosse estrema, trasgressiva. Girava voce che fosse una troia, una gran porca, il che non poteva che fartela apprezzare ulteriormente. Era dichiaratamente bisessuale, altra cosa che ti fa uscire di testa e che mi fa sentire inadeguata dal momento che troppo spesso mi hai palesato il tuo desiderio di vedermi con un'altra donna. Lei e il sesso erano praticamente la stessa cosa. Era di una bellezza sconvolgente, vistosa ma non troppo volgare, sapeva anche mostrare tratti di dolcezza mescolati a quella sessualità aggressiva, un mix che non delude mai. Come se non bastasse era anche intelligente, aveva una brillante cultura e coltivava molti interessi, sapeva addirittura suonare il pianoforte e la tua passione per la musica non è un segreto per nessuno. Nonostante la sua giovane età aveva già avuto una vita piena, ricca di esperienze, di cose da raccontare che io nemmeno immagino, aveva girato il mondo, era sveglia, intraprendente, emancipata, sicura di sé. Amava la vita, era ottimista, positiva, tenace, determinata, proiettata in avanti, in un futuro splendente, aveva mille ambizioni. L'esatto contrario di me, che sono sempre imprigionata in una vita che non sento mia, che non posso cambiare, che mi avvolge di malinconia e depressione. Non si era fatta mancare nulla, nemmeno eccessi di sesso, alcol e droga, altra cosa che a quanto pare ha sempre esercitato uno strano fascino su di te che più di una volta ti sei andato ad invischiare in storie morbose con ragazze tossiche e prostitute. Insomma, lei era e aveva tutto quello che tu ami, sulla carta mi stracciava ampiamente, non potevo competere, il punteggio che lei raggiungeva era estremamente più alto del mio. Quello che accadde tra voi e che magari sta continuando ad accadere, io lo ignoro, tu hai sempre negato tutto, non hai mai ammesso che lei fosse una ragazza tanto straordinaria, la spacciavi per una ragazza come tante, che non ti aveva comunicato nulla di particolare, non avevi un debole per lei, non ti aveva catalizzato, ti aveva lasciato indifferente, non avevate mai scopato e mai avevi desiderato di farlo. A modo tuo, un modo brusco e scocciato, hai tentato di farmi credere che preferissi me, che mi ritenessi più bella, più fine, che nonostante tutto ti piacessi io, non lei e nessun'altra. Perdonami, ma faccio fatica a crederti, ti conosco troppo bene, so troppo bene quello che cerchi, quello che ami, quello che ti eccita. So che una storia ormai troppo complicata come la nostra, inquinata da sentimenti sbagliati, non del tutto corrisposti, difficili da gestire, non può competere con il fresco trasporto dato da una mera avventura sessuale, leggera, rigenerante, fatta solo di piacere e di godimento, priva di problemi ed incomprensioni. Con una donna come quella poi, era impossibile non perdere la testa. Non mi racconterai mai la verità, sai che mi uccideresti, ma la mia fantasia corre a braccetto con la mia paura e non smette di mostrarti a me mentre esplori il suo magnifico corpo. Mi pare di vederti mentre inizi a fotografarla, mentre la fai spogliare, magari sei tu stesso che la aiuti a spogliarsi, che le spalmi l'olio sulla pelle per farla risultare più lucida. Impazzisco a pensare alle tue mani su un corpo che non sia il mio, eppure le vedo che la accarezzano dolcemente, che la stringono, che la trascinano a te per permetterti di baciarla, di baciare quella bocca gonfia di desiderio. Lei che sta già godendo, che si compiace, che si diverte a farti eccitare, che comincia a toccarsi davanti a te. Tu che ti slacci i pantaloni, liberi il tuo cazzo che ormai stava scoppiando imprigionato là dentro, è bagnato e puntato verso di lei, a tua volta cominci a masturbarti, avvolgendolo pienamente con la tua mano, come piace a me, e come piace anche a lei. Lei che rimbalza lo sguardo bramoso da lui ai tuoi occhi, per poi tornare ancora su di lui, e intanto le viene spontaneo mordersi le labbra. Quelle labbra che ormai si trovano all'altezza del tuo sesso, sempre più vicine a lui, ecco che lo sfiorano, ecco che lasciano uscire la lingua che lo assaggia, che comincia a roteare attorno al tuo glande. Ed ecco che il tuo cazzo, tutto quanto, scompare dentro la sua bocca, fagocitato. Sempre più eccitato glielo spingi fino in fondo, e lei lo prende tutto senza alcuna difficoltà, nessun conato di vomito come quelli che vengono a me. Lo prende con voglia e intanto tiene la testa alzata per guardarti con quegli occhi penetranti e anche tu ormai non riesci più a togliere gli occhi da quel suo viso stupendo, con quella bocca fenomenale che pareva progettata apposta per fare pompini. Quando sente che stai per sborrare si ferma, vuole divertirsi ancora un po', si alza in piedi e con la sua lingua va a cercare compulsivamente la tua mentre ti slaccia la camicia, ti scopre il petto e vi appoggia le sue tette sode, con quei capezzoli pungenti da tanto che sono inturgiditi. Tu la baci, ti gusti quella bocca in cui si riesce a percepire il leggero sapore del tuo cazzo e intanto le tue mani non sanno più dove andare tante sono le cose belle da toccare. La stringi, le accarezzi la schiena, arrivi al suo collo, con entrambe le mani cingi la sua nuca dolcemente e non riesci a smettere di baciarla. Muovi il bacino avanti e indietro lasciando che il tuo cazzo si strofini contro la sua figa gonfia e umida. E' un delitto smettere di baciarla, ma non resisti più: la fai roteare tra le tue braccia, porti la sua schiena contro il tuo petto e cingendola da dietro le strizzi energicamente le tette e tormenti con i polpastrelli i suoi capezzoli. Poi spingi il suo busto in avanti, eccola in una delle posizioni che più apprezzi, il suo culo è proiettato verso di te, i suoi buchi sono sufficientemente aperti, pronti a accoglierti. Ti inginocchi e con la lingua parti dal suo clitoride per poi risalire, assaporare la sua figa, risalire ulteriormente e inumidire bene il suo buco del culo. Ormai sei perso, il tuo unico problema è se infilarle la lingua, le dita o il cazzo, vorresti poter fare tutto contemporaneamente. Ti soffermi a esplorare il suo culo con la lingua mentre con due dita le sfondi la figa e lei ansima sempre più forte. Poi quasi con un balzo ti rialzi e le punti il cazzo al culo, pronto ad infilarglielo; lei ti blocca, ti dice che non è ancora arrivato il momento. Si raddrizza e afferrando delicatamente il tuo sesso con una mano comincia a masturbarti e a condurti verso il divanetto. Ti fa segno di sederti e poi ti viene sopra, si penetra e comincia a cavalcarti come un'amazzone. Tu sforzandoti di non sborrarle dentro ti perdi nel leccare le sue tette e in baci appassionati. Eccola che sta per venire, te ne accorgi dai movimenti sempre più convulsi, dalla sua foga, dagli spasimi del suo corpo, dai suoi gemiti sempre più forti.

Dai troia, sborra, fammi vedere come godi – la inciti tu avvolgendola fra le tue braccia

Eccomi! - esclama lei, quasi urlando

E sentisti un dolce calore, un fiume caldo che inondava il tuo pube. Ancora ansimando lei si solleva leggermente e china la testa in avanti per guardare il tuo cazzo fradicio che spunta e poi scompare di nuovo nella sua figa. Anche i tuoi occhi non riescono a scostarsi da quella visione. Ed ecco che ti gratifica con un altro getto di umori, senza smettere di ansimare e di cullarsi sul tuo cazzo, ecco che parte un altro schizzo dalla sua figa, intenso come un'onda del mare. Tu sei estasiato, tante volte mi hai detto che ti sarebbe piaciuto che imparassi a squirtare, e lei sicuramente lo sapeva fare, ne ero certa. La ribalti sul divano, lei si ritrova semidistesa a pancia in su, tu ti inginocchi tra le sue gambe e gliele spalanchi, scoprendo più che puoi la sua figa perfettamente depilata, morbida, lucida, che ancora colava e zampillava di nuovi fluidi. Affondi la tua bocca fra le sue cosce e la lecchi con avidità, quasi mordendola, non vuoi perderti nemmeno una goccia, vuoi ingoiare tutto. Sei talmente estasiato dalla sua bellezza e dal suo sapore che ti sei quasi dimenticato di non essere ancora venuto. Ma lei se lo ricorda eccome. Eccola che si volta, si inginocchia sul divano mostrandoti nuovamente il suo culo, lo spinge in fuori più che può, si afferra le natiche con le mani e le tira verso l'esterno aprendoselo il più possibile. Poi volta leggermente il capo di lato, ti guarda e ti dice “Adesso riempimi il culo”. E tu tramortito sei lì che guardi quel buco che si allarga sempre di più. Non resisti senza leccarlo nuovamente, non resisti alla tentazione di esplorarlo dapprima con le dita, prima un solo dito, poi due, poi tre... forse questa troia avrebbe preso anche l'intero pugno, pensavi. Saresti andato avanti per tutta l'eternità a giocare con lei, ma tuo malgrado era giunto il momento, l'eccitazione aveva raggiunto un livello tale che stavi per sborrare nonostante non stessi affatto sollecitando il tuo cazzo. A quel punto senza fatica glielo infilasti ed ansimaste tutti e due. Quanto le piaceva sentire il tuo sperma che colava dentro di lei. Dev'essere stato un orgasmo lunghissimo, ti vedo mentre continui a muoverti avanti e indietro, mentre lei ti chiede di non uscire, di non tirarlo fuori, mentre raggiunge un nuovo orgasmo e tu prontamente metti una mano sotto la sua figa per sentire ancora una volta il suo getto caldo che non tarda ad arrivare. Tu hai già sborrato ma stenti a perdere l'erezione, sei troppo eccitato, continui a gustarti il suo culo fino allo sfinimento, accarezzando la sua schiena, le sue tette, baciandole il collo, stuzzicandole nuovamente la figa, massaggiando il clitoride e infilandole due dita approfittando dell'incessante lubrificazione che continua a sgorgare.

A fatica riuscite a staccare i vostri corpi, tu ti ricomponi, lei a sua volta va in bagno per riordinarsi e rifarsi il trucco, sebbene fosse tremendamente bella anche così scompigliata. Ed ecco che adesso siete pronti per cominciare il set fotografico. Ho visto alcune delle foto che le hai fatto, ho colto gli sguardi che lanciava all'obiettivo mentre tu scattavi, quelli non erano gli occhi di un'estranea, quelli erano gli occhi di chi ha già stabilito un'intesa con te. Erano gli stessi occhi con i quali ti guardavo io. Quanti di questi paradisi avete attraversato non lo so, non me lo confesserai mai, ma io non smetto di domandarmi se ogni volta che sei con me pensi a lei, se la stai frequentando ancora, se vai a riguardare le foto che le hai fatto, se ti masturbi guardandole così come una volta facevi con le mie. Tu dici che sono soltanto fantasie mie, che non c'è niente di vero, che è soltanto un film mentale che mi sono fatta io, eppure per come ti conosco quella ragazza non può non esserti piaciuta, e tu non puoi non essere piaciuto a lei. E così la mia immaginazione continua a correre tra scene cariche di erotismo che vi vedono protagonisti, lacerandomi l'anima.
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