Capitolo 4


Da quel giorno nel bagno, da quella cazzata che avevo fatto, che se fosse venuta fuori avrei rischiato il posto di lavoro, da quel giorno Ciro era diventato una continuazione di messaggi e telefonate che io respingevo e al quale non rispondevo, in classe cercavo di dargli meno confidenza possibile e di essere formale, nonostante ero più che sicura che da come ridacchiavano i suoi amici sapevano tutto.
In quel periodo vivevo ancora in affitto vicino la stazione di Napoli centrale, la dietro, e un bel giorno, un sabato pomeriggio, il messaggio di Ciro …

Ciro - sono sotto casa tua troia fammi salire…
Io - sei pazzo, Ciro te ne devi andare a fanculo dopo quello che mi hai fatto fare…
Ciro - Azz…io ti ho fatto fare cosa? Sei una cogliona di 36 anni, laureata e insegnate e la colpa è mia che ne ho 18 se sei una grande zoccola?
Io - Ciro vattene dai rischio il posto se si sa una cosa del genere…
Ciro - Ma quando maiiii e chi lo sa se te lo butto al culo, tranquilla non lo dico a nessuno ti schiatto solo la fessa e quel buco di culo che hai…
Io - no ciro lasciami in pace che non ho voglia di finire nei guai per te…
Ciro - daiii che ancora me la devi pagare per la sospensione e la bocciatura dell’anno scorso zoccola, mica hai pagato
Io - perche quello che mi hai fatto fare nel bagno non ti sembra una sorta di pagamento? Non ti è bastato umiliarmi in bagno cosi? Se sei una capra e un delinquente è normale che devo sospenderti e farti perdere l’anno…
Ciro - qua a Napoli certe cose si pagano col culo troia dai che ti piace che nel bagno eri allagata come una puttana apri fammi salire cessa…
Ciro - se non apri davvero lo dico a tutti…

Ho aperto il portone, sapevo a cosa andavo in contro, ero compromessa ormai, 36 anni e una laurea e dovevo sottostare ai capricci di uno studente che avevo pure fatto bocciare, cercai di prendere tempo e vestirmi visto che ero in accappatoio, ma è stato un fulmine, me lo sono trovato dietro la porta a bussare di continuo, non ho avuto scelta, ho aperto anche se ero in accappatoio, è entrato spavaldo come non mai…
Ciro - e u caffè? Non è pronto?
Io - aspetta mi vado a vestire che sono uscita adesso dalla doccia e te lo faccio…
Ciro - aspetta ammoreee, che ci sta tempo po caffè, dove vai che ti cambi che stai bella cosi, ja fammi o caffè che ti cambi dopo…

Io scalza e in accappatoio con i capelli ancora umidi, andai in cucina a preparare la macchinetta mentre lui faceva i complimenti sull’appartamentino dove stavo.
Ma mantre ero con le mani sotto l’acqua, per riempire la macchinetta mi si è appoggiato alle spalle toccandomi il seno da dietro…
Ciro - lassa sta sta macchietta che o caffè c’o pijiamo aroppp, mo ti voglio chiavare
Io - Ciro dai lasciamo stare…
Ciro - lasciamo stare? Cosa? Mi hai fatt perdere un anno, mi hai sospeso, mi hai fatto prendere a calci in culo da mio padre perché mi hai fatto bocciare…mo mi devi leccare le palle…

Mi fece scivolare l’accappatoio ai piedi, ero scalza e completamente nuda davanti a lui, un ragazzo bullo di 18 anni della scuola dove insegnavo, mi ha portata nel centro della stanza mi ha fatta inginocchiare e mi ha detto…

Ciro - leccami e palle cessa…

Io ho iniziato a leccargliele, ce le aveva un po pelose, qualche pelo i restava in bocca, poi mi mise il cazzo in bocca e io inginocchiata la a leccarlo, ritornando sulle palle mentre lui commentava mentre io leccavo…

Ciro - sei una puttana, lecca dai, sapesse mio padre che mi ha bocciato na puttana comm a te, a te prenderebbe a calci in culo zoccola che non sei altro…

Sono stata parecchio a insalivargli il cazzo, poi mi ha fatta alzare, girare verso il tavolo della cucina e poggiata la mi ha fatta mettere una gamba sul tavolo, e a un tratto uno schiaffone sul culo, alla natica della gamba poggiata al tavolo…

Ciro - tutta nuda sei ancora più cagna…

E di culo un altro schiaffone ma no sulla natica, ma sulla fica, e infatti ho sussultato dicendo ahiaaa…

Ciro - ti si fatta male?
Io - si cazzo sulla fica lo schiaffo…
Ciro - pensa i calci in culo che mi sono preso da mio padre per una puttana come te…

E via un altro schiaffone sulla fica, e io di nuovo a dire ahiaaa…poi 3 dita dentro di colpo, mentre mi ripeteva che ero bagnatissima che stavo colando, tre dita veloci che entravano e uscivano da dentro di me provocando rumore dei miei liquidi che cavano fuori, poi, a un tratto l’altra mano che mi afferra dai capelli e me li tira indietro mentre se dita continuavano s e giu veloci a farmi colare…
Ciro - ti piace zoccola? Dillo che ti piace
Io - si mi piace
Ciro - dillo che sei una puttana e no una professoressa
Io - si sono una puttana non sono una professoressaaaaa…

Poi la sua bocca a leccarmi la fica bagnatissima, e leccava entrava dentro con la lingua cercava di entrare più che poteva, poi si alza, e dopo un altro schiaffo sul culo, mi infila il cazzo dentro, e inizia a spingere forte veloce, mi schiacciava sul tavolo, poi mi tirava dai capelli indietro, e poi con la mano mi stringeva un seno passando poi a stringermi il capezzolo…

Io - ahiaaa mi da fastidio se mi stringi il capezzolo daiii
Ciro - ti da fastidio cessa? Dillo che sei la mia puttana dillo
Io - sono la tua puttana si

E mi strinse di più il capezzolo con le dita e io ahiaaaaaa ma ero bagnatissima

Ciro - ti sei lavata sta fessa puzzolente perché sapevi che venivo troia? Ti vieta a fessa? Dimmi pecche l’altra volta a scuola ti fietev a fess troia?
Io - perche mi ero fatta la doccia la sera prima…
Ciro - nooooo pecche si na grande puttana fi feta a fessa vero? Dimmi
Io - si hai ragione perche sono una puttana mi puzza la fica

Di colpo mentre mi teneva dai capelli e mi scopava ho sentito due fiotti forti dentro di me, mi era venuto di nuovo dentro tutto dentro e io…

Io - nooooo Ciro porca troia no dentroooo
Ciro - dai che ti piace zoccola dai puliscimi il cazzo

Mi fece inginocchiare e leccargli il cazzo per ripulirglielo, poi non mi fece andare a lavare ma mi disse di fargli il caffè nuda come ero e io lo accontentai…

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Categorie: Etero