Sono Daria, ho 35 anni, sono alta 1,70 circa, fisico normale, capello castano scuro e riccia di natura, sono laureata, e faccio l’insegnante, anzi per meglio dire faccio la supplente, in una città che non è nemmeno mia, perché si, faccio la supplente a Napoli pur non essendo napoletana…
Sapete, alla mia età non è facile fare l’insegnante, il fatto di essere giovane, e sopratutto essere supplente nelle scuole superiori, in zone poi di Napoli difficili, non è facile, già il fatto di riuscire a essere chiamata prof, mi è capitato davvero poco, mi chiamano per nome…Daria.
Un sacco di studenti ripetenti più grandi della loro età, che cercano di fare i piccioni con me, che mi guardano, mi scrutano mi osservano in ogni momento, specie quando vai a scuola con la gonna, il fatto di dover stare sempre con le gambe chiuse altrimenti sai per certo che ci sta lo studente con il telefono che ti fa il video sotto la scrivania…una cosa allucinante, e proprio da qua inizia tutto, da una scuola superiore in una periferia di Napoli.
Mi avevano affidata una supplenza di 15 giorni in questa scuola superiore, arrivata la notai subito una classe ad alta densità maschile, ma non me ne fregava molto , ero la per fare il mio lavoro, ero vestita con una camicetta bianca, una gonna nera sopra il ginocchio e delle scarpe décolleté nere col tacco.
Subito partirono i complimenti da parte degli studenti, che ero una bella prof che volevano che restassi sempre io e cose simili, come mi chiamavo quanti anni avevo, queste cose qua…ma mi accorsi pure che appena seduta, ci stava chi faceva gesti strani, dopo le presentazioni e mezzora di lezione, mi accorsi che da un banco della metà fila laterale alla mia destra ci stava un ragazzo che teneva un telefono in basso rivolto verso me, non ho detto niente, cercavo di capire cosa stesse facendo, con quel telefono, ma poi un flash nella mia mente, in un secondo ho realizzato subito e al volo chiusi le gambe, si perché involontariamente, come succede a chiunque sia seduto, leggermente avevo allargato le gambe, ma niente di osceno, una cosa innocente, e ho capito che sicuramente stava riprendendo sotto la scrivania.
Ho chiuso le gambe e l’ho richiamato subito chiedendo cosa stesse facendo col telefono e di rimetterlo subito nello zaino, lui che per giunta era ripetente da due anni, mi rispose con un sorrisetto sulle labbra
…niente volevo vedere se erano bianche o nere…
Io che ho capito che faceva allusioni alle mie mutandine, lo richiamai subito, minacciandolo di una nota, e lui per tutta risposta:
…e mettine quante ne vuoi sai che me ne fotte…
Pensai subito che sarebbe stato difficile insegnare la.
Finita la giornata, tornai a casa, qua a Napoli ho un monolocale affittato per via dei costi, non posso permettermi altro anche perché facendo la supplente non puoi permetterti molto, e cmq quando andai ad aprire il mio profilo fb, e vidi una marea di richieste d’amicizia, molti dei quali studenti di quella scuola e sopratutto il tipo del telefono, che subito non accettai come amicizia, mentre altri ragazzi più tranquilli che avevo conosciuto a scuola li accettai, ma in modo sempre normale, come fai quando conosci qualcuno, ma dopo 10 minuti, non pensando he potesse succedere ho visto una marea di like sulle mie foto in bikini, con commenti degli studenti che mi facevano i complimenti scrivendo frasi del tipo…bellissima…fantastica…che femmina…sei troppo bona…
Subito entrai nel panico, e ho pensato…e adesso che faccio?…come faccio a cancellarli tutti? Non ricordavo neanche chi erano…
Il giorno dopo a scuola andai con i pantaloni, ma sulla sedia trovai un disegno osceno, un cazzo grande quanto tutta la sedia con la scritta…cessa…
Tanti di quelli che mi chiesero l’amicizia li ho riconosciuti tra quei banchi, ma molti altri erano cmq della scuola.
Non lo so mi sentivo a disaggio mi guardavano con occhi diversi, la mia ora quel giorno era a ridosso della ricreazione, e come suonò la campanella alla scrivania arrivarono 3-4 ragazzi e attaccarono discorso, di dove ero, come mai a Napoli, fino a quando uno di loro mi disse
…Daria, stai meglio con la gonna…
Ma un altro rispose:
…uhaaa stai meglio col costume, si tropp bona…
E un altro
…daria vieni in costume domani che ci divertiamo…
Ma riprese la parola il primo e disse:
…vieni con la gonna corta vediamo se tieni il coraggio…
Io risposi:
…ragazzi state calmi ahaha, datevi una calmata e rilassatevi che siete ragazzini e io ho 35 anni,
E rivolta al ripetente del giorno prima, il classico bullo a cui non frega un cazzo della scuola, pensate solo che aveva 18 anni e faceva il quarto ancora, gli dissi che se domani lui fosse venuto all’interrogazione ae avesse preso la sufficienza sarei venuta il giorno appresso con la minigonna di jeans.
Ad un tratto esplose una hola nella classe, mentre stavamo ancora in ricreazione, e i ragazzi iniziarono a gridare …ciro, Ciro, ciro…
RIVOLTA A LUI GLI DISSI:
:::E TI ACCETTO PURE L’AMICIZIA SU FB CHE IERI TE L’HO RIFIUTATA…
Lui, con fare adulto e menefreghista, e con aria di sufficienza, mi ha guardata e mi ha detto davanti a tutti:
…e secondo te per vedere le cosce tue io devo venire all’interrogazione, ma sai quanto me ne fotte delle cosce tue…
E poi in dialetto napoletano disse:
…minimo me e' aia' aprirè e' coscè si vengò all’’interrogaziòn…
Io rimasi gelata da questa risposta, e subito richiamai l’ordine anche se qualcuno di quei 3 ragazzi mi disse:
…dai daria aprìgl ste coscè e verimm si è e' parolà…
E io:
…dai pochi scherzi e tornate tutti a posto he la ricreazione è finita dai basta scherzare…
E una voce dalla finestra dove era appoggiato ciro in bassa voce ho sentito l’amico che borbottava:
…chesta è nu' altrà fess moscià…
E ciro che borbottando rispose:
…a sta cessa cia suas a fess…
Io:
…basta ciro e l’altro a posto e che cosa avete detto? Non voglio sentire più una parola subito a posto e basta…
Il pomeriggio a casa su fb da un nome strano con foto di un uomo che non conoscevo, mi arriva un mess privato:
…prof, domani argomento a piacere per l’interrogazione?…
E io:
…ma sei Ciro?…
…si sono io prof, non farmi fare una figura di merda ti prego posso un argomento a piacere?
…ok Ciro ma me lo devi dire bene però se vuoi la sufficienza…
…ok grazie prof, un bacio dove vuoi tu, ma vieni cmq in minigonna se te la dico bene?…
Io pensando all’innocenza di un ragazzino di 18 anni risposi:
…ok dai Ciro ahahah vengo con la gonna se me la dici bene…
Il giorno dopo, a scuola, io sempre in pantaloni, rimesso che siamo a maggio come periodo quindi abbastanza caldo come temperature, chiamo alla cattedra Ciro, lui si alza con fare da grande uomo, totalmente diverso dal Ciro dei messaggi della sera prima dove sembrava un ragazzino tranquillo ed educato, senza venire alla cattedra si mette in piedi la al banco suo vicino la finestra e inizia a dirmi la lezione, e a dirmela davvero bene, l’ho fatto parlare per un quarto d’ora e lui preparatissimo.
Finita l’interrogazione esultò, e come suonò la campanella della ricreazione, in molti uscirono dalla classe ma lui si avvicinò alla cattedra e mi disse sempre davanti a quei 3 amichetti suoi:
…mo,domàn vienì cu a' minigònn darià e mettìt na' mutànd nerà ca' biancà nun me piacè ca' si sporcà subitò…
E i suoi amici esultarono
Io gli dissi di non esagerare, e pensai come aveva fatto a sapere che avevo le mutande bianche, e riflettendo ho capito che quella volta col telefono era riuscito a vedermi le mutande.
La sera su fb nei messaggi privati Ciro cambiò ulteriormente, era totalmente un altra persona ancora, più sfrontato aggressivo, inizio con dei messaggi sulla minigonna del giorno dopo dicendomi:
…Daria ricordati la mutande nera domani, anzi vieni senza ahaha…
…Ciro piantala non ti allargare che sono la tua professoressa e sono più grande di te…
…ne grand cess, perchè, nun te piacè o' pescè napulitan a te? chi'o'ssape comm ce l''haì sfondàt…
…Ciro questa conversazione è finita ti ho detto di non allargarti buona notte…
…ricordàt a' minigònn domanì, te aggia sgarràr a' fessà a te…
Io ho bloccato il contatto e i suoi messaggi, chiusi il pc e andai a dormire.Il giorno dopo mi presento in classe, maglia a bratelline a puà, minigonna di jeans e sandali col tacco e capelli ricci sciolti…
Entrando in classe, nel vedermi vestita in quel modo è esploso un applauso, ho preso posto alla scrivania e prima ancora che iniziassi a fare lezione Ciro disse:
…e brava daria vedi che sei bella tosta..
Ricordo che faceva un caldo allucinante, mi raccolsi i capelli con le mani perché non avevo elastici, e dissi:
…mammamia che caldo ragazzi sto sudando…
E ciro subito rispose:
…infatti sei tutta bagnata…
Tra le risate dei suoi compari, io li sgridai e gli dissi di smetterla, quel giorno avevo due ore con la ricreazione in mezzo, vedevo durante la prima ora che cercavano di scrutare sotto la scrivania, con telefono e a occhio nudo, ma non ci feci caso tanto non avevano niente da guardare.
Suonata la ricreazione, i soliti tre si avvicinarono alla cattedra e Ciro con fare camorristico mi disse:
…non sei di parola daria…
Io:
…mi devi chiamare professoressa, anzi ragazzi lo dico a tutti basta con questa daria, io per voi sono professoressa…
E ciro:
…daria non sei di parola, non ci hai fatto vedere le mutande nere…
Io:
…ciro, vai a fare ricreazione e smettila…
E un suo amico:
La ricreazione la vorremmo fare con te…
Io:
…ragazzi anate a posto…
Ci:
…dai daria apri ste cosce un attimo fammi vedere ste mutande…
Io:
…basta che la finite e non mi rompete più…
Allargo le gambe un po all’improvviso, e le chiudo subito, e
Ciro:
…uhaaaa cosi non abbiamo visto niente ti dico io basta…
Le apro di nuovo e uno dei tre:
…tieni na grande mutanda nera ahahah.
Uno dei tre stava dietro di me e a un tratto ho iniziato a sentire una mano che cercava di toccarmi il sedere mentre ero seduta e io:
…togli sta mano e vai a posto…
E lui insisteva la toglieva e la rimetteva io con la mia mano gliela toglievo, fin quando poi mi sono incazzata e gli gridai:
…e basta togli sta cazzo di mano e vaffanculo…
Ciro:
…daria sta calma che ti si bagna la mutande sennò ahahah…
Riprese la lezione e io che ho il vizio di stare scalza tra il caldo e la tensione per quello che era successo, mi tolsi e scarpe cosi senza farmene accorgere, e mentre spiegavo, mi capitò pure di accavallare le gambe ma tutto cosi con fare innocente.
Finita la giornata a scuola tornai come sempre a casa, che poi era un monolocale affittato perché io non sono di Napoli, e feci le mie solite cose, poi la sera verso le 23:00 mi sono connessa su internet su fb, quando vidi la richiesta di Ciro di amicizia, e io che glielo avevo promesso lo accettai, lui iniziò subito a massaggiarmi dicendo:
…lo sai che sei proprio tosta in bikini? Lo sai che la foto che esci dalla piscina in bikini è la foto più famosa della scuola? Ahahah
Io:
…grazie Ciro ma non dovremmo avere certe conversazioni io sono la tua professoressa…
Ciro:
…e chi lo viene a sapere siamo solo io e te daria, non hai una foto senza mutande? Che oggi mi hai fatto fare un cazzo come il marmo, dai porcella fammi vedere sta fessa sguaiata ca tieni…
Io:
…ciro mi hai rotto le scatole basta mo ti blocco, io ho 36 anni posso fare la scema con te?
Ciro:
…non mi bloccare daria ch ti faccio vedere una cosa…
Mi invia un allegato, lo apro era il video di me di oggi a scuola, non sapevo come avessero fatto e dove avevano messo il tel, ma si vedevano loro intorno alla scrivania alla ricreazione, e io che allargavo le gambe e loro che si piegavano a guardare sotto la scrivania, poi si vide il ragazzo che cercava di toccarmi il sedere ma avevano tagliato il peso dove lo mandavo a fanciullo e infine ci stava il pezzo dove io scalza accavallavo le gambe e mi si vedevano le mutande, e mentre dicevo la lezione con l’altra mano mi toccavo il piede della gamba accavallata.
Mi si è gelato il sangue, gli dissi:
…e questo?
Ciro:
…questa sei tu..vedi che bella porcona che sei ahahah…
Io:
…cancella subito sta cosa Ciro che mi fai passare i guai…
Ciro:
…tranquilla ce l’ho solo io daria ahahah lo so solo io che sei una grande cessa ahahah
Io:
…cancellalo ciro muoviti…
Ciro:
…te lo porto a casa tua se vuoi?…vengo? Ah maiala che faccio vengo?…

….continua
Se volete che continuo commentate e fatemelo sapere, queste cose sono successe davvero amandalamanna@libero.it
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