in questo modo avevo cominciato il mio precedente racconto, 'dietro la spiaggia', scrivendo di B e di quella nostra relazione malata, perversa. in questo scritto proseguo il discorso narrando un'altra situazione in cui ci siamo trovati sempre durante quella estate.
B lo ricordo è una ragazza veneta 30enne, magra, capelli scuri, lunghi e lisci dal seno piccolo.
nella puntata precedente raccontavo di un incontro avvenuto da noi due e un maturo in un boschetto, questa volta racconterò del vicino di casa.
Con B avevo instaurato un rapporto fatto di provocazioni e di giochi mentali perversi, volevo fare in modo che la sua natura nascosta venisse fuori. non che ci volesse molto, visto il suo interesse morboso e depravato verso gli uomini. questo interesse mi feriva da un certo lato ma dall'altro mi eccitava in una maniera terribile.
così veniamo a quel giorno di luglio in cui avevamo programmato un fine settimana insieme da lei (avevamo una relazione a distanza essendo io piemontese).
parto con il treno e durante il viaggio già colto da eccitazione le scrivo messaggi chiedendo che stesse facendo, come fosse vestita ecc.
lei mi risponde che sta per un uscire a far commissioni visto il mio arrivo, al che io le ribatto dicendo di uscire senza mutandine. per almeno 45 minuti nessuna risposta e poi finalmente mi scrive che è tornata a casa. io le chiedo come fossero andate le commissioni senza intimo. ricevo uno smile come sua risposta e poi la frase 'sono uscita con canotta e gonna, in bici si vedeva tutto specie quando mi fermavo ai semafori rossi quando tenevo un piede sul pedale'.
in quel momento il mio livello di eccitazione è salito alle stelle, volevo sapere ogni particolare, ogni dettaglio, 'ero con la canotta senza reggiseno, ero praticamente nuda. molti uomini mi guardavano'.
già non vedevo l'ora di essere da lei e farle domande mentre facevamo sesso.
appena arrivato alla stazione della sua città, B era lì ad aspettarmi. vestita come poche ore prima, canotta verde palesemente senza reggiseno, gonna corta nera e sandali ai piedi. appena con lei, la prima mia domanda fu 'sei senza mutandine?', la sua risposta, un sorriso.
corremmo a casa sua a fare l'amore. anche se con lei non era fare l'amore era qualcosa di scabroso, voleva essere penetrata analmente in maniera rude, voleva quasi auto-disprezzarsi durante l'atto. per lei era una sorta di punizione, di giusta umiliazione, non c'erano tenerezze.
finito di fare sesso, suonano alla porta, lei nuda si infila al volo un vestito sgualcito e corre ad aprire. era M il suo vicino di casa, sento vociare per un paio di minuti poi la porta si chiude e lei torna nel soppalco, dove aveva il letto.
quando risale mi accorgo che la parte superiore del vestito che aveva indossato per aprire era abbottonato sul davanti solo da un bottone poco sopra l'ombelico, il che voleva dire che aveva praticamente il seno nudo.
noto immediatamente questo particolare, non dico nulla ma le mie fantasie cominciano a correre. B mi dice 'era il mio vicino, mi chiedeva che cosa facevamo stasera e gli ho proposto di venire a cena qui da noi, che ne dici?' io annuisco e le dico che va benissimo.
intorno alle ore 20 si palesa M il vicino di casa, 36 anni, alto e piuttosto robusto, modi gentili e di poche parole. apro e lo faccio accomodare, qualche convenevole e dopo qualche minuto ci raggiunge B, canotta larga, che quasi copre a stento i capezzoli, leggings neri e a piedi nudi. appena la vedo sento il basso ventre che va a fuoco. si scusa dell'abbigliamento molto informale, dicendo al vicino 'so che non ti formalizzi M, sei abituato a vedermi vestita sciatta' e ride. noto lo sguardo di lui e capisco che l'eccitazione non è solo mia.
ci mettiamo a tavola e la serata prosegue in maniera divertente e spensierata, le bottiglie di vino bevute cominciano ad essere molte e l'atmosfera comincia a scaldarsi. mentre B si alza per togliere i piatti dalla tavola mi accorgo che sotto i leggings non ha le mutandine.
terminata la cena e decisamente molto più che alticci ci mettiamo sul divano a vedere un film. le luci sono spente e intravedo nella parziale oscurità della stanza che M sta sfiorando leggermente con un dito il fianco di B. io comincio a disinteressarmi del film e con la coda dell'occhio preferisco concentrarmi su cosa succede al mio fianco. le dita di M non si soffermano solo sul fianco ma salgono lentamente lungo alla schiena poi lungo l'ascella che grazie alla larghezza della canotta è ben scoperta e lascia più che intravedere il seno duro e piccolo. le dita indugiano lì e B comincia a non riuscire più a stare ferma, si muove leggermente per sentire meglio quelle dita sul suo corpo.
stava già facendo ora tarda e io avevo in mente qualcosa di perverso, così mi invento un mal di testa e una terribile nausea causa ubriacatura e dico loro che salgo sul soppalco per provare a vedere se dormendo avrei potuto sentirmi meglio. salgo al soppalco che da direttamente sul salotto e faccio trambusto facendo credere loro che ero nel letto, in realtà poi lentamente mi sposto e mi metto al buio in prossimità di una colonna, da quella posizione potevo vedere tutto ciò che avrebbero fatto da lì in avanti.
per qualche minuto proseguono a guardare la tv normalmente, poi d'improvviso lei si stende e offre i suoi piedi da massaggiare a lui. M non se lo fa certo ripetere due volte e comincia. prima molto delicatamente poi prende a stringerli e a portarseli in mezzo alle gambe. B, non guarda più lo schermo, ma osserva lui e lascia fare. M strofina i piedini sul suo membro. la cosa va avanti per un pò poi B si accuccia sul divano e chinandosi lascia intravedere il suo seno e successivamente si appoggia sulla spalla di M, il quale riprende ad accarezzarla partendo dalla spalla scendendo verso il culetto, a quel punto le carezze si trasformano in palpeggiamenti sempre più insistenti. ma non è abbastanza per lui, abbassa infatti l'elastico dei leggings scoprendo completamente il sedere nudo di B. lei lo agevola mettendosi in maniera più comoda in modo che lui potesse con le dita arrivare anche alla sua vagina, così comincia a masturbarla lentamente, sento che lei sommessamente geme, prima appoggiata sulla spalla di M, poi scivola in basso fino ad appoggiare la testa sul suo ventre, ma non basta con una mano sbottona i pantaloni di lui e gli tira fuori il membro. io, dalla mia postazione, posso godermi tutto lo spettacolo, vedo B che glielo prende in bocca, lui cerca di stare in silenzio ma di tanto in tanto sento che gode, sta impazzendo, la vuole. lei con la mano gli tappa la bocca mentre prosegue a muoversi su e giù sul suo cazzo.
quando lui è in piena erezione, lei si alza, si toglie prima la canotta e poi i leggings. è completamente nuda davanti al suo vicino. gli abbassa i pantaloni fino alle caviglie e poi si siede su di lui impalandosi sul suo membro. comincia a cavalcarlo sempre più forte e sempre più veloce. da qui in avanti sembra fregarsene del suo ragazzo al piano di sopra. geme, gode, mentre lui le lecca i piccoli capezzoli durissimi. lo incita 'dai scopami, scopami forte' e lui si da da fare per portarla all'orgasmo.
ma è lei a comandare, così si ferma e dice a M di togliersi i vestiti. lui sommessamente esegue fino a restare nudo. lei appoggia le mani sul tavolo piegandosi in avanti e gli ordina di leccarle l'ano. lui si inginocchia e infoiato la lecca avidamente penetrandola con la lingua. lei intanto con una mano cerca di allargarsi il più possibile. la scena è così oscena che mi porta a masturbarmi sempre più velocemente.
B, gemendo gli ordina 'adesso infilamelo', lui è totalmente succube, si alza e glielo infila nell'ano, lei si morde la mano per evitare di cacciare un urlo. M a questo punto impazzisce letteralmente e la penetra sempre più a fondo e sempre più concitato. guardo B e la vedo riflessa dalla luce della tv, nuda, chinata in avanti, cerca di aggrapparsi al bordo del lavoro, i capelli sul viso. M dietro di lei la prende con forza, i suoi modi non sono più gentili come quando è arrivato, si vede che chissà da quanto tempo voleva possederla, chissà da quanto tempo flirtavano, chissà da quanto tempo lei lo provocava. questa è la sua vendetta. le mani di M stringono i fianchi di B, vedo che strizza con forza le sue chiappe e a volta la sculaccia, ormai è come se i ruoli si fossero invertiti. lui è come un animale uscito dalla gabbia, lei subisce e nonostante provi a implorargli di rallentare, lui la incula sempre con più veemenza. credo che se ne freghi del fatto che io sono al piano di sopra, per lui ora conta solo penetrarla duramente. non resisto più, devo venire, ma voglio aspettare e venire quando lo farà lui e così attendo fino a quando i gemiti di M si fanno più forti e gutturali, sta venendo eccolo, e viene dentro a B. quando lui si toglie vedo il suo sperma colare dall'ano di B. finalmente posso venire anch'io e vengo tantissimo, tutto sul pavimento.
mentre in silenzio cerco di pulire tutto vedo M in imbarazzo che si veste velocemente, saluta B ed esce dall'appartamento. prima di tornare a letto la guardo, ancora nuda, fa fatica a raccogliere gli indumenti da terra e poi si chiude in bagno.
dopo una decina di minuti sale sul soppalco e si mette di fianco a me a dormire, come se nulla fosse successo.
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Aggiunto: 5 anni fa
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Racconti Cuckold